Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)

Io per vendere all'estero devo andare tutte le volte in camera di commercio che è a 40km da me nel 2010 nell'era di internet :rolleyes:
Per alcuni stati come la Svizzera devo certificare che nella merce che vendo non sono presenti peli di cane e gatto :eek:
Per vendere in Algeria devo fare venire un ispettore esterno che pago 500euro a container che viene da Milano perchè in zona non ne ho beve il caffè firma e pago...........
Ma quando fanno i contratti bilaterali con gli stati di cosa parleranno??

Io mi riferisco sopratutto a questa di burocroazia inutile e costosa che grava sui conti della aziende.................


Nel frattempo ero andato short sull'indice e gaino anche lì! che mattinata :eek:
Cosa dire del corso antincendio e primo soccorso dove "grandi docenti" ti insegnano ad usare un estintore e la respirazione bocca a bocca e però alla fine del corso (3 ore costo 280 euro) si raccomandano che se dovesse capitare qualcosa di non fare niente e chiamare solo i soccorsi necessari?
 
Cosa dire del corso antincendio e primo soccorso dove "grandi docenti" ti insegnano ad usare un estintore e la respirazione bocca a bocca e però alla fine del corso (3 ore costo 280 euro) si raccomandano che se dovesse capitare qualcosa di non fare niente e chiamare solo i soccorsi necessari?

:lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:

E' vero, me li stavo dimenticando!

Pensa che a me hanno fatto il corso per la guida del muletto e il tipo che me lo ha fatto non era capce di accenderlo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ve lo GIURO!!
Alla fine della lezione l'unica cosa che ha detto sono state:
-quando si entra in un altro locale bisogna prima suonare il clacson
-quando si ferma le pale devono essere a terra.

:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 
Mi spiegate come Merkel e Monti (rigore e tasse) possano creare le condizioni per un impulso alla crescita?

Teorema
austerita'=crescita sostenibile nel lungo periodo

per i paesi del nord europa ha funzionato e funziona, per il clubmed e' improponibile culturalmente

ma, imho, se vogliamo a tutti i costi restare nell'euro non c'e' alternativa
:ciao:
 
Stamattina faccio il qualunquista e non paragonate quello che dico con le infelici battute del Berlusca...
Ieri parlavo con un amico che ha un'agenzia di viaggi per programmare il mio solito soggiorno in Sardegna a cavallo tra agosto e settembre...è il primo anno che in più di una struttura è tutto pieno...e vi parlo di strutture da 5K alla settimana (ve lo dico per completezza non per fare il figo)...cosa dire allora?:rolleyes:
Ciao Baro.. io Sardo sono...:D
in quale parte della Sardegna..se puoi dirla....?

:)
 
ANche io non concordo con te.
Il livello salariale a cui mi riferisco io è il lordo, mentre tu ti riferisci al netto.
Il nostro livello salariale lordo è troppo alto perchè si possa fare la concorrenza ai BRICS, e il modo per farlo scendere come ho scritto sopra è eliminare i costi che per la maggior parte vengono dalla burocrazia statale e non.
La prima cosa da fare è dare più soldi in busta ai lavoratori, ma non si può pretendere di far pagare di più le aziende che sono sull'astrico le poche rimaste, bisogna agire sulle tasse, fare pagare meno tasse alle imprese per rendere maggiroe la busta paga, anche a discapito della lunghezza dei contratti.
Le nuove norme hanno previsto un aumento del costo del contratto determinato, NON E' CORRETTO!!!!!!!! il contratto indeterminato deveva costare meno troppo facile aumentare le tasse!
L'unica soluzione è minori costi per le imprese e più soldi nelle tasche di chi lavora, e non è impossibile, perchè sarebbe sufficiente sburocratizzare, pensa alleimprese che pagano commercialista per le paghe, studio legale per i bilanci e magari pagarne un altro per sentire un altra campana............troppi costi
Il tuo ragionamento non spiega però come mai il costo del lavoro in Italia è sceso ed abbiamo perso competitività, mentre il costo in Germania è salito di molto (e con il costo anche i salari) e nel contempo è salita la produttività. Abbassare ilo costo del lavoro è un male per due motivi: riduci il PIL e riduci la capacità di spesa dei dipendenti (i quali normalmente spendono tutto quello che guadagnano) e quindi contrai i consumi. Forse ci guadagna una parte della popolazione (piccola) e si amplia la forbice tra il reddito dei ricchi (che notoriamente spendono solo una piccola parte di quello che guadagnano) e quello della classe media e di quelle meno abbienti. Risultato? negativo su tutti i fronti.
Per migliorare la produttività occorre invece che si investa in innovazione, ricerca e sviluppo e che si assumano giovani uomimi (che spendono tutto) e giovani donne (che oltre a spendere producono nuovo lavoro di sostituzione di quello che facevano in casa prima di lavorare: colf, badanti, baby sitter, parrucchiere, estetiste).
Puoi ridurre i salari quanto vuoi ma non arriverai mai a competere con i BRICS, col Vietnam e la Cambogia e comunque non ce la fai lo stesso se manca l'innovazione di prodotto e di processo che si realizza con investimenti.
Il mondo chiede prodotti HI Tech e noi siamo fuori da questi settori che hanno un valore aggiunto enorme. Ti faccio un esempio: il costo di produzione di un I Phone è 10 euro circa e si vende a 700. Se venisse prodotto per assurdo in Italia probabilmente costerebbe 30 euro. La differenza nel valore aggiunto sarebbe minima comunque: 670, contro 690 euro. Quindi il problema NON è il costo del lavoro ma la mancanza di tecnologie, cervelli e investitori per ideare, ingegnerizzare, realizzare, produrre su larga scala, commercializzare e vendere un gioiellino come l'IPhone in Italia
 
Ultima modifica:
Ciao Baro.. io Sardo sono...:D
in quale parte della Sardegna..se puoi dirla....?

:)
Costa Rei, vicino a Villasimius, comune di Castiadas, villaggio Santagiusta. Questo è lo storico dove mi trovo bene ma quest'anno non potrò andare perchè tutto pieno, l'altro il nome non lo ricordo ma è in zona, se lo ricordo lo posto.
 
Il tuo ragionamento non spiega però come mai il costo del lavoro in Italia è sceso ed abbiamo perso competitività, mentre il costo in Germania è salito di molto (e con il costo anche i salari) e nel contempo è salita la produttività. Abbassare ilo costo del lavoro è un male per due motivi: riduci il PIL e riduci la capacità di spesa dei dipendenti (i quali normalmente spendono tutto quello che guadagnano) e quindi contrai i consumi. Forse ci guadagna una parte della popolazione (piccola) e si amplia la forbice tra il reddito dei ricchi (che notoriamente spendono solo una piccola parte di quello che guadagnano) e quello della classe media e di quelle meno abbienti. Risultato? negativo su tutti i fronti.
Per migliorare la produttività occorre invece che si investa in innovazione, ricerca e sviluppo e che si assumano giovani uomimi (che spendono tutto) e giovani donne (che oltre a spendere producono nuovo lavoro di sostituzione di quello che facevano in casa prima di lavorare: colf, badanti, baby sitter, parrucchiere, estetiste).
Puoi ridurre i salari quanto vuoi ma non arriverai mai a competere con i BRICS, col Vietnam e la Cambogia e comunque non ce la fai lo stesso se manca l'innovazione di prodotto e di processo che si realizza con investimenti.
Il mondo chiede prodotti HI Tech e noi siamo fuori da questi settori che hanno un valore aggiunto enorme. Ti faccio un esempio: il costo di produzione di un I Phone è 10 euro circa e si vende a 700. Se venisse prodotto per assurdo in Italia probabilmente costerebbe 30 euro. La differenza nel valore aggiunto sarebbe minima comunque: 670, contro 690 euro. Quindi il problema NON è il costo del lavoro ma la mancanza di tecnologie, cervelli e investitori per ideare, ingegnerizzare, realizzare, produrre su larga scala, commercializzare e vendere un gioiellino come l'IPhone in Italia
Secondo l'istat non credo sia sceso...

Retribuzioni di fatto e costo del lavoro

Nel quarto trimestre 2011 l'indice destagionalizzato delle retribuzioni lorde per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (Ula), al netto della cassa integrazione guadagni (cig), registra, nel complesso dell'industria e dei servizi, un incremento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, con variazioni pari allo 0,8% nell'industria e allo 0,3% nei servizi. La crescita rispetto al quarto trimestre del 2010, misurata sull'indice grezzo, è pari all'1,6%.
L'indice destagionalizzato degli oneri sociali aumenta dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. L'indice grezzo cresce dell'1,9% rispetto allo stesso trimestre del 2011.
L'indice del costo del lavoro segna un aumento dello 0,7% in termini congiunturali. In termini tendenziali, la crescita dell'indice grezzo è pari all'1,7%.
Nel confronto con lo stesso trimestre dell'anno precedente, l'incremento delle retribuzioni è del 2,2% nel settore industriale e dell'1,1% nei servizi.
La crescita tendenziale delle retribuzioni più marcata all'interno dell'industria si registra nel settore delle costruzioni (+3,8%). Nei servizi, l'aumento maggiore si rileva nel settore del trasporto e magazzinaggio (+2,1%).
Nella media del 2011 le retribuzioni aumentano del 2,2% rispetto all'anno precedente, mentre gli oneri sociali crescono del 2,5%. In media d'anno l'aumento del costo del lavoro è pari al 2,3%.
Nota. Il 13 marzo 2012 il "Testo integrale" è stato sostituito per riportare sulla testata dei prospetti 3 e 4 la dicitura "Media 2011/Media 2010″ (al posto di "I-IV 2011/I-IV 2010″).
 
Sempre più short..................... così se riesco mi ricompro ferragamo sotto o 16 eurissss
 

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