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Bce, per Tajani giuste critiche ad aumenti, politiche "folli" per Crosetto
Oggi 08:27 - RSF
MILANO, 16 dicembre (Reuters) - Ancora critiche da rappresentanti del governo italiano alla Bce, che ieri ha alzato i tassi mandando un forte segnale restrittivo per il futuro, dopo quelle di ieri del ministro della difesa Guido Crosetto.

Stamani il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato le critiche ritenendo che "sia giusto fare osservazioni". Parlando su Radio Rai 1 ha sottolineato che l'effetto delle decisioni prese ieri dalla banca centrale europea hanno avuto un effetto non positivo su borsa e famiglie.

Il ministro ha poi ricordato di essere sempre stato "molto scettico" sull'aumento del costo del denaro in Europa.

Più forte anche oggi il commento di Crosetto, che ieri aveva ironizzato sul "regalo di Natale" di Francoforte all'Italia.

Il ministro della Difesa questa mattina su Twitter ha scritto che "non ha senso alzare i tassi" e che l'aumento dei requisiti minimi richiesti alle banche porterà a una contrazione del credito. E conclude il tweet con "Folli!".

La Bce ha alzato ieri i tassi di mezzo punto percentuale a 2,5%, come atteso dagli analisti, ma ha mandato un forte messaggio ai mercati ricordando che i tassi della zona euro continueranno a essere innalzati, molto probabilmente al ritmo di 50 centesimi, per un periodo prolungato. Il mercato ha reagito con drastico calo dei Btp e dei titoli azionari.
 
Buonasera.
"Sulla base dei dati attuali, dovreste attendervi altri rialzi di 50 punti base per un certo periodo di tempo", ha aggiunto la presidente della Bce. "Siamo qui per il lungo periodo e abbiamo più terreno da percorrere della Fed", ha spiegato Lagarde, rispondendo a una domanda.
A parte la mia incapacità di capire perchè, di fronte ad una situazione eccezionale di inflazione, si debba continuare nei soliti barocchismi di una riunione ogni mese e mezzo, centellinando gli aumenti e poi parlando come l’oracolo di Delfo, si comincia a capire che le “colombe” sono state messe a tacere e che avremo almeno tre altri rialzi da 50 pb e poi forse qualcuno da 25 pb. Tutto questo, inseguendo la FED e quindi fino al 5% entro metà del 2023. Con il plus per questo disgraziato Paese della scarsa credibilità, oggi inferiore anche alla Grecia. La decisione incomprensibile del Governo di non ratificare la modifica al trattato del MES è un’altra grossa palla al piede. Situazione eccellente per chi è liquido, pessima per chi è incagliato sul titoli lunghi.

In quanto a scarsa credibilità, aggiungerei anche quella verso la BCE e compagnia se solo penso per quanto tempo hanno sostenuto che l'inflazione sarebbe stata "transitoria," salvo poi ammettere di essersi sbagliati...!
 
Buongiorno Cama e buongiorno a tutti. Prevedere il futuro non riesce a nessuno. A me stupivano le previsioni governative del Gov. Bankitalia e di Panetta quando sostenevano che i tassi erano vicini al punto di equilibrio. Con la leva fiscale girata verso i deficit, per combattere l'inflazione resta solo la leva monetaria. L'inflazione è una manna per gli indebitati, a partire dallo Stato che può tosare i cittadini e ridurre il rapporto debito pil, pur facendo deficit
 

Teleborsa
11:20:05
Italia, inflazione novembre confermata a +0,5% su mese e +11,8% su anno
(Teleborsa) - L'Istat ha comunicato che a novembre 2022 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,5% su base mensile e dell'11,8% su base annua (come nel mese precedente e confermando la stima preliminare).

L'inflazione rimane stabile su base tendenziale a causa, principalmente, degli andamenti contrapposti di alcuni aggregati di spesa: da un lato rallentano i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +79,4% a +69,9%), degli Alimentari non lavorati (da +12,9% a +11,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +6,8%); dall'altro accelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +51,6% a +57,9%), dei Beni alimentari lavorati (da +13,3% a +14,3%), degli Altri beni (da +4,6% a +5,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,2% a +5,5%).

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,3% a +5,6%; quella al netto dei soli beni energetici sale da +5,9% a +6,1%.

Su base annua, i prezzi dei beni mostrano un lieve rallentamento (da +17,6% a +17,5%), mentre rimangono stabili quelli dei servizi (+3,8%).

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una modesta accelerazione su base tendenziale (da +12,6% a +12,7%); rallentano, al contrario, anch'essi di poco, quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +8,9% a +8,8%).

L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,1% per l'indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,7% su base mensile e del 12,6% su base annua (come nel mese precedente); la stima preliminare era +12,5%.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,6% su base mensile e dell'11,5% su base annua.

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Leggi la notizia sul sito teleborsa.it

Emissione News: 2022-12-16 11:18:05
 
Vedi l'allegato 691169Vedi l'allegato 691168 Pag.1-17 IL Sole 24 Ore di oggi. Buona domenica
IL problema maggiore Sergio è che il retail li detiene a prezzi alti i Btp (80 e passa %) quindi per ora meglio NON vendere secondo il mio pensiero e far si di cedolare il più possibile. Pochissimi li possono accumulare a questi prezzi (anche senza aver fatto minus pregresse,purtroppo);vendendo per paura che scendano ancora di più! IL prezzo da tenere in considerazione secondo me per il matusalemme(2072) fino a metà 2023 potrebbe essere da 57-59 a 65-67 in zona di accumulo ma potrei anche sbagliare . IL costo del denaro per ora e la politica "transigente" della Lagarde mette paletti.Se dovesse finire il conflitto ucraino si potrebbe apprezzare uno spread anche a 150 ed un FIB che tornerebbe quasi sui massimi in controtendenza ad una situazione alta inflattiva ed tassi al 2% e più. Buon week-end a te
IL problema ora è definire il raggiungimento del quantitative titening ed assorbire anche il debito pubblico italiano venduto da investitori stranieri.
 
Bce, possibile aumento tassi di 50 punti base a febbraio e marzo - Rehn
Oggi 11:22 - RSF
HELSINKI, 16 dicembre (Reuters) - La Banca centrale europea dovrà probabilmente aumentare i tassi di interesse di mezzo punto percentuale in ciascuna delle sue prossime due riunioni per ridurre le pressioni inflazionistiche.

Lo ha detto il governatore della banca centrale finlandese Olli Rehn.

"Manterremo la rotta indicata ieri dalla presidente (Christine) Lagarde e questo probabilmente significherà aumenti dei tassi di 50 punti base nelle prossime riunioni, almeno per quanto vedo a febbraio e marzo", ha detto Rehn in una conferenza stampa.

"Manterremo la rotta e faremo tutto il necessario per contenere l'inflazione e stabilizzarla all'obiettivo", ha affermato. "C'è ancora molta strada da fare."
 

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