stefanofabb
GAIN/Welcome
Ridurre alto debito, investimenti e riforme finanziate da
risparmi tassi
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 13 gen - Quanto alle
politiche di bilancio nella zona euro, si nota che "nella
maggior parte degli Stati membri i livelli di debito pubblico
restano alti e c'e' sempre la necessita' di assicurare il
controllo nel lungo termine sia del deficit che del debito".
La flessibilita' va usata "al meglio" assicurando la
sostenibilita' delle finanze pubbliche nel tempo e lo sforzo
di consolidamento va differenziato tenendo conto dei
possibili effetti tra gli Stati membri". Nel 2016 la politica
di bilancio dovra' restare complessivamente "neutrale" (ne'
espansiva ne' restrittiva"), nel 2017 pero' occorre che il
debito pubblico sia ridotto: "Le politiche di bilancio della
zona euro devono vitare di essere pro-cicliche e devono
ridurre il debito pubblico per restaurare lo spazio di
bilancio" necessario per fronteggiare gli choc economici
('fiscal buffers').
Lo slogan e' sempre lo stesso: "responsabilita' di
bilancio". E' una formula che appare piu' volte nei documenti
preparati per le riunioni dei ministri finanziari di questo
fine settimana. Una indicazione precisa riguarda l'uso dei
risparmi dovuti ai bassi tassi di interesse: devono servire,
dice l'Ecofin, a "ridurre prima di tutto il rapporto
debito/pil o compensare gli effetti della persistente bassa
inflazione sul debito pubblico, specialmente in quegli Stati
membri con un alto debito pubblico, ma possibilmente anche
per investimenti o riforme strutturali, a seconda della
situazione di bilancio". Questa e' una formulazione che
potrebbe indicare una nuova via di 'flessibilita'' da
finanziare con i risparmi dovuti al contesto finanziario
esterno (i bassi tassi di interesse che riducono l'onere
annuale del debito) e non (soltanto) con lo 'sconto' previsto
dalle clausole flessibili del patto di stabilita'.
Antonio Pollio Salimbeni
risparmi tassi
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 13 gen - Quanto alle
politiche di bilancio nella zona euro, si nota che "nella
maggior parte degli Stati membri i livelli di debito pubblico
restano alti e c'e' sempre la necessita' di assicurare il
controllo nel lungo termine sia del deficit che del debito".
La flessibilita' va usata "al meglio" assicurando la
sostenibilita' delle finanze pubbliche nel tempo e lo sforzo
di consolidamento va differenziato tenendo conto dei
possibili effetti tra gli Stati membri". Nel 2016 la politica
di bilancio dovra' restare complessivamente "neutrale" (ne'
espansiva ne' restrittiva"), nel 2017 pero' occorre che il
debito pubblico sia ridotto: "Le politiche di bilancio della
zona euro devono vitare di essere pro-cicliche e devono
ridurre il debito pubblico per restaurare lo spazio di
bilancio" necessario per fronteggiare gli choc economici
('fiscal buffers').
Lo slogan e' sempre lo stesso: "responsabilita' di
bilancio". E' una formula che appare piu' volte nei documenti
preparati per le riunioni dei ministri finanziari di questo
fine settimana. Una indicazione precisa riguarda l'uso dei
risparmi dovuti ai bassi tassi di interesse: devono servire,
dice l'Ecofin, a "ridurre prima di tutto il rapporto
debito/pil o compensare gli effetti della persistente bassa
inflazione sul debito pubblico, specialmente in quegli Stati
membri con un alto debito pubblico, ma possibilmente anche
per investimenti o riforme strutturali, a seconda della
situazione di bilancio". Questa e' una formulazione che
potrebbe indicare una nuova via di 'flessibilita'' da
finanziare con i risparmi dovuti al contesto finanziario
esterno (i bassi tassi di interesse che riducono l'onere
annuale del debito) e non (soltanto) con lo 'sconto' previsto
dalle clausole flessibili del patto di stabilita'.
Antonio Pollio Salimbeni