Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

raiffeisen Kasse

Nuovo forumer
Report mia banca

Salve Ragazzi, oggi la mia banca mi ha inviato questo report ,spero che possa essere utile e nel mio piccolo contribuire .....


Per chi ancora non fosse convinto di quanto da me sostenuto nelle ultime settimane, la cancelliera tedesca Merkel ha dissipato ogni dubbio martedì scorso quando le sue dichiarazioni - effettuate in un contesto già precario - "la situazione dell'euro é eccezionalmente seria" e "l'Irlanda é causa di "grande preoccupazione" hanno ulteriormente affossato l'euro fino a 1.34 contro dollaro. A differenza della Grecia ove la "colpa" o comunque buona parte di essa é ascrivibile alle istituzioni pubbliche (che comunque sono emanazione del popolo..) per Irlanda e Spagna la situazione di default é stata generata dal settore privato (come ha ben descritto Martin Wolf nel suo articolo riportato sul Sole di mercoledì). In Europa non stiamo altro che assistendo alla traslazione europea di quanto é appena successo negli USA: lo scoppio della bolla immobiliare USA del 2006 - che aveva guidato un'esplosione dell'indebitamento dei privati che a sua volta sosteneva il consumo e quindi la crescita americana dell'ultimo decennio - ha portato al fallimento di diverse famiglie, costrette a perdere casa e lavoro, e di diverse banche. In Europa la bolla era stata finora contenuta dalla minore trasparenza dei bilanci bancari e dalla mancata supervisione centrale che invece ha esercitato il governo centrale USA e la FED. Ricordate? Dopo lo stress test -fatto con criteri più rigidi dei blandi europei - il ministro delle finanze Paulson chiamò a raduno i principali istituti USA e li costrinse letteralmente a ricevere un finanziamento a titolo di capitale che destò irritazione ma li mise al riparo della speculazione. In Europa la traslazione europea delle misure americane, portata avanti con minor incisività, e con stati separati da interessi individualistici, sta portando ad un collasso dell'unione, che sarà forse purtroppo l'unico modo - se qualcosa rimarrà sotto le macerie - per far nascere una Nazione Europa, o almeno di alcuni suoi membri.
Mercoledi poi la Merkel, che sta già lavorando per le elezioni che si terranno nel 2011 in ben sei regioni tedesche, nel sostenere che i privati investitori in obbligazioni (statali) ad alto rendimento debbano sopportare il rischio emittente e quindi arrivare anche a perdere interessi e capitale, ha proclamato "Stiamo parlando della supremazia della politica, stiamo parlando dei limiti dei mercati". Peccato che quando parla di politica intenda molto probabilmente la sua politica.
Chi detta le regole, i governi o il mercato? Una giornata come quella di ieri con le borse in picchiata e gli spread dei titoli di stato europei periferici che rimangono larghissimi,andando addirittura a speculare contro l'Italia (superando i 200 bp sul Bund), la risposta pare chiara: il mercato.
All'indomani del compromesso raggiunto dai ministri finanziari europei di salvare l'Irlanda con un pacchetto da 85 miliardi di eur (promessi da EU, FMI, UK Svezia e Danimarca) e di creare un nuovo fondo: "European Stabilization Mechanism", dalle risorse ancora indefinite, per sostituire l'attuale fondo da 440 miliardi creato in maggio di quest'anno e in scadenza nel 2013, prevedendo però anche il coinvolgimento dei detentori obbligazionari privati in eventuali ristrutturazioni del debito, il mercato non sembra affatto soddisfatto. Non è soddisfatto nemmeno della vittoria della Merkel, che ha imposto e ottenuto la possibile ristrutturazione del debito (fallimento) dei paesi creditori insolventi prima di un eventuale aiuto.
Per attenuare questi severi provvedimenti Jean-Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea, e Jean-Claude Juncker, capo dell'Eurogruppo, hanno però introdotto un criterio di non automaticità nei casi di insolvenza in cui le ristrutturazioni verranno valutate caso per caso (col sistema delle "collective action clauses", già previste in emissioni obbligazionarie di taluni stati emergenti) e non sistematicamente previste come la Germania desiderava. Vedremo poi come questo criterio verr> à implementato..
Per Grecia e Irlanda hanno dovuto mettere la mano nel portafoglio i contribuenti europei e dei paesi legati al FMI, per i prossimi paesi dal 2013 chi avrà speculato in questi paesi "a rischio", ma anche semplici cittadini che avranno affidato al "loro" paese i propri risparmi.
Chi ha ragione, se di ragione si può parlare? Cosa è giusto?
E' giusto che lo speculatore che investe in titoli ad alto rendimento (quattro - cinque volte quelli tedeschi) senza rischio valutario confidente nel salvataggio della mamma europa venga premiato a spese della collettività? (leggasi i contribuenti)
E' giusto che il pensionato irlandese o greco (e domani portoghese, spagnolo, italiano..) che ha affidato il denaro a chi riteneva essere il prestatore più affidabile: la sua madrepatria, perda tutto?
Forse dovremmo metterlo ai voti in un referendum europeo, ma ciò non impedirebbe al mercato di fare intanto il suo corso: nel frattempo mercato vince, politica perde.
Non è forse la tracotanza travolgente e spaventosa del mercato ad aver spinto i nostri politicanti ad accordarsi per la Grecia in maggio ed ora in Novembre per l'Irlanda? (con l'eccezione di qualche abile politico che è riuscito a cavalcare il mercato sfruttandolo a suo vantaggio..)
La realtà - più volte da me descritta - è che i problemi della zona euro, gli stessi di aprile e gli stessi fondamentalmente dal lancio dell'euro continuano ad essere irrisolti e nella mancanza di spunti americano - cinesi, il mercato si concentra su questi.

MERCATI

Settimana scorsa oltre ai problemi europei, la FED - come atteso - ha diminuito le previsioni di crescita USA (2.5% invecie di 3.3% quest'anno e 3.3-3.6 invece di 3.5-4.2 il prossimo) e aumentato quelle sulla disoccupazione (8.9-9.1 invecie di 8.3-8.7 quest'anno e 7.7-8.2 invece di 7.1-7.5 il prossimo) nonchè rivelato i dissidi interni sul QE 2 da 600 miliardi. Nulla é valsa la revisone al rialzo del pil USA al +2.5 nel III trimestre per salvare le borse da uno storno.
Nella settimana precendente l'umore è stato influenzato anche dall'eurocrisi (da intendersi come crisi dei paesi e dei politici della zona euro ed europea in complesso), con borse negative di un paio di punti (S&P 500 - 0.86%, Eurostoxx 50 -3.82%) e spreads dei paesi periferici in allargamento.
Non hanno quindi giovato un gran che le aspettative di aumento della occupazione USA (di 145,000 lavoratori dopo il + 151,000 di ottobre) secondo il sondaggio Bloomberg sui dati ufficiali che il ministero del lavoro farà uscire questo venerdì 3 dicembre, cosi come la migliorata situazione espressa dai direttori agli acquisti USA e in genere i migliorati dati macro a supporto di un'aumentata crescita.
Questa settimana se non arriveranno grandi delusioni dai collocamenti di Portogallo mercoledi e Spagna giovedì, le possibili buone notizie sul fronte USA potrebbero far girare il mercato che peraltro sta registrando da inizio anno uno spread tra USA ed Europa intorno al 15%.
Gestionalmente, al di là di qualche operazione di copertura abbiamo mantenuto invariata la strategia.
Mercoledì la FED rilascerà il report sull'attività economica (Beige Book), che influenzerà le discussioni della banca centrale del prossimo 14 dicembre.
Giovedì, insieme ai dati sulla disoccupazione tedesca in atteso calo, si incontra la BCE (che ci sorprenda con l'annuncio di qualche azione di intervento sui periferici? Forse è ancora presto ma ricordiamoci che lo ha già fatto..)
 

marc

Forumer storico
no, purtroppo quella e' scesa di qualche punto! Penso sia a 70-73, non vedo liquidita'
130 00067.001100 00066.00136 00064.61125 00064.51110 00064.50125 00064.00275 00062.0000-00-00- 69.0015 000169.8750 000169.8850 000169.9025 000169.9925 000170.0050 000170.2325 000170.2410 000170.255 000170.5015 0001
 

fabbro

Forumer storico
[FONT=&quot]UPDATE 1-EU blocks ING call for early debt redemption[/FONT][FONT=&quot]
[/FONT][FONT=&quot]LBA0000020101130e6bu000e0[/FONT][FONT=&quot]
320 Words
30 November 2010
07:44 GMT
Reuters News
lba
English
(c) 2010 Reuters Limited[/FONT]
[FONT=&quot]* EU blocks early repayment of hybrid[/FONT]
[FONT=&quot]* EU says state aid needs to be repaid first[/FONT]
[FONT=&quot]* ING reiterates aims to repay state before end-2011[/FONT]
[FONT=&quot](Adds details)[/FONT]
[FONT=&quot]AMSTERDAM, Nov 30 (Reuters) - The European Commission has rejected a request by Dutch bank ING to repay a $1.5 billion debt instrument because the financial group has not yet repaid its state aid.[/FONT]
[FONT=&quot]ING had wanted to call the instrument <44978NAA3=> on Dec. 31 as the hybrid will not qualify as Tier I capital under Basel III solvency rules.[/FONT]
[FONT=&quot]"ING cannot repay its private hybrid capital holders until it has repaid the capital it received from the Dutch State in full. This is to ensure a fair distribution of the rescue burden in the first place," said Joaquin Almunia, Commission vice-president in charge of competition policy.[/FONT]
[FONT=&quot]ING received a 10 billion euro ($13.15 billion) capital injection from the Dutch State in October 2008, of which 5 billion euros were repaid a year later.[/FONT]
[FONT=&quot]It also received 12 billion euros in liquidity guarantees.[/FONT]
[FONT=&quot]The Dutch government, at the beginning of 2009, also provided ING with a back-up facility covering 80 percent of a portfolio of $39 billion in illiquid assets.[/FONT]
[FONT=&quot]"It remains our ambition to repay the state before the end of next year," ING spokesman Frans Middendorff said.[/FONT]
[FONT=&quot]"We are not surprised but deplore the (Commission's) decision," he added.[/FONT]
[FONT=&quot]It will now have to pay an interest rate of 3.9 percent on the 8.439 percent non-cumulative guaranteed trust preferred securities paper, made up of three-month LIBOR plus 360 basis points.[/FONT]
[FONT=&quot]ING will be able to call the hybrid loan after repaying the state or after Nov. 18, 2010. (Reporting by Marcel Michelson; Editing by Will Waterman) ($1=.7606 Euro)[/FONT]

anche per me questa è una ottima notizia. Tra parentesi il bond ING in questione è un NO CUMULATIVE EC DOES NOT PERMIT ING TO EXERCISE CALL OPTION ON 8.439% NONCUMULATIVE GUARANTEED TRUST PREFERRED SECURITIES
 

ferdo

Utente Senior
130 00067.001100 00066.00136 00064.61125 00064.51110 00064.50125 00064.00275 00062.0000-00-00- 69.0015 000169.8750 000169.8850 000169.9025 000169.9925 000170.0050 000170.2325 000170.2410 000170.255 000170.5015 0001

ah un gioco, tradurre il msg criptato con il decodificatore :lol:
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto