Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (10 lettori)

Baro

Umile contadino
Non ne abbiamo parlato, ma l'intervento di questa signora mi ha fatto venire i brividi.
Il discorso sui suicidi che 1 su 3 è dichiarato è un allarme che stordisce, e il discorso sulla moneta, come lo avete interpretato se non di tornare alla lira?
Il processo dell'euro è irreversibile perlomeno nel medio periodo quindi ci potranno essere solo Stati in più che lo adottano e non viceversa.
 

Baro

Umile contadino
A molti di questo forum si potrebbe diagnosticare visto il precedente spread ................:rolleyes:


Come ho detto molte volte anche in passato, io sono convinto che anche nei trade spesso le decicisioni vengono prese più per questioni di sinapsi che di ragionamento matematico; credo che il controllo delle emozioni nel trader sia la cosa più importnate in assoluto, saper giodicare analiticamente senza farsi prendere dalle emozioni è un mezzo per arrivare al fine di saper giodicare i movimenti di mercato.
sento spesso persone che non entrano in titoli quotati sopra 100 oppure che una volta venduto il tiolo non lo ricoprano se la quotazione non scende.............................cose del genere sono più causate dalla dopamina che dalla logica del trade.
E da qui anche l'importanza del "bastian contrario" quando le cose vanno bene bisogna essere critici per non farci prendere dall'euforia, ma quando vanno male meglio tirarsi su per non deprimersi, spesso a me capita di farlo prorpio per questo ;)
Rapina Greca docet per me e Giuseppe.
 

Baro

Umile contadino
OT ma può essere utile

S&P 500: vix sui minimi

by RICCARDO FRACASSO on 12/01/2013 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI INDICI BORSE, ANALISI S&P500




Partiamo subito col grafico dello S&P 500:
S&P 500 – Grafico nr. 1​
L’indice americano ha chiuso la seduta a 1.472 punti, invariato rispetto alla chiusura di giovedì.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,38%.
Ora passiamo all’analisi del profilo dei volumi delle contrattazioni che vanno dal 4 giugno ad oggi:
S&P 500 – Grafico nr. 2​
La massima concentrazione dei volumi (POC) resta a 1.413.
Tuttavia, nel frattempo, l’ultima settimana sviluppatasi in area 1.460 punti ha favorito un ulteriore incremento di volumi presso tale livello, già in precedenza molto scambiato.
Come più volte precisato, concentrazioni importanti di volumi suggeriscono la presenza della mano primaria che potrebbe o aver accumulato o aver distribuito.
Va inoltre precisato che ad oggi, nonostante lo S&P 500 si trovi a 1.472 punti, non abbiamo alcuna rottura convinta di area 1.460 punti.
Stiamo infatti parlando di un’area intorno ad un prezzo e come possiamo osservare dal grafico anche in passato (primo riquadro blu) si oscillò un pò prima di scendere.
Proseguendo nell’analisi, di seguito, riporto uno stralcio di quanto scritto la scorsa settimana in merito al Vix:
“Se da una parte va detto che con un livello di volatilità così basso sono assai improbabili discese violente, dall’altra non va trascurato che soglie simili rappresentano una scarsa avversione al rischio da parte degli operatori.
Inoltre, aspetto più importante, la liquidazione delle coperture da parte degli investitori è stata talmente violenta da originare la formazione di un Gap Down: è un eccesso ed è destinato ad essere colmato.
Ciò significherebbe rialzo della volatilità almeno fino a 17,88 dagli attuali 13,83.
Grafico aggiornato:
VIX – Grafico nr. 3​
Il gap down resta aperto e nella settimana sono stati toccati i minimi degli ultimi 5 anni: ciò significa scarsa avversione al rischio, che dev’essere considerata elemento positivo e fisiologico in un contesto di RISK OFF (assenza di rischio), mentre in una situazione di RISK ON (presenza di rischio) va letta come un segnale di pericolo imminente.
Ad oggi il contesto è apparentemente sereno ma i rischi sono dietro l’angolo, mi riferisco in particolar modo al fatto che entro la fine di febbraio gli Stati Uniti dovranno decidere in merito ai tagli della spesa (togliendo inevitabilmente risorse all’economia reale) e sappiamo bene che i mercati azionari anticipano gli eventi.
Ad ogni modo, il Gap Down ancora da chiudere ed il forte ipercomprato (vedi Detrended grafico nr. 1) rendono probabile quantomeno una correzione e ciò proprio mentre lo S&P è tuttora in area 1.460.
Riccardo Fracasso

 

belindo

Guest
S&P 500: vix sui minimi

by RICCARDO FRACASSO on 12/01/2013 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI INDICI BORSE, ANALISI S&P500




Partiamo subito col grafico dello S&P 500:

S&P 500 – Grafico nr. 1​


L’indice americano ha chiuso la seduta a 1.472 punti, invariato rispetto alla chiusura di giovedì.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,38%.
Ora passiamo all’analisi del profilo dei volumi delle contrattazioni che vanno dal 4 giugno ad oggi:

S&P 500 – Grafico nr. 2​


La massima concentrazione dei volumi (POC) resta a 1.413.
Tuttavia, nel frattempo, l’ultima settimana sviluppatasi in area 1.460 punti ha favorito un ulteriore incremento di volumi presso tale livello, già in precedenza molto scambiato.
Come più volte precisato, concentrazioni importanti di volumi suggeriscono la presenza della mano primaria che potrebbe o aver accumulato o aver distribuito.
Va inoltre precisato che ad oggi, nonostante lo S&P 500 si trovi a 1.472 punti, non abbiamo alcuna rottura convinta di area 1.460 punti.
Stiamo infatti parlando di un’area intorno ad un prezzo e come possiamo osservare dal grafico anche in passato (primo riquadro blu) si oscillò un pò prima di scendere.
Proseguendo nell’analisi, di seguito, riporto uno stralcio di quanto scritto la scorsa settimana in merito al Vix:
“Se da una parte va detto che con un livello di volatilità così basso sono assai improbabili discese violente, dall’altra non va trascurato che soglie simili rappresentano una scarsa avversione al rischio da parte degli operatori.
Inoltre, aspetto più importante, la liquidazione delle coperture da parte degli investitori è stata talmente violenta da originare la formazione di un Gap Down: è un eccesso ed è destinato ad essere colmato.
Ciò significherebbe rialzo della volatilità almeno fino a 17,88 dagli attuali 13,83.
Grafico aggiornato:

VIX – Grafico nr. 3​


Il gap down resta aperto e nella settimana sono stati toccati i minimi degli ultimi 5 anni: ciò significa scarsa avversione al rischio, che dev’essere considerata elemento positivo e fisiologico in un contesto di RISK OFF (assenza di rischio), mentre in una situazione di RISK ON (presenza di rischio) va letta come un segnale di pericolo imminente.
Ad oggi il contesto è apparentemente sereno ma i rischi sono dietro l’angolo, mi riferisco in particolar modo al fatto che entro la fine di febbraio gli Stati Uniti dovranno decidere in merito ai tagli della spesa (togliendo inevitabilmente risorse all’economia reale) e sappiamo bene che i mercati azionari anticipano gli eventi.
Ad ogni modo, il Gap Down ancora da chiudere ed il forte ipercomprato (vedi Detrended grafico nr. 1) rendono probabile quantomeno una correzione e ciò proprio mentre lo S&P è tuttora in area 1.460.
Riccardo Fracasso

Fracasso secondo me tende sempre un pò al pessimismo..................

Sai che scrive anche su alcune discussioni di IO ?
 

Baro

Umile contadino
Fracasso secondo me tende sempre un pò al pessimismo..................

Sai che scrive anche su alcune discussioni di IO ?
E' solo una voce nel coro...sì a volte lo è ma mi piace come espone il suo pensiero, quindi ogni tanto lo posto. Poi shekerando tutte le informazioni che leggiamo ogni giorno ognuno di noi si fa la propria opinione da cui deriva essenzialmente la personale operatività.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Rapina Greca docet per me e Giuseppe.
Si Roberto,la diatriba greca è stata una faccenda contorta.Per me che la conosco marginalmente sarebbe difficile da deglutire e avrei proceduto non mi sarei accontentato.Come sempre nei miei sbagli (default non programmati, ma propinati da altri)ho e voglio ottenere sempre il massimo con tutti i mezzi a disposizione .In Italia si possono vincere varie cause, (private)non class action mettendosi in coda (come alle Poste perdendo anni ed anni e non recuperando nulla) ,fatte da Prof. di Diritto Bancario e in simbiosi col cliente in grado di dare la documentazione giusta; anche le banche più blasonate finirebbero per mettersi d'accordo..come dire per non creare un precedente visto che in qualche modo o maniera ci hanno venduto codesti prodotti o messi a disposizione da loro.Buona Domenica:)
 

Baro

Umile contadino
Si Roberto,la diatriba greca è stata una faccenda contorta.Per me che la conosco marginalmente sarebbe difficile da deglutire e avrei proceduto non mi sarei accontentato.Come sempre nei miei sbagli (default non programmati, ma propinati da altri)ho e voglio ottenere sempre il massimo con tutti i mezzi a disposizione .In Italia si possono vincere varie cause, (private)non class action mettendosi in coda (come alle Poste perdendo anni ed anni e non recuperando nulla) ,fatte da Prof. di Diritto Bancario e in simbiosi col cliente in grado di dare la documentazione giusta; anche le banche più blasonate finirebbero per mettersi d'accordo..come dire per non creare un precedente visto che in qualche modo o maniera ci hanno venduto codesti prodotti o messi a disposizione da loro.Buona Domenica:)
Buona domenica anche a te Stefano!!
 

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