Ho letto veloce il discorso di oggi di Visco. Identico a quello di 2 mesi fa a Firenze e allo speech di ieri di Panetta all'Università europea. In BCE ci sono 2 posizioni: i paesi nordici attenti all'inflazione e che spingono verso rialzi forti dei tassi; i paesi del Club Med più attenti ai costi degli alti debiti in pancia ai governi. Maliziosamente aggiungo che Visco è in scadenza e spinge per il fedelissimo Panetta come sostituto. Meglio (per lui e forse per tutti) di un eventuale Governatore Bankitalia esterno per mille motivi. Chiaro che per l'Italia più tassi = più spesa per il debito e questo non piace al nuovo Governo. Visco ci aggiunge la "mission impossible" di tener fermi i salati, senza la quale non ce la si fa. Ancor più impossible se non si spegne veloce l'inflazione.
Conclusione (mia): il medico pietoso fa la piaga cancerosa. Quindi un paio di rialzi da 0,75% e velocemente si doma l'inflazione, prima che si inneschi la spirale prezzi salari (stroncata negli anni 80, se ricordate, con l'abolizione della scala mobile). Ha ragione Camaleonte quando si stupisce che in BCE ciascuno dica la sua senza freni. Con Draghi non accadeva, per la sua autorevolezza; con Lagarde accade e si capisce perché. Insomma, c'è un pericoloso "liberi tutti". Per fortuna le decisioni nascono dagli studi delle strutture e penso che ci sarà poco spazio per compromessi politici persino contro producenti. Se a fine mese non si verificherà un calo drastico dell'inflazione sarà un altro 0,75%. Però mancano chiarezza, coerenza e prevedibilità, fondamentali per imprese e mercati