no perpetual no party
Forumer storico
Risultati Unicredito
fonte: Calano gli utili di UniCredit, ma meno delle attese. Confermata la cedola - Il Sole 24 ORE
Finanza e Mercati > In primo piano
Calano gli utili di UniCredit, ma meno delle attese. Confermata la cedola
Utili in calo, ma meno delle attese per Unicredit che ha comunicato i risultati 2010 all'indomani dell'ok al piano di salvataggio di Fondiaria Sai. Piazza Cordusio ha chiuso il 2010 con un utile netto consolidato di 1.323 milioni in calo del 22,2% rispetto agli 1,7 miliardi di euro del 2009. Il risultato, come accennato, è migliore delle attese degli analisti che prevedevano 1,2 miliardi di euro. L'utile del quarto trimestre, il primo sotto la guida dell'ad Federico Ghizzoni, è di 321 milioni. Il dato, se confrontato con lo stesso periodo dell'anno scorso, è in calo del 13,5% ma se confrontato con il terzo trimestre dell'anno è in rialzo del 9%. Anche in questo caso il risultato è superiore alle stime del consensus. Confermata, come per lo scorso anno, una cedola a 3 centesimieuro.
Tiene il margine di intermediazione
L'andamento trimestrale si è contraddistinto per la tenuta del margine di intermediazione (somma del margine di interesse, da servizi più il risultato della gestione titoli). Il dato per il quarto trimestre è di 6.554 milioni, in aumento dello 0,9%. Il risultato è stato raggiunto grazie soprattutto alla forte dinamica di interessi netti e commissioni nette, il contenimento dei costi (-4,0% trimestre su trimestre) e rettifiche su crediti in crescita. Su tutto il 2010 comunque la voce ha raggiunto i 26,347 milioni di euro (in flessione del 5,9% anno su anno).
Commissioni in netta crescita
Le commissioni nette risultano pari a 8.455 milioni di euro nel 2010, in marcata crescita (+8,4% a cambi e perimetro costanti) rispetto all'anno precedente, con una buona ripresa delle attività di risparmio gestito ma anche un soddisfacente andamento delle altre voci commissionali.
Costi operativi ridotti
I costi operativi ammontano a 15.483 milioni di euro nel 2010, in flessione dello 0,1% rispetto al 2009. Nel quarto trimestre 2010 il dato è pari a 3.755 milioni di euro, -4,0% trimestre su trimestre. Gli interessi netti si attestano a 15.993 milioni di euro (-9,3% rispetto al 2009), Il dato è influenzato da un contesto di tassi decisamente più sfavorevole rispetto al 2009, sia pure con un graduale miglioramento verso la fine del 2010.
Aumentano crediti deteriorati e sofferenze
Non si arresta la crescita dei crediti deteriorati lordi. Un fenomeno che interessa tutto il settore del credito, a partire da Intesa Sanpaolo, primo concorrente di UniCredit. A fine dicembre 2010 la voce segna 67,4 miliardi, +3,4% trimestre su trimestre. L'aumento è dovuto soprattutto al mercato italiano. L'area CEE rimane stabile e la Germania mostra un decremento su base trimestrale. Le sofferenze lorde crescono del 2,5% trimestre su trimestre. Le altre categorie di crediti problematici lordi sumentano del 4,5% trimestre su trimestre.
Salgono gli accantonamenti su rischi e oneri
Nel corso dell'esercizio 2010 il gruppo ha contabilizzato 362 milioni di rettifiche di valore su avviamento, riconducibili quasi interamente al Kazakistan, di cui 199 milioni a carico del quarto trimestre 2010 e 162 milioni nel secondo trimestre 2010. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono saliti a 766 milioni nel 2010 (da 609 milioni del 2009). La voce include 425 milioni di accantonamento a fronte di una singola posizione in Germania e un rilascio di 118 milioni di accantonamenti dovuti ad impegni contrattuali su un fondo immobiliare dissolto nel trimestre stesso (con contestuale registrazione di -116 milioni tra i profitti netti da investimenti).
La patrimonializzazione
Confermata la solidità dello stato patrimoniale con il coefficiente Core Tier 1 ratio si che attesta all'8,58%. La voce mostra un decremento trimestale di 3 punti base, principalmente dovuto alla crescita degli attivi ponderati per il rischio che, nel quarto trimestre 2010 sono aumentati dello 0,3% a 454,8 miliardi. Il Tier 1 ratio si attesta al 9,46% ed il Total Capital Ratio al 12,68%.
PS
oh ragazzi, di solito questi risultati venivano postati pochi SECONDI dopo la loro uscita...

io sono rientrato dal lavoro adesso e vedo che l'articolo è delle 8.30 di stamattina....

che succede?!? i troppi ratei danno alla testa??



fonte: Calano gli utili di UniCredit, ma meno delle attese. Confermata la cedola - Il Sole 24 ORE
Finanza e Mercati > In primo piano
Calano gli utili di UniCredit, ma meno delle attese. Confermata la cedola
Utili in calo, ma meno delle attese per Unicredit che ha comunicato i risultati 2010 all'indomani dell'ok al piano di salvataggio di Fondiaria Sai. Piazza Cordusio ha chiuso il 2010 con un utile netto consolidato di 1.323 milioni in calo del 22,2% rispetto agli 1,7 miliardi di euro del 2009. Il risultato, come accennato, è migliore delle attese degli analisti che prevedevano 1,2 miliardi di euro. L'utile del quarto trimestre, il primo sotto la guida dell'ad Federico Ghizzoni, è di 321 milioni. Il dato, se confrontato con lo stesso periodo dell'anno scorso, è in calo del 13,5% ma se confrontato con il terzo trimestre dell'anno è in rialzo del 9%. Anche in questo caso il risultato è superiore alle stime del consensus. Confermata, come per lo scorso anno, una cedola a 3 centesimieuro.
Tiene il margine di intermediazione
L'andamento trimestrale si è contraddistinto per la tenuta del margine di intermediazione (somma del margine di interesse, da servizi più il risultato della gestione titoli). Il dato per il quarto trimestre è di 6.554 milioni, in aumento dello 0,9%. Il risultato è stato raggiunto grazie soprattutto alla forte dinamica di interessi netti e commissioni nette, il contenimento dei costi (-4,0% trimestre su trimestre) e rettifiche su crediti in crescita. Su tutto il 2010 comunque la voce ha raggiunto i 26,347 milioni di euro (in flessione del 5,9% anno su anno).
Commissioni in netta crescita
Le commissioni nette risultano pari a 8.455 milioni di euro nel 2010, in marcata crescita (+8,4% a cambi e perimetro costanti) rispetto all'anno precedente, con una buona ripresa delle attività di risparmio gestito ma anche un soddisfacente andamento delle altre voci commissionali.
Costi operativi ridotti
I costi operativi ammontano a 15.483 milioni di euro nel 2010, in flessione dello 0,1% rispetto al 2009. Nel quarto trimestre 2010 il dato è pari a 3.755 milioni di euro, -4,0% trimestre su trimestre. Gli interessi netti si attestano a 15.993 milioni di euro (-9,3% rispetto al 2009), Il dato è influenzato da un contesto di tassi decisamente più sfavorevole rispetto al 2009, sia pure con un graduale miglioramento verso la fine del 2010.
Aumentano crediti deteriorati e sofferenze
Non si arresta la crescita dei crediti deteriorati lordi. Un fenomeno che interessa tutto il settore del credito, a partire da Intesa Sanpaolo, primo concorrente di UniCredit. A fine dicembre 2010 la voce segna 67,4 miliardi, +3,4% trimestre su trimestre. L'aumento è dovuto soprattutto al mercato italiano. L'area CEE rimane stabile e la Germania mostra un decremento su base trimestrale. Le sofferenze lorde crescono del 2,5% trimestre su trimestre. Le altre categorie di crediti problematici lordi sumentano del 4,5% trimestre su trimestre.
Salgono gli accantonamenti su rischi e oneri
Nel corso dell'esercizio 2010 il gruppo ha contabilizzato 362 milioni di rettifiche di valore su avviamento, riconducibili quasi interamente al Kazakistan, di cui 199 milioni a carico del quarto trimestre 2010 e 162 milioni nel secondo trimestre 2010. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono saliti a 766 milioni nel 2010 (da 609 milioni del 2009). La voce include 425 milioni di accantonamento a fronte di una singola posizione in Germania e un rilascio di 118 milioni di accantonamenti dovuti ad impegni contrattuali su un fondo immobiliare dissolto nel trimestre stesso (con contestuale registrazione di -116 milioni tra i profitti netti da investimenti).
La patrimonializzazione
Confermata la solidità dello stato patrimoniale con il coefficiente Core Tier 1 ratio si che attesta all'8,58%. La voce mostra un decremento trimestale di 3 punti base, principalmente dovuto alla crescita degli attivi ponderati per il rischio che, nel quarto trimestre 2010 sono aumentati dello 0,3% a 454,8 miliardi. Il Tier 1 ratio si attesta al 9,46% ed il Total Capital Ratio al 12,68%.
PS
oh ragazzi, di solito questi risultati venivano postati pochi SECONDI dopo la loro uscita...


io sono rientrato dal lavoro adesso e vedo che l'articolo è delle 8.30 di stamattina....


che succede?!? i troppi ratei danno alla testa??



