stefanofabb
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La stessa cosa avviene nel trading comportamentale
Una regola fondamentale (molto importante per capire come funziona il cervello) è che due neurotrasmettitori diversi non possono legarsi allo stesso recettore anche se lo stesso neurotrasmettitore può legarsi a recettori diversi. Ciò fa capire come ci sia un grande ordine in una massa così fitta di neuroni. Entriamo un po' nella specificità dei principali neurotrasmettitori. I più diffusi nel cervello sono quelli a struttura proteica più semplice come il GABA e l'acido glutammico. IL GABA è il neurotrasmettitore inibitorio di gran lunga più importante perché implicato nella fisiopatogenesi dell'ansia. Il GABA infatti rende il neurone refrattario agli stimoli eccitatori e inibisce la trasmissione nervosa. Nell'ansia vi è certamente una riduzione dei livelli del GABA e ciò spiega l'agitazione dell'ansioso. I farmaci tranquillanti il cui capostipite è il valium vanno a legarsi proprio ai recettori del GABA e mutandone la forma ne aumentano l'affinità col neurotrasmettitore. I farmaci ansiolitici dunque non riducono l'ansia per una loro specifica proprietà terapeutica ma soltanto perché favoriscono la naturale azione tranquillante del GABA.
Neurotrasmettitori come l'acetilcolina, la serotonina, la dopamina, la noradrenalina pur avendo concentrazioni cerebrali piuttosto basse, rivestono notevole importanza essendo protagonisti dei processi cognitivi ed emotivi. La loro azione si esplica in maniera più lenta rispetto al GABA ma è più persistente e può coinvolgere altri apparati come quello ormonale. L'acetilcolina è il mediatore del sistema nervoso parasimpatico e degli effettori pregliari del simpatico, oltre alla mediazione verso la muscolatura scheletrica. Anche la noradrenalina è una protagonista del cervello emozionale essendo coinvolta nella regolazione dei comportamenti di emergenza e nella risposta allo stress. Regolando la risposta del simpatico al livello viscerale promuove l'aumento del battito cardiaco, della pressione arteriosa, della mobilitazione degli zuccheri, della dilatazione dei bronchi e naturalmente del rilascio di adrenalina. La dopamina è il principale neurotrasmettitore del cervello emozionale. Oltre ad avere un grande ruolo nel coordinamento del comportamento motorio (un deficit di questo sistema costituisce la sintomatologia del morbo di Parkinson), è determinante per i comportamenti adattativi e le conseguenti implicazioni affettive. I processi emozionali del piacere e della ricompensa sono regolati dalla dopamina al pari delle gratificazioni conseguenti al mangiare, al bere, al riprodursi, al successo nella lotta e nella competizione. L'euforia connessa allo scampato pericolo è orchestrata dalla dopamina. La trasmissione dopaminergica risulta dunque correlata alla fisiologia del rinforzo psicologico e quindi è determinante nei processi di apprendimento. E' naturale dunque pensare che una scarsa attività dopaminergica può avere un ruolo nella fisiologia della depressione, e al contrario una iperattività di quel sistema sorregga le sindromi maniacali e schizofreniche. Buona notte e Domenica
Come avviene la trasmissione di un impulso nervoso da un neurone all'altro? Esiste un piccolo intervallo intercellulare detto sinapsi nella quale all'arrivo dell'impulso nervoso si diffonde una sostanza fisiologica chiamata neurotrasmettitore che eccita il neurone successivo e rende possibile la trasmissione nervosa. I neurotrasmettitori possono avere carattere eccitatorio o inibitorio, e dalla sintesi dei vari impulsi ricevuti il neurone fa partire o meno un nuovo impulso. Esistono molti neurotrasmettitori e i principali sono l'acetilcolina (presente nelle sinapsi di tipo colinergico quali quelle relative alla fibra muscolare e agli effettori pregangliari del sistema nervoso autonomo) e la noradrenalina (presente nelle sinapsi adrenergiche quali gli effettori postgangliari ortosimpatici). La noradrenalina è anche un ormone secreto con il rapporto di 1 a 4 insieme all'adrenalina dalla midollare delle ghiandole surrenali proprio su stimolazione ortosimpatica. Altri importanti neurotrasmettitori del cervello sono la dopamina, la serotonina, aminoacidi quali il GABA (acido gamma-aminobutirrico) e il glutammato.Cama è due giorni che ti sento un pò giù e non mi va bene
Questa sera un bel massaggio ai piedi alla moglie, che in genere risveglia anche il testosterone più addormentato e via..........................![]()
Una regola fondamentale (molto importante per capire come funziona il cervello) è che due neurotrasmettitori diversi non possono legarsi allo stesso recettore anche se lo stesso neurotrasmettitore può legarsi a recettori diversi. Ciò fa capire come ci sia un grande ordine in una massa così fitta di neuroni. Entriamo un po' nella specificità dei principali neurotrasmettitori. I più diffusi nel cervello sono quelli a struttura proteica più semplice come il GABA e l'acido glutammico. IL GABA è il neurotrasmettitore inibitorio di gran lunga più importante perché implicato nella fisiopatogenesi dell'ansia. Il GABA infatti rende il neurone refrattario agli stimoli eccitatori e inibisce la trasmissione nervosa. Nell'ansia vi è certamente una riduzione dei livelli del GABA e ciò spiega l'agitazione dell'ansioso. I farmaci tranquillanti il cui capostipite è il valium vanno a legarsi proprio ai recettori del GABA e mutandone la forma ne aumentano l'affinità col neurotrasmettitore. I farmaci ansiolitici dunque non riducono l'ansia per una loro specifica proprietà terapeutica ma soltanto perché favoriscono la naturale azione tranquillante del GABA.
Neurotrasmettitori come l'acetilcolina, la serotonina, la dopamina, la noradrenalina pur avendo concentrazioni cerebrali piuttosto basse, rivestono notevole importanza essendo protagonisti dei processi cognitivi ed emotivi. La loro azione si esplica in maniera più lenta rispetto al GABA ma è più persistente e può coinvolgere altri apparati come quello ormonale. L'acetilcolina è il mediatore del sistema nervoso parasimpatico e degli effettori pregliari del simpatico, oltre alla mediazione verso la muscolatura scheletrica. Anche la noradrenalina è una protagonista del cervello emozionale essendo coinvolta nella regolazione dei comportamenti di emergenza e nella risposta allo stress. Regolando la risposta del simpatico al livello viscerale promuove l'aumento del battito cardiaco, della pressione arteriosa, della mobilitazione degli zuccheri, della dilatazione dei bronchi e naturalmente del rilascio di adrenalina. La dopamina è il principale neurotrasmettitore del cervello emozionale. Oltre ad avere un grande ruolo nel coordinamento del comportamento motorio (un deficit di questo sistema costituisce la sintomatologia del morbo di Parkinson), è determinante per i comportamenti adattativi e le conseguenti implicazioni affettive. I processi emozionali del piacere e della ricompensa sono regolati dalla dopamina al pari delle gratificazioni conseguenti al mangiare, al bere, al riprodursi, al successo nella lotta e nella competizione. L'euforia connessa allo scampato pericolo è orchestrata dalla dopamina. La trasmissione dopaminergica risulta dunque correlata alla fisiologia del rinforzo psicologico e quindi è determinante nei processi di apprendimento. E' naturale dunque pensare che una scarsa attività dopaminergica può avere un ruolo nella fisiologia della depressione, e al contrario una iperattività di quel sistema sorregga le sindromi maniacali e schizofreniche. Buona notte e Domenica