Dato che in questi frangenti si rischia di fare più soldi capendo il macroscenario che comperando una perp perchè due punti più cheap di un'altra conviene perderci qualche minuto. Come sapete studio la dissoluzione dell'euro da tempi non sopetti. La domanda che vi pongo è: ipotizzando condizioni per quanto possibile "normali", è ovvio che se ho un titolo tedesco e il mio paese esce dall'euro per me non cambia nulla dato che verrebbero ridenominati nella nuova valuta solo i titoli e i contratti domestici, il tuo debitore rimane l'emittente estero. Lo spread infatti proprio questo sta prezzando.
La mia domanda è: tutti temono la corsa agli sportelli per evitare di rimanere con euro sul c/c che ti vengono trasformati in altra moneta. Per evitare questa azione distruttiva costerebbe più o meno dei danni potenziali annunciare in modo ufficiale e paneuropeo che nessun deposito sarà mai convertito anche nell'eventualità di uscite? In pratica i soldi liquidi sul conto rimarrebbero euro come rimarrebbero i dollari in un conto in valuta. Certo, così "discrimini" titoli e depositi ma se uno vende un titolo già emesso chissene (sta già avvenendo). Le corse agli sportelli sono più pericolose. Sbaglio qualcosa?