Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (2 lettori)

tommy271

Forumer storico
MEF su Rating Fitch





In merito al rating di Fitch vanno sottolineati diversi aspetti positivi che vengono riconosciuti all’attuale situazione italiana, e in particolare:


- Negli ultimi 2 anni l’Italia ha fatto progressi sostanziali in direzione della stabilità fiscale. Nel 2012 il deficit del settore pubblico era pari al 3% del PIL: risultato – secondo le recenti stime della Commissione UE – di 2,3 punti percentuali di consolidamento fiscale in termini strutturali.

- Nonostante la recessione, le misure fiscali adottate saranno sufficienti per ottenere una ulteriore riduzione del deficit nel 2013.

- La fiducia nella solvibilità di lungo termine dello Stato italiano è rafforzata dal basso rischio fiscale del settore bancario, dalla situazione di bilancio vicina a quella ritenuta necessaria per stabilizzare il debito pubblico in rapporto al PIL e dalla sostenibilità del sistema pensionistico.


- Il Paese ha mostrato flessibilità finanziaria e resilienza durante la crisi, riflettendo una forte base di investitori domestici e la duration del debito di 4,74 anni.


- Infine, il rating è ancora sostenuto dal sistema economico relativamente ricco, ad alto valore aggiunto e diversificato, con moderati livelli di indebitamento del settore privato.

L’incertezza politica che è seguita alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio è parte integrante di un normale processo democratico. Confermiamo quindi la fiducia nel fatto che l’Italia troverà la soluzione politica e proseguirà il processo di riforma in corso. Al tempo stesso, il governo attuale rimane ovviamente in carica per il disbrigo degli affari correnti. Nella nota Fitch parla anche di “calo dell’occupazione non previsto e debolezza persistente degli indicatori di fiducia, che aumentano il rischio di una recessione più lunga e profonda di quanto previsto inizialmente”


La situazione nell’ultimo trimestre è stata peggiore delle previsioni ovunque in Europa e, con specifico riferimento alla disoccupazione, è importante sottolineare che, secondo la Commissione europea e altre organizzazioni internazionali, essa è aumentata anche e soprattutto a causa del maggior numero di donne e giovani in cerca lavoro. Inoltre molte aziende preferiscono mantenere i loro lavoratori sia pure ad orario ridotto per non dover procedere, quando l’economia riprenderà, all’assunzione e alla formazione di nuovi lavoratori.
————
Roma, 08 marzo 2013


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Il comunicato del Ministero dell'Economia e Finanze in merito al downgrade di Fitch.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome

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Baro

Umile contadino
ECONOMIA
09/03/2013
L’Ue apre all’Italia
sì allo sconto sul deficit



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Il presidente del Consiglio Ue Herman van Rompuy (destra) dà il benvenuto al presidente di Israele, Shimon Peres​







Le spese per investimenti
produttivi non saranno
conteggiate da Bruxelles
MARCO ZATTERIN


CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
L’«emendamento Italia» è nella bozza di conclusioni che ancora non c’è. Martedì o mercoledì, alla vigilia del vertice dei leader europei, il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy farà circolare un testo di lavoro definitivo nel quale introdurrà la frase che Mario Monti attende con ansia.

«Nel rispetto del Patto di stabilità - dirà, salvo colpi di scena, il documento - potranno essere sfruttate le possibilità offerte dall’attuale cornice di bilancio per equilibrare la necessità di investimenti pubblici produttivi con gli obiettivi della politica fiscale». Vuol dire che una parte di quanto Roma e le altre capitali spenderanno per la crescita avrà titolo per non essere considerata nel calcolo del deficit. Di questi tempi, è un sollievo miliardario.

Sarà uno strano vertice, quello del 14 e 15 marzo, sessione di primavera dedicata ai temi economici. Van Rompuy l’ha convocato con una lettera in cui sottolinea che «la ripresa sarà lenta e fragile» e bacchetta i capi di stato e di governo per la lentezza con cui stanno attuando gli impegni di completamento del mercato unico promessi per fine 2012, come il riconoscimento delle qualifiche professionali e le regole per gli appalti. «Difficile giustificare il ritardo - ha scritto il fiammingo -; mette in dubbio la nostra determinazione ad adottare urgentemente tutte le iniziative necessarie per ripristinare la crescita».

Mentre la disoccupazione media vola verso il 12 per cento e anche il 2013 si prepara a entrare nella lista degli anni col pil sotto zero, ci sono fonti europee che denunciano come «la percezione della crisi è molto diversa da paese a paese» e che «quelli che stanno meglio non hanno un’idea chiara di come vanno gli altri». Più interlocutori evidenziano un divario non solo economico fra i ricchi del Nord e i sistemi ammanettati dalla recessione. In un quadro reso delicato dalla lunga volata verso il voto tedesco, in questa vigilia di summit c’è chi osserva «un certo sfasamento fra le politiche correnti e la realtà economica».

La bozza elaborata da Van Rompuy e datata 4 marzo sottolinea l’esigenza di revisionare il motore. Il vertice del 14-15 è oltretutto il punto di partenza del semestre europeo, il processo di coordinamento delle manovre di bilancio. Entro aprile gli stati devono spedire a Bruxelles le loro finanziarie, poi l’Ue avrà due mesi per dettare le raccomandazioni. Fase delicata, soprattutto ora che i cittadini si sono convinti che il rigore abbia aggravato la crisi. Nel 2012 i Ventisette risposero con «l’austerità intelligente». Adesso la formula parla di «consolidamento di bilancio differenziato e amico alla crescita».

È la flessibilità di giudizio rivolta a chi è nei guai, il computo di deficit e debito in chiave strutturale, cioè al netto di ciclo e una tantum. Buona nuova per Parigi come per Roma. È un apertura, sempre «nel rispetto del Patto di Stabilità» e nella conferma che rigore e intervento strutturale non possono essere abbandonati. Giovedì sera si è deciso di tenere una riunione in formato Eurolandia nella quale sarà sentito il presidente della Bce, Mario Draghi, «che farà il punto della situazione sulle riforme fatte e quelle no».

Un incontro «nel quale potrebbero venire fuori parecchie differenze fra i premier», preannuncia una fonte, che immagina tensioni fra nord e Sud. Così, mentre la bozza Van Rompuy recita che l’Ue «si impegna ad accompagnare il consolidamento con un appropriato mix di misure su entrate e uscite, attuando anche le misure a breve per crescita e lavoro», l’Italia incassa la prospettiva assai bramata d’uno sconto sugli investimenti pubblici che impattano positivamente sulla congiuntura, ad esempio quelli per il risparmio energetico.

La Commissione dirà fra pochi giorni come può funzionare e Monti potrà vantare il successo nel summit più breve della sua carriera di premier. Venerdì, infatti, salterà la seconda giornata di vertice. Deve volare a Roma perché riapre il Senato. Se, e in che veste, il professore ritornerà a Bruxelles, è qualcosa che nessuno può dire senza fare scommesse.

 

g.ln

Triplo Panico: comprare
trading a breve: gain!

Colpo di deretano del principiante... Ho venduto oggi nel pomeriggio 125k tra 41i e 37 comprati due giorni fa con mini gain di 525 euro netti. Alla luce del candelone rosso che vedo sul fbtp direi che mi è andata di lusso. :D
Adesso chissà cosa potra succedere lunedì... :(

p.s. che bast***i sempre in chiusura mercati però arrivano queste notizie... :wall:

Buon sabato agli amici dei titoli della nostra Patria.
Principiante o no, complimenti per il gain! Di doman non vi è certezza!
Ciao, Giuseppe
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
formazione di un nuovo esecutivo?

Dopo un primo sbandamento, il giorno successivo alle elezioni, gli spread sono tornati a restringere.
Certamente non per motivi interni italiani, ma grazie ad una minor pressione su tutti i "periferici".

Credo che il downgrade di Ficht era nell'ordine delle cose, tra l'altro manteneva ancora una A-. Quello che conta è il giudizio di S&P, al momento non ravvisa motivazioni per un cambiamento dell'outlook.

Viceversa una maggiore esposizione mediatica del rating farà in modo di accelerare i processi decisionali in vista della formazione di un nuovo esecutivo.


Si certo, in qualche modo un nuovo esecutivo si formerà.
Ma quello che mi preoccupa è che al Senato non vi è una maggioranza favorevole alla continuazione dlla politica di austerità, anzi l'opposto!
Quindi il nuovo esecutivo da chi avrà l'appoggio in Senato, se vorrà proseguire in linea con l'Agenda Monti?
Potranno i nostri titoli essere sostenuti solo dalla decisione (o promessa) di Draghi di acquistare in quantità illimitata tds di durata inferiore ai tre anni?
Nell'indecisione oggettiva del quadro di riferimento istituzionale italiano, in ottica slow trading, per adesso preferisco restare liquido, come ho già postato.
Chi opera in trading veloce, può in questa fase trarre vantaggio dalle oscillazioni non direzionali delle quotazioni, però con rischio non trascurabile, a mio modesto parere, specialmente se principiante.
Ciao, Giuseppe
 

Prospero

Io speriamo...
Visita fiscale per Berlusconi

Conclusa la visita fiscale per Berluscon de Berlusconi, risultato:

«Non sussiste un impedimento alla partecipazione»
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
AT con la media mobile su BTPItalia3

La media mobile a 30 giorni, che è diventata resistenza dopo la netta perforazione al ribasso della linea dei prezzi, sembra adesso voler respingere verso il basso la predetta linea, confermandosi resistenza.
Presto per dirlo, non rimane che attendere.
Ciao, Giuseppe

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blackmac

Forumer storico
Continua incessante la crescita delle sofferenze nei bilanci bancari. Anche in gennaio la crescita è stata del 17,5% rispetto al livello di un anno fa. Non c’è nulla di strano, ovviamente, perché crisi, mancanza di liquidità e cattivo andamento delle imprese sono un cocktail micidiale, a cui si aggiunge la crisi della politica che paralizza ogni provvedimento utile a tutelare la salute delle imprese e riattivare la crescita. Certo che se gli impieghi calano del 2-3% e le sofferenze salgono del 15-20% all’anno tra non molto i bilanci bancari saranno come gruviera.

La crescita delle sofferenze preoccupa da tempo la Banca d’Italia e anche oggi nelle sue dichiarazioni il governatore Visco ha posto l’accento su questo dato e sulla necessità che le banche costituiscano adeguate riserve con le rettifiche su questi crediti di difficilissima esigibilità. I bilanci 2012 saranno infarciti di nuove rettifiche e già due banche hanno mostrato i primi segnali: Banco Popolare annunciando una perdita causata dalle rettifiche sulla partecipazione di Agos ma anche sui crediti in sofferenza. Banca Marche nella prospettiva di perdite elevate (si dice 450 mil.) ha annunciato un ritardo nella presentazione del proprio bilancio dovuta alla revisione (spontanea o imposta) sulle poste dell’attivo cioè i crediti.

Le sofferenze sui crediti alle imprese sono sempre attestate sul 66-67% del totale, ma nella parte restante si collocano le sofferenze riferite alle micro-imprese (famiglie produttrici). Pertanto la quota di credito inesigibile riferita alle imprese è elevatissima. Le sofferenze sulle imprese sono passate dal livello di 38,6 mld. a fine 2009 a 83,5 mld. a fine 2012 e continuano a crescere al ritmo del 15-20%, un tasso che si è assestato nel 2012 ma che non accenna a diminuire. In valore assoluto fatta eccezione per i picchi in corrispondenza delle semestrali le sofferenze aumentano di 1,2-1,5 mld al mese. E’ un ritmo che non può lasciare indifferenti e che crea preoccupazione sulla tenuta dei bilanci bancari, dato che anche nel 2013 non ci sono chiare luci in fondo al tunnel.
 

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