Buonasera, oggi ho effettuato un'operazione che non avevo mai fatto eper la quale vorrei chiedervi qualche chiarimento.
Ho venduto un btp italia 3 ed un btp 37 in loss per un totale di 7000 € di perdita...non stiamo ad entrare nel perchè ho fatto questa operazione, vi annoierei.
Dopo poco ho ripreso gli stessi identici titoli con le stesse identiche quantità ad un prezzo pressochè identitico..diciamo che ci ho rimesso una pizza.
A questo punto però direi che ho creato delle minus...
l'operazione che ho fatto è regolare? penso di si...
se i titoli in ptf dovessero risalire avrei delle minus da compensare per un eventuale gain...dico bene?
grazie a chi volesse rispondere
se salgono e li vendi al prezzo di carico che avevi vai a pari minus e plus, ma se li tenevi e tornavano allo stesso prezzo non ci rimettevi nulla uguale. Insomma tutto bene .. Perderai solo le commissioni ma almeno sei liquido
Buongiorno al forum tutto, che dire della notizia? Sono sgomenta...
Banche, ok Ecofin al "fallimento ordinato"
I ministri delle Finanze dell'Ue hanno trovato un compromesso tra le diverse posizioni. Il meccanismo permette di evitare che a pagare siano gli Stati. A rimetterci saranno azionisti, obbligazionisti meno assicurati e depositi sopra i centomila euro
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TAG banche, Ecofin BRUXELLES - Dopo due notti di negoziati i ministri delle Finanze dell'Unione europea hanno raggiunto un accordo sul meccanismo di "fallimento ordinato" delle banche che consente di evitare che a pagare siano gli Stati, spesso rischiando il collasso come nel caso di Cipro. In buona sostanza, quando una banca fallisce, a rimetterci saranno in prima battuta gli azionisti, poi gli obbligazionisti meno assicurati, e infine i depositi, fatti salvi quelli sotto i centomila euro che sono garantiti da una direttiva europea.
"E' un buon compromesso nella direzione dell'unione bancaria, contribuisce a spezzare il circolo vizioso tra rischio sovrano e rischio bancario", ha commentato su twitter il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni al termine dell'Ecofin. L'accordo "aumenta la stabilità finanziaria in Europa", gli ha fatto eco il francese Pierre Moscovici.
Saccomanni ha spiegato che il meccanismo definito oggi è "un sistema di tutela dei risparmiatori che combina un quadro armonizzato con flessibilità necessaria a tener conto di specificità nazionali". In pratica si è trovato un compromesso tra chi come Francia e Gran Bretagna voleva più flessibilità, cioè la possibilità di scegliere da soli a chi far pagare il conto delle banche che falliscono, e quelli che come la Germania invece volevano regole uguali per tutti.
Secondo il ministro irlandese Micheal Noonan, l'accordo "ci porta dal 'bailout' al 'bail-in'", ovvero dal salvataggio da parte degli Stati alla suddivisione delle perdite all'interno della banca stessa, "tutelando così i contribuenti".
Soddisfatto anche il commissario Ue al mercato interno Michel Barnier, autore della direttiva originale, che ora necessita anche del via libera del Parlamento europeo entro la fine dell'anno.
(27 giugno 2013) da R.it economia e finanza