Questa è una leggenda metropolitana, te lo dice un presidente di seggio.
Se un elettore si presenta al seggio dichiarando di NON voler votare, non si certifica nulla. Al massimo si verbalizza una sua protesta che non "fa numero" da nessuna parte e nessuno leggerà mai.
Se invece l'elettore prima dice di voler votare e poi non accetta le schede, viene allontanato dal seggio. Idem come sopra.
Se, infine, l'elettore prende le schede e poi dice di non voler votare, le schede gli vengono ritirate e viene escluso dal voto. Idem come sopra.
Tutti questi comportamenti, inoltre, non incidono minimamente sulle quote di finanziamento pubblico: è una leggenda metropolitana anche questa.
Il c.d. rimborso elettorale è calcolato in ragione del numero di elettori iscritti nelle liste elettorali e di un tetto massimo, a prescindere da che votino o cosa votino o cosa facciano al seggio. I voti ricevuti servono solo a stabilire come si divide una torta la cui entità è determinata già prima delle votazioni.