(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 mar - "Per i beni di
consumo l'indice dei prezzi alla produzione di Febbraio 2012
segna, rispetto al mese precedente, un aumento dello 0,1%
per il mercato interno, una variazione nulla per il mercato
estero area euro ed una diminuzione dello 0,5% per il
mercato estero area non euro; rispetto a Febbraio 2011 gli
incrementi sono del 2,6% per il mercato interno, del 2,1%
per il mercato estero dell'area euro e del 2,7% per quello
dell'area non euro". Secondo l'Istat "il raggruppamento dei
beni strumentali registra incrementi congiunturali pari allo
0,1% per il mercato interno e allo 0,3% per quello estero
area euro; la variazione risulta negativa (-0,2%) per il
mercato estero area non euro; in termini tendenziali
l'indice aumenta dello 0,6% per il mercato interno,
dell'1,3% per il mercato estero dell'area euro e dell'1,5%
per quello dell'area non euro. Per i beni intermedi l'indice
dei prezzi aumenta, in termini congiunturali - si legge
nella nota - dello 0,5% per il mercato interno e dello 0,4%
per il mercato estero area non euro; la variazione e' nulla
per quello relativo all'area euro; rispetto a Febbraio 2011
si registrano aumenti dello 0,8% sia per il mercato interno
sia per il mercato estero area euro, e del 2,9% per quello
dell'area non euro. L'indice dei prezzi alla produzione
relativo all'energia aumenta, rispetto al mese precedente,
dell'1,0% per il mercato interno, del 2,2% per il mercato
estero area euro e del 5,1% per il mercato estero area non
euro; in termini tendenziali si registrano aumenti
dell'11,5% per il mercato interno, del 21,1% per il mercato
estero area euro e del 24,8% per quello non euro".
Quanto ai settori di attivita' economica, "i prezzi alla
produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato
interno - aggiunge l'Istat - segnano i tassi di crescita
tendenziale piu' elevati nei settori della fabbricazione di
coke e prodotti petroliferi raffinati (+16,1%) e delle
industrie alimentari, bevande e tabacco (+3,5%). Per quel
che riguarda il mercato estero, i maggiori incrementi
tendenziali si registrano, sia per l'area euro sia per
l'area non euro, nei settori della fabbricazione di coke e
prodotti petroliferi raffinati (+21,1% per l'area euro,
+24,8% per l'area non euro) e della fabbricazione dei
prodotti chimici (rispettivamente +6,6% e +13,8%)".