[FONT="]Le ultime emissioni di Tremonti Bond, finora abbastanza snobbati dal sistema bancario, arriverà per dicembre. Antonio Vigni, direttore generale del Monte dei Paschi di Siena conferma ieri, presentando ieri i dati trimestrali, che "stiamo ultimando il negoziato del protocollo con il ministero dell'Economia e chiuderemo entro fine anno". Mps emetterà i bond - così come farà anche il Credito Valtellinese e come hanno già fatto Banco Popolare e Bpm - per un ammontare fino a 1,9 miliardi. E allo stesso tempo la banca prosegue con la cessione di 135 sportelli per i quali, commenta ancora Vigni, "stiamo finalizzando la due diligence", e attende il via libera delle Autorità di vigilanza per la cessione di immobili strumentali. Tutte misure necessarie, visto che
il Core Tier 1 a fine settembre ammontava al 5,5%, evidenziano i dati approvati ieri dal consiglio. Nella trimestrale l'utile netto scende a 69,3 milioni contro 1 118,7 milioni dello stesso periodo del 2008. Nei primi nove mesi dell'anno l'utile è di 401,4 milioni, in calo del 40% sui primi nove mesi del 2008. L'utile trimestrale ha battuto le stime degli analisti e la banca sottolinea come il terzo trimestre sia stato vivace dal punto di vista commerciale, con l'acquisizione di 18 mila nuovi clienti. Mps ha perso ieri in Borsa l'1,07% a 1,29 euro. Risultati in calo anche per il Banco Popolare, che ha reso nota la sua trimestrale dopo la chiusura del listino. Nei nove mesi il gruppo guidato da Pier Francesco Saviotti ha registrato un utile netto contabile di 178 milioni, in diminuzione del 63,2% rispetto allo stesso periodo del 2008. "Il risultato - riferisce una nota - comprende l'apporto negativo di Italease, che tuttavia risulta limitato a 14 milioni". Sempre il banco sottolinea però come il risultato ricorrente dei primi nove mesi - che esclude le componenti non ricorrenti e anche la valorizzazione di un'opzione di copertura stipulata in passato che risulta tanto più onerosa quanto più migliora il merito di credito e che nel periodo considerato è stata negativa per 226 milioni proprio perchè il merito di credito è migliorato - è invece di 403 milioni, in crescita del 3%. Il Banco,[/FONT]
[FONT="]che ha già emesso Tremonti Bond per 1,45 miliardi ed ha concluso nel trimestre l'Opa su Italease, prevede un Core Tier 1 del 6,3%. Per quel che riguarda Italease Saviotti spiega agli analisti che "stiamo trattando direttamente con i creditori: sono tutti ben disposti a trovare una soluzione, anche per loro è meglio trattare. Abbiamo già concluso per 170 milioni. Per la fine dell'anno dovremmo ridurre la nostra esposizione di 4,9 miliardi di almeno 1 miliardo". Per quel che riguarda le cessioni in cantiere, il consigliere delegato precisa che per Efibanca "le trattative sono in corso", mentre per Factorit, Saviotti spiega che "vogliamo essere ottimisti e pensiamo che entro la fine dell'anno si possa chiudere questa benedetta cessione". Ma questo solo "se ci viene data la cifra che abbiamo chiesto". Se poi le cessioni non ci saranno "ci terremo gli asset e penseremo ad altre soluzioni, ricorrendo magari a qualche strumento alternativo all'aumento di capitale che ci consenta di raggiungere", l'obiettivo del 7% del Core Tier1. Anche Ubi banca ha presentato ieri i suoi conti. Nel trimestre l'utile netto è di 61 milioni rispetto ai 101 del secondo, mentre nei nove mesi il risultato netto ammonta a 187,3 milioni, con un calo del 69,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tiepido il giudizio della Borsa, dove il titolo ha chiuso in calo dello 0,3% a 9,99 euro. La banca guidata da Victor Massiah non pare comunque avere problemi di patrimonializzazione, visto che suo Core Tier 1 a fine settembre raggiungeva il 7,33%, includendo anche "l'ipotesi di un pagamento del dividendo". La cedola è dunque prevista, anche se Massiah non si sbilancia sull'entità. [/FONT]
