Di solito l'andamento delle perpetual è molto più costante rispetto ai corsi azionari.Nel senso che i movimenti ascendenti o discendenti offrono poche "pause"
Se guardiamo il mega recupero del 2009 è stato un continuo consolidamento senza pause o ritracciamenti tecnici.
Si sentiva (eravamo più giovani) il vento impetuoso (nonostante Roubini e Krugman profetizzassero il double dip) della ripresa di fiducia. Un'occasione penso irripetibile.
Se uno nel 2009 avesse detto : aspetto uno stornetto poi entro , si sarebbe solo potuto mordere le mani.
Allora anche adesso vale questa regola ?
Per me no, nel 2009 la ripresa dei corsi era sostenuta da delle certezze e da degli impegni (FED-TARP...), qui come dici tu manca (ancora ) qualsiasi tipo di certezza.
Oltretutto in questo momento stiamo attendendo il probabile downgrade di Moody's sull'Italia.Con probabili e ovvie implicazioni negative sui prezzi.
Restano comunque quotazioni molto basse e attraenti, sempre relativamente ad un quadro macro sostanzialmente stabile. Ricorderei,però, che siamo ancora attaccati al respiratore artificiale della BCE
Ho fatto i conti perbene del mio ptf:
liquidità : 18%
TDS (Argentina e Venezuela) : 3,75 %
Certificati e Azioni (solo Intesa e Credit Agricole): 2%
Perpetual il resto: USA (GE), Germania ( solo ALLIANZ),Olanda, Italia (compresa BA-CA),Francia. Più rischiose in portafoglio: SNS e BPVN e Groupama (che per me non è più rischiosa di tante altre, ma mi devo inchinare rispettosamente al giuduzio del mercato)