Savicevic72
Forumer storico
Mi ero avvicinato a questa tecnica di trading anni fa’ perchè il CCI è un indicatore che utilizzo spesso.
Definiamo innanzitutto che cosa è il CCI
Il Commodity Channel Index è stato ideato e divulgato nel 1980 da Donald R. Lambert, non un trader, ma uno sviluppatore di sistemi automatici di trading. Forse proprio questa è stata la causa della scarsa notorietà dell'indicatore, a dispetto della sua solidità concettuale.
Il Commodity Channel Index (CCI) misura di quanto il prezzo, in questo caso il Typical Price, (massimo + minimo + chiusura)/3, si discosti, in un periodo predeterminato, dalla sua media.
L'indicatore fluttua intorno alla linea dello zero, con la maggior parte dei valori compresi tra due soglie limite di -100 e +100. Valori dell'indicatore superiori a +100 o inferiori a -100 indicano che il prezzo corrente ha valori insolitamente alti (o bassi) rispetto al prezzo medio misurato nel periodo di riferimento.
Il CCI era nato originariamente nell'ambito delle commodities, con andamento ciclico, ma non risolveva il problema della durata del ciclo, e quindi il suo utilizzo è stato progressivamente dirottato anche sui mercati azionari. È stato concepito inizialmente come indicatore di breakout, infatti un valore superiore a +100 o inferiore a -100 doveva indicare una forza eccezionale al rialzo o al ribasso, con possibilità di continuazione del movimento del prezzo in quella direzione.
Con il passare del tempo, il CCI è stato impiegato sempre più frequentemente come oscillatore, in grado di fornire indicazioni di ipercomprato (valori maggiori di +100) o ipervenduto (valori minori di -100).
La formula per il calcolo del CCI è la seguente:
CCI = [typical price – (media mobile del Typical Price)] / (0.015 x scarto medio)
Dove:
Typical Price = (massimo + minimo + chiusura ) / 3 ;
Scarto medio = Sommatoria dei valori assoluti delle differenze tra il typical price e la sua media mobile diviso per il periodo;
0.015 = garantisce che il 70-80% dei valori ricadranno nel range + 100 e -100.
La costante inserita da Lambert serve a far sì che approssimativamente il 70-80% dei valori del CCI si trovi compresa nella zona -100 e +100. Il CCI quindi si muove al di sopra e al di sotto dello zero; la percentuale di valori dell'oscillatore compresi nell'intervallo -100/+100 dipenderà dal numero di periodi impostati: un CCI più corto sarà molto più volatile e conseguentemente avrà una più piccola percentuale di valori compresi in quell'intervallo; al contrario più periodi saranno presi in considerazione più alta sarà la percentuale di valori contenuti nell'intervallo.
Definiamo innanzitutto che cosa è il CCI
Il Commodity Channel Index è stato ideato e divulgato nel 1980 da Donald R. Lambert, non un trader, ma uno sviluppatore di sistemi automatici di trading. Forse proprio questa è stata la causa della scarsa notorietà dell'indicatore, a dispetto della sua solidità concettuale.
Il Commodity Channel Index (CCI) misura di quanto il prezzo, in questo caso il Typical Price, (massimo + minimo + chiusura)/3, si discosti, in un periodo predeterminato, dalla sua media.
L'indicatore fluttua intorno alla linea dello zero, con la maggior parte dei valori compresi tra due soglie limite di -100 e +100. Valori dell'indicatore superiori a +100 o inferiori a -100 indicano che il prezzo corrente ha valori insolitamente alti (o bassi) rispetto al prezzo medio misurato nel periodo di riferimento.
Il CCI era nato originariamente nell'ambito delle commodities, con andamento ciclico, ma non risolveva il problema della durata del ciclo, e quindi il suo utilizzo è stato progressivamente dirottato anche sui mercati azionari. È stato concepito inizialmente come indicatore di breakout, infatti un valore superiore a +100 o inferiore a -100 doveva indicare una forza eccezionale al rialzo o al ribasso, con possibilità di continuazione del movimento del prezzo in quella direzione.
Con il passare del tempo, il CCI è stato impiegato sempre più frequentemente come oscillatore, in grado di fornire indicazioni di ipercomprato (valori maggiori di +100) o ipervenduto (valori minori di -100).
La formula per il calcolo del CCI è la seguente:
CCI = [typical price – (media mobile del Typical Price)] / (0.015 x scarto medio)
Dove:
Typical Price = (massimo + minimo + chiusura ) / 3 ;
Scarto medio = Sommatoria dei valori assoluti delle differenze tra il typical price e la sua media mobile diviso per il periodo;
0.015 = garantisce che il 70-80% dei valori ricadranno nel range + 100 e -100.
La costante inserita da Lambert serve a far sì che approssimativamente il 70-80% dei valori del CCI si trovi compresa nella zona -100 e +100. Il CCI quindi si muove al di sopra e al di sotto dello zero; la percentuale di valori dell'oscillatore compresi nell'intervallo -100/+100 dipenderà dal numero di periodi impostati: un CCI più corto sarà molto più volatile e conseguentemente avrà una più piccola percentuale di valori compresi in quell'intervallo; al contrario più periodi saranno presi in considerazione più alta sarà la percentuale di valori contenuti nell'intervallo.