Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (11 lettori)

stefanofabb

GAIN/Welcome
[FONT=courier new,courier,mono]Il membro della Banca centrale europea, Erkki Liikanen, ha rimarcato che la Bce potrebbe estendere il suo programma di quantitative easing di 60 miliardi di euro al mese oltre settembre 2016, se necessario. Il governatore della banca centrale della Finlandia ha aggiunto che il Consiglio direttivo della BCE è unanime su tale politica. Milano, Finanza.com [/FONT]
 

Nix

Noio volevàn savoir ...
Per la grecia direi che si va verso la ristrutturazione del debito e una serie di promesse che Tsipras farà (ma che poi non renderà operative) per salvare la faccia dei vari burocrati EU.

Grecia batte UE 5-0....Invitiamo a nozze la speculazione per il prossimo attacco.....
 

gianko

Forumer attivo
:ciao:

anche oggi una giornata di attesa e di pazienza ?

Ho notato che è parecchio che non si vede Ray, sarà già in vacanza ?, mi mancano le sue analisi dettagliate.
 

Zebro

Valar dohaeris
Ragioniamo insieme.
OK, in linea di massima un recupero dei lunghi sarà proporzionale alla perdita subita dai medesimi.
Dobbiamo tuttavia prendere atto che un lieve aumento dell'inflazione (come è negli obiettivi della BCE con il QE), è quindi un prevedibile conseguente aumento generalizzato dei rendimenti per i prossimi anni, farà si che i massimi recenti specialmente dei lunghi non saranno più facilmente raggiungibili.
E' vero che con il QE vi è la BCE che acquista i titoli di stato, ma è anche vero che l'obiettivo dichiarato dalla BCE medesima è un aumento dell'inflazione da quasi zero al 2%. Ed inflazione vuol anche dire aumento dei rendimenti, perchè gli investitori, come è noto, non vogliono perdere il valore reale del capitale investito.
Ciò premesso, se questi fossero i minimi di medio periodo, sarebbe opportuno passare dai brevi ai lunghi, ma se invece non lo fossero un'operatività in tal senso non farebbe altro che aumentare la quota nel ptf dei lunghi, aumentando la volatilità complessiva del ptf medesimo.
Infatti, se l'inflazione aumentasse ancora (e tutti sappiamo che i governi, per ridurre il debito in termini reali, che è quello che conta, giocano molto spesso sulla svalutazione della valuta, quindi il Governo italiano sarebbe felicissimo di una ulteriore svalutazione dell'euro, svalutazione che diventerebbe una tassa apparentemente indolore per i cittadini), i lunghi potrebbero soffrirne ancora di più, trascinando verso il basso un ptf in quel senso sbilanciato.
Non parliamo poi se dovesse andare in default conclamato la Grecia: lo spread italico potrebbe raggiungere nel panico anche i 200, non molto oltre credo per via del QE.
Quindi, se crediamo che il default greco non avrà luogo e che l'inflazione non aumenterà significativamente rispetto ai valori attuali, uno switch come quello prospettato da te, Zebro, potrebbe essere fattibile.
Per prudenza, e per non sbilanciare ulteriormente il ptf verso i lunghi, forse sarebbe il caso di farlo solo parzialmente, lasciando un po' di brevi come riserva di liquidità, per occasioni di acquisto al momento non prevedibili, ma possibili in questa fase di alta incertezza finanziaria.
Spero di essere stato chiaro.
Buonanotte, Giuseppe

Ciao Giuseppe e grazie del tuo ragionamento.

Effettivamente non penso ad uno switch totale, ma solo parziale e da farsi solo nel momento in cui ci sia una possibilità di capire che effettivamente si sia raggiunto un minimo di (medio) periodo.
Il difficile, naturalmente per me, è proprio capire questo. Non pretendo di cogliere l’attimo preciso, naturalmente, ma solo seguire il più velocemente possibile una ripresa del mercato.

Per quanto riguarda i due driver di mercato che indichi, IMHO non penso che la Grecia faccia default, mentre penso che l’inflazione salirà almeno di un punto nei prossimi 12 mesi. Un rialzo dell’inflazione contenuto, senza incertezza della tenuta finanziaria della UE avrebbe sicuramente effetti sui rendimenti, ma non aprirebbe la porta a speculazioni come in passato, spero.

Forse, questi crolli dei prezzi di questi giorni stanno scontando già troppe cose, forse già l’inflazione all’1% forse anche i timori di una Grexit che penso non avverrà.

Se il problema greco si risolvesse, quindi, saremmo, proprio in quel momento, ad un minimo di medio periodo. Grexit risolta, inflazione già scontata… potrebbe esserci una ripresa dei prezzi? A quel punto, mi chiedo, si potrebbe pensare ad un parziale switch verso i titoli più lunghi e penalizzati fino a quel momento, per approfittare di un maggior recupero?

Ci sono un po’ troppi “forse”, lo so, ed è per questo che chiedo consiglio al Forum ed apprezzo il tuo ragionamento che, spero, vorrai continuare.

Grazie e buona giornata a tutti.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
[FONT=courier new,courier,mono]Si confermano in calo anche ad aprile i prestiti delle banche italiane. Secondo la Banca d'Italia i prestiti al settore privato hanno registrato una contrazione su base annua dell'1,4%, come a marzo (-0,2% i prestiti alle famiglie e -2,2% quelli alle società non finanziarie). Riscontri mal digeriti dalle associazioni dei consumatori. Secondo il Codacons l’ennesima riduzione dei prestiti concessi dagli istituti di credito a famiglie e imprese "è incomprensibile considerando infatti che lo scorso marzo è ufficialmente partito il Quantitative Easing, con l’immissione di liquidità sul mercato finalizzata proprio a sostenere il credito, ci si attendeva a partire dal mese di aprile una inversione di tendenza nel settore dei prestiti". L'associazione dei consumatori chiede alle autorità europee di verificare dove finiscono i soldi immessi dalla Bce e l’uso reale che viene fatto della nuova liquidità. Rincara la dose l'Unione Nazionale Consumatori. "Dati scandalosi" dichiara Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori. "E' incredibile che le banche continuino a tenersi i soldi, invece di farli circolare, specie se si considera che dal 9 marzo la BCE sta immettendo liquidità nel sistema grazie al Quantitative Easing" ha proseguito Dona. Milano, Finanza.com [/FONT]
 

gianko

Forumer attivo
ciao Stefano,

tornando sul discorso di quali titoli vengono acquistati; non hai la sensazione che, dal momento che non renderanno mai noto gli acquisti di tutti quei miliardi (almeno per noi :wall:), sono per il momento indirizzati solo sul periodo fino a 5 anni :down::down: mentre tutto il resto e’ in mano ai software dove spx ha in parte riportato il meccanismo nel suo post 5930?

chiaramente il quesito è rivolto a tutti
 

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