Quindi immagino che tu ti stia già attrezzando per trust esteri, conti in Svizzera, conti in valuta estera, etf oro ecc ecc...perchè se io fossi convinto di quanto sopra non avrei più nemmeno in centesimo in Italia...poi ognuno è giusto che si regoli in base alla propria operatività...
Svizzera esclusa a priori, nano in mezzo all'Europa con banche già "salvicchiate", in caso di tracollo dell'euro non vedo proprio come potrebbero rimanerne immuni.
L'oro non mi stimola affatto. Esiste un mondo fuori dall'Europa, è un'occasione per conoscerlo anche dal punto di vista finanziario - tutto legalmente, ma senza che qualche iniziativa repentina del nostro continente possa avere, direttamente (imposizione di legge) o indirettamente (sui bilanci bancari e/o degli intermediari scelti) effetti sistemici deflagranti.
Quindi il lontano e solido è, imho, oggi un valore aggiunto.
Non temo tanto la patrimoniale (anche se mi infastidirebbe molto) o qualche innovativa formula di "esproprio", haircut notturno (si possono scansare), nè la ristrutturazione del debito pubblico (che non ho) o bancario nostrano (sostanzialmente idem). Diciamo che però comincio a valutare come non più improbabilissima la rottura dell'euro, per una serie di situazioni concomitanti che si vanno rafforzando. Quindi penso a come muovermi in anticipo.
Chiarisco che ora, la rottura, la ritengo semplicemente possibile, diciamo più verosimile rispetto ad uno o due anni fa, non probabile.
Ma valutare i rischi (pur se, si spera, non concretizzatisi a posteriori) è sempre utile.
Poi a breve, imho, succede nulla: prima di ristrutturare eventualmente il debito l'Ita sarà indotta a passare dalle tasche dei cittadini, e questa medesima opzione non la vedo "attiva" prima di fine estate. Dunque c'è tutto il tempo per muoversi preventivamente..