Baro
Umile contadino
Buon articolo sugli USA
Cosa è il Fiscal Cliff?
Scritto il 30 novembre 2012 alle 18:44 da Redazione Finanza.com
Cosa è il Fiscal Cliff?
Con il termine Fiscal Cliff, in italiano letteralmente ‘precipizio fiscale’, viene identificato laserie di tagli automatici alla spesa pubblica e di incrementi delle tasse a carico di imprese e cittadini che dovrebbero entrare in vigore con l’inizio del 2013 negli Stati Uniti. In caso di un mancato accordo tra esponenti Repubblicani e Democratici delCongresso Usa entro la fine del 2012, l’entrata in vigore del Fiscal Cliff avrà un impatto fortemente negativo sull’economia americana. La contrazione del Pil dovrebbe aggirarsi a circa 500-600 miliardi di dollari solo nel 2013. Si tratta di una cifra che sfiora il 3,5-4% del Pil statunitense. I tagli decisi dopo la perdita della tripla A da parte di Standard&Poor’s potrebbero portare a un taglio complessivo di 1.200 miliardi di dollari da inizio 2013 a fine 2021.
Panoramica generale: quali disposizioni fiscali in scadenza?
I tagli alle tasse sul reddito emanati nel 2001 e nel 2003 sotto la presidenza di George W. Bush scadranno il 31 dicembre prossimo. Come conseguenza, l’aliquota fiscale massima sul reddito ordinario aumenterebbe dall’attuale 35% al 39,6%. La tassa di proprietà attuale prevede l’esenzione per le persone che hanno una ricchezza inferiore ai 5,12 milioni di dollari. Per patrimoni superiori la tassazione è del 35%. Con il Fiscal Cliff la soglia oltre la quale applicare l’aliquota scenderebbe a 1 milioni di dollari mentre il tributo sulla parte eccedente salirebbe al 55%. Ci sono anche altre imposte che verrebbero rimodulate. Una riduzione del 2% della tassa sui salari scadrà mentre un incremento del 3,8% dell’aliquota da pagare sulle plusvalenze e sui dividendi andrà a colpire i contribuenti a reddito più elevato. Entrambe le iniziative, seppur con intensità differente, andranno a ripercuotersi sul potere d’acquisto e sui consumi dei cittadini.
A venire meno sarebbero anche diverse riforme istituite da Obama, tra cui il Tax Relief, l’Unemployment Insurance Reauthorization, il Job Creation Act del 2010. Le ripercussioni, notevoli, si avrebbero dunque anche nei servizi sociali. L’accordo tra il Presidente BarackObama e i Repubblicani del Congresso raggiunto nell’agosto del 2011 per aumentare il limite del debito Usa include un programma di tagli alla spesa pari a 1,2 trilioni di dollari da attuarsi a partire dall’anno fiscale 2013 e fino all’anno fiscale 2021. I tagli furono studiati come elemento di stimolo per il raggiungimento di un accordo tra Democratici e Repubblicani. Tuttavia anche dopo la conferma di Obama alla Casa Bianca dello scorso 6 novembre si è mantenuta la spaccatura del Congresso, con il Senato in mano ai Repubblicani e la Camera ai Democratici. Il nuovo Congresso Usa non entrerà però in carica fino al prossimo 3 gennaio 2013. Sarà quindi l’attuale Parlamento a dover trovare un accordo.
Potenziali conseguenze: quali settori saranno interessati?
La metà dei tagli di spesa automatici andranno a influire sui programmi di spesa della difesa, con possibili effetti negativi sul fronte occupazionale per i maggiori gruppi del settore quali Lockheed Martin e Northrop Grumman. Il maggior tasso di imposta che il Fiscal Cliff farebbe scattare potrebbe inoltre penalizzare le società che tipicamente pagano ai propri azionisti cedole elevate. Le aziende elettriche sono un tipico caso.
La parte più preoccupante è però legata alle imposte che colpiranno reddito e salari già dal 2013. La spesa per consumi è infatti in assoluto la maggior componente dell’aggregato del Pil americano, con una quota che si aggira sul 60% del totale. L’effetto delle variazioni di spesa è meno chiaro in quanto finora le agenzie governative interessate dai tagli automatici non hanno detto esattamente il modo in cui intendono ridurre la loro spesa.
La posizione dell’amministrazione Obama
L’amministrazione Obama vuole estendere tutti i tagli fiscali per un anno. Farebbero eccezione a questo i redditi superiori ai 200.000 dollari all’anno e quelli, cumulatativi a livello famigliare, superiori ai 250.000 dollari. L’amministrazione sta richiedendo un approccio “equilibrato” per evitare l’entrata in vigore del Fiscal Cliff.
La posizione dei Repubblicani al Congresso
I Repubblicani vogliono estendere tutti i tagli fiscali e impedire i tagli di spesa della difesa. I Repubblicani eletti alla Camera hanno approvato un disegno di legge nella prima parte dell’anno per tagliare buoni pasto e altri programmi nazionali al fine di evitare riduzioni della spesa per la difesa.
I giocatori più influenti
Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama;
Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Timothy Geithner;
Presidente della Commissione Finanze del Senato Usa, Max Baucus;
Leader della maggioranza al Senato, Harry Reid;
Leader dell’opposizione al Senato, Mitch McConnell;
Presidente del Comitato Ways and Means, Dave Camp;
Presidente della Camera, John Boehner;
Leader dell’opposizione alla Camera, Nancy Pelosi
Cosa è il Fiscal Cliff?
Scritto il 30 novembre 2012 alle 18:44 da Redazione Finanza.com
Cosa è il Fiscal Cliff?
Con il termine Fiscal Cliff, in italiano letteralmente ‘precipizio fiscale’, viene identificato laserie di tagli automatici alla spesa pubblica e di incrementi delle tasse a carico di imprese e cittadini che dovrebbero entrare in vigore con l’inizio del 2013 negli Stati Uniti. In caso di un mancato accordo tra esponenti Repubblicani e Democratici delCongresso Usa entro la fine del 2012, l’entrata in vigore del Fiscal Cliff avrà un impatto fortemente negativo sull’economia americana. La contrazione del Pil dovrebbe aggirarsi a circa 500-600 miliardi di dollari solo nel 2013. Si tratta di una cifra che sfiora il 3,5-4% del Pil statunitense. I tagli decisi dopo la perdita della tripla A da parte di Standard&Poor’s potrebbero portare a un taglio complessivo di 1.200 miliardi di dollari da inizio 2013 a fine 2021.
Panoramica generale: quali disposizioni fiscali in scadenza?
I tagli alle tasse sul reddito emanati nel 2001 e nel 2003 sotto la presidenza di George W. Bush scadranno il 31 dicembre prossimo. Come conseguenza, l’aliquota fiscale massima sul reddito ordinario aumenterebbe dall’attuale 35% al 39,6%. La tassa di proprietà attuale prevede l’esenzione per le persone che hanno una ricchezza inferiore ai 5,12 milioni di dollari. Per patrimoni superiori la tassazione è del 35%. Con il Fiscal Cliff la soglia oltre la quale applicare l’aliquota scenderebbe a 1 milioni di dollari mentre il tributo sulla parte eccedente salirebbe al 55%. Ci sono anche altre imposte che verrebbero rimodulate. Una riduzione del 2% della tassa sui salari scadrà mentre un incremento del 3,8% dell’aliquota da pagare sulle plusvalenze e sui dividendi andrà a colpire i contribuenti a reddito più elevato. Entrambe le iniziative, seppur con intensità differente, andranno a ripercuotersi sul potere d’acquisto e sui consumi dei cittadini.
A venire meno sarebbero anche diverse riforme istituite da Obama, tra cui il Tax Relief, l’Unemployment Insurance Reauthorization, il Job Creation Act del 2010. Le ripercussioni, notevoli, si avrebbero dunque anche nei servizi sociali. L’accordo tra il Presidente BarackObama e i Repubblicani del Congresso raggiunto nell’agosto del 2011 per aumentare il limite del debito Usa include un programma di tagli alla spesa pari a 1,2 trilioni di dollari da attuarsi a partire dall’anno fiscale 2013 e fino all’anno fiscale 2021. I tagli furono studiati come elemento di stimolo per il raggiungimento di un accordo tra Democratici e Repubblicani. Tuttavia anche dopo la conferma di Obama alla Casa Bianca dello scorso 6 novembre si è mantenuta la spaccatura del Congresso, con il Senato in mano ai Repubblicani e la Camera ai Democratici. Il nuovo Congresso Usa non entrerà però in carica fino al prossimo 3 gennaio 2013. Sarà quindi l’attuale Parlamento a dover trovare un accordo.
Potenziali conseguenze: quali settori saranno interessati?
La metà dei tagli di spesa automatici andranno a influire sui programmi di spesa della difesa, con possibili effetti negativi sul fronte occupazionale per i maggiori gruppi del settore quali Lockheed Martin e Northrop Grumman. Il maggior tasso di imposta che il Fiscal Cliff farebbe scattare potrebbe inoltre penalizzare le società che tipicamente pagano ai propri azionisti cedole elevate. Le aziende elettriche sono un tipico caso.
La parte più preoccupante è però legata alle imposte che colpiranno reddito e salari già dal 2013. La spesa per consumi è infatti in assoluto la maggior componente dell’aggregato del Pil americano, con una quota che si aggira sul 60% del totale. L’effetto delle variazioni di spesa è meno chiaro in quanto finora le agenzie governative interessate dai tagli automatici non hanno detto esattamente il modo in cui intendono ridurre la loro spesa.
La posizione dell’amministrazione Obama
L’amministrazione Obama vuole estendere tutti i tagli fiscali per un anno. Farebbero eccezione a questo i redditi superiori ai 200.000 dollari all’anno e quelli, cumulatativi a livello famigliare, superiori ai 250.000 dollari. L’amministrazione sta richiedendo un approccio “equilibrato” per evitare l’entrata in vigore del Fiscal Cliff.
La posizione dei Repubblicani al Congresso
I Repubblicani vogliono estendere tutti i tagli fiscali e impedire i tagli di spesa della difesa. I Repubblicani eletti alla Camera hanno approvato un disegno di legge nella prima parte dell’anno per tagliare buoni pasto e altri programmi nazionali al fine di evitare riduzioni della spesa per la difesa.
I giocatori più influenti
Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama;
Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Timothy Geithner;
Presidente della Commissione Finanze del Senato Usa, Max Baucus;
Leader della maggioranza al Senato, Harry Reid;
Leader dell’opposizione al Senato, Mitch McConnell;
Presidente del Comitato Ways and Means, Dave Camp;
Presidente della Camera, John Boehner;
Leader dell’opposizione alla Camera, Nancy Pelosi