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Temo che per avere un'operatività di livello decente, bisogna siglare accordi commerciali con svariati MM, non è una questione di censire più isin (quello è il meno).
La controparte dev'essere riconosciuta/accettata dal MM che applica quel prezzo (non essendo un mercato regolamentato con obbligo di liquidita' minimo ecc....Mario Rossi mi sa che non l'accetta.....).
Questo scritto da un appassionato di finanza che fa altro nella vita, gli esperti del 3d mi correggeranno.

Giustissimp, però il loro problema, stando a quanto mi hanno detto, è che non rientra nella loro politica commerciale....

Poi che le controparti facciano la differenza è indubbio
 
Di solito l'andamento delle perpetual è molto più costante rispetto ai corsi azionari.Nel senso che i movimenti ascendenti o discendenti offrono poche "pause"
Se guardiamo il mega recupero del 2009 è stato un continuo consolidamento senza pause o ritracciamenti tecnici.
Si sentiva (eravamo più giovani) il vento impetuoso (nonostante Roubini e Krugman profetizzassero il double dip) della ripresa di fiducia. Un'occasione penso irripetibile.
Se uno nel 2009 avesse detto : aspetto uno stornetto poi entro , si sarebbe solo potuto mordere le mani.
Allora anche adesso vale questa regola ?
Per me no, nel 2009 la ripresa dei corsi era sostenuta da delle certezze e da degli impegni (FED-TARP...), qui come dici tu manca (ancora ) qualsiasi tipo di certezza.

Oltretutto in questo momento stiamo attendendo il probabile downgrade di Moody's sull'Italia.Con probabili e ovvie implicazioni negative sui prezzi.

Restano comunque quotazioni molto basse e attraenti, sempre relativamente ad un quadro macro sostanzialmente stabile. Ricorderei,però, che siamo ancora attaccati al respiratore artificiale della BCE



Ho fatto i conti perbene del mio ptf:
liquidità : 18%
TDS (Argentina e Venezuela) : 3,75 %
Certificati e Azioni (solo Intesa e Credit Agricole): 2%
Perpetual il resto: USA (GE), Germania ( solo ALLIANZ),Olanda, Italia (compresa BA-CA),Francia. Più rischiose in portafoglio: SNS e BPVN e Groupama (che per me non è più rischiosa di tante altre, ma mi devo inchinare rispettosamente al giuduzio del mercato)

Concordo. nel 2009 si vedeva la volontà dei governi di far risalire i corsi e dare sostegno all'economia, di soldi buttati nelle banche, quantitative easing, ecc...
Ora questa volontà non la vedo, e anzi sono più le paure o almeno le nubi fosche.
 
Groupama ha un NTA (net tangible assets) quasi nullo, essendo l'equity 4,3 miliardi e gli intangibles 3,7 :titanic:


Caro Gau, mi sono ben note queste cose (come parlare con te dell'umidità che c'è a Pattaya a Settembre...), ne abbiamo a lungo parlato sul forum (interventi di Cat e contrarian NegusNeghesti).
Discorso lungo. Ovviamente se tutto fosse OK non sarebbe a questi livelli. Nessuno regala niente.
A me piace. (rischio-rendimento)
 
Groupama ha un NTA (net tangible assets) quasi nullo, essendo l'equity 4,3 miliardi e gli intangibles 3,7 :titanic:


inizio a grattarmi :D:D

apparte scherzi.
le tue analisi sono sempre benvenute :up:



che groupama non sia il massimo si sa. visti anche i prezzi. peró sempre un assicurativo francese.

e ha diversi asset da vendere volendo.
 
In effetti questa news è di quelle che fanno volare



"Le principali banche mondiali del mondo hanno annunciato uno sforzo coordinato per arginare la crisi dei mercati finanziari. Il piano prevede la partecipazione di Federal Reserve, Banca centrale europea, Bank of Japan, Bank of England e Banca nazionale svizzera. Nell'ambito degli accordi, Bce e Fed hanno annunciato misure di sostegno alla liquidità in dollari. "
 
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