Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2 (18 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

solovaloreaggiunto

Forumer storico
Inoltre , sempre nel medesimo scenario, tatticamente, staresti investito sul tuo deposito titoli di banca italiana, e sottolineo italiana, con valute ex area euro ( usd, chf, nok e sek direi, se condividi) , aspetteresti l evento uscita italia e poi rastrelleresti italia dopo la botta di panic selling iniziale , sfruttando poi l effetto aumento bilancia commerciale , export, etc etc ? Ti sarei grato se potessi rispondere a questi due post !
 

apaci2

Ad bestias
x apaci2:

al prossimo rialzo azionario / obbligazionario tutte quelle parole saranno presto dimenticate.

è tutto un su e giu...

perchè così conviene

pensa a novembre 2011

poi pensa a marzo 2012..

ai tedeschi piace continuare così.. e di uscire dall'euro nn ci pensano minimamente e nn ne avrebbero la benchè minima convenienza

ciao

Potrei essere d'accordo con te, ma i problemi generati dalla moneta unica permangono e vanno ad aggravarsi nel tempo...

I tedeschi sono gli unici ad avere diretti ed importanti giovamenti dalla situazione attuale quindi assolutamente loro non hanno e non avranno nessuna intenzione di porre fine alla situazione attuale, sarebbe assurdo il contrario.
Siamo noi che ci stiamo rimettendo trasferendo ricchezza a loro, quindi al massimo l'uscita la dovremmo valutare noi!
 

Ilmigliore

Osserva e agisci
Ciao Claudio, complimenti per il tuo intervento . Vorrei chiederti un parere : in caso si verifichi lo scenario dell uscita dell Italia dall Euro , io obbligazionista di un qualsiasi corporate italiano ( es. Luxottica, eni, enel, campari, fiat etc..) come verrei rimborsato a scadenza e come mi verrebbero pagate le cedole ? Intendo : andra a naturale scadenza in euro o potrebbero forzatamente convertire il tutto in lire ? Mi interessa sapere la tua opinione ! Grazie mille

Secondo me è proprio questo il punto debole del ragionamento di Claudio, il debito corporate TRA CUI INCLUDO QUELLO BANCARIO difficilmente sarà rimborsato in euro. Questo significa grandi difficoltà per le banche che invece vedrebbero convertire in lire i loro crediti verso dal mercato interno, e nazionalizzazione delle stesse o provvedimento simile. Su parte del debito bancario ci sono garanzie reali (covered bond) e garanzie statali (il collaterale dei due ultimi ltro, e anche dei prossimi...).

Giusto, Claudio?
 

ferdo

Utente Senior
mah, visto il vertice penso che solo un braccio di forza franco-italiano della serie "lasciamo l'euro se non ci sono gli eurobond" possa arrivare alla soluzione finale, altrimenti si resta a bagnomaria fino alle rielezioni tedesche ammesso che la Merkel non vinca
 

Rottweiler

Forumer storico
Il nostro caro Er Professor Claudio Borghi in un compendio "Come si esce dall'euro?"

COME SI ESCE DALL'EURO? Intervista a Claudio Borghi - YouTube

P.S. La situazione descritta dal buon Claudio non lascia via d'uscita se non la disgregazione dell'euro per ritornare alle vecchie differenze ma che almeno siano rispecchiate anche nelle singole valute.

Devo dire che la rappresentazione data è effettivamente concorde con quello che sta succedendo. Dovendo sintetizzare in pratica cambio favorevole alla Germania quindi surplus commerciale verso l'estero e quindi ricchezza per loro, per gli altri miseri stati con l'€ fate voi...

un'ora abbondante di lucidità e buon senso
complimenti a Claudio che ha notevoli capacità comunicative

Ciao Claudio, complimenti per il tuo intervento . Vorrei chiederti un parere : in caso si verifichi lo scenario dell uscita dell Italia dall Euro , io obbligazionista di un qualsiasi corporate italiano ( es. Luxottica, eni, enel, campari, fiat etc..) come verrei rimborsato a scadenza e come mi verrebbero pagate le cedole ? Intendo : andra a naturale scadenza in euro o potrebbero forzatamente convertire il tutto in lire ? Mi interessa sapere la tua opinione ! Grazie mille


Tutti i ragionamenti elaborati da Claudio a proposito dei vantaggi che l’Italia avrebbe da un’uscita dall’euro sono “addomesticati”: sono piegati alla necessità di sostenere la sua tesi.
Le cose non stanno così.

Inutile dilungarsi eccessivamente: occorrerebbe un intero 3D. Faccio solo 2 esempi:
1)immaginiamo un’Italia nella quale le “riforme” ci portino a ottenere (ci vuole tempo, mi rendo conto; ma non vedo perché debba essere considerata un’utopia) “solo” 4 risultati: una burocrazia efficiente, una corruzione meno diffusa, un’evasione fiscale meno clamorosa, una criminalità organizzata debellata. E pensiamo a tutte le ricadute sull’economia, oltre che sulla qualità di vita degli Italiani. E se, “per evitare di finire in fondo al mare” si lavorasse su queste priorità per “riformare” il Paese? Perché allora dire che non abbiamo alternative?
2)la ricetta proposta si potrebbe definire “svalutazione continua”. Presuppone, tragicamente, che la competitività si recuperi attraverso la strada facile della svalutazione. E’ un errore tragico, perché non porta mai ad affrontare i veri problemi del Paese. Ed è una ricetta che prima o poi presenta sempre un conto, specialmente per i i più deboli. Se non fosse così lo Zimbabwe, come dice un noto economista americano sarebbe il Paese più competitivo (e sano) al mondo.
 

drbs315

Forumer storico
Tutti i ragionamenti elaborati da Claudio a proposito dei vantaggi che l’Italia avrebbe da un’uscita dall’euro sono “addomesticati”: sono piegati alla necessità di sostenere la sua tesi.
Le cose non stanno così.

Inutile dilungarsi eccessivamente: occorrerebbe un intero 3D. Faccio solo 2 esempi:
1)immaginiamo un’Italia nella quale le “riforme” ci portino a ottenere (ci vuole tempo, mi rendo conto; ma non vedo perché debba essere considerata un’utopia) “solo” 4 risultati: una burocrazia efficiente, una corruzione meno diffusa, un’evasione fiscale meno clamorosa, una criminalità organizzata debellata. E pensiamo a tutte le ricadute sull’economia, oltre che sulla qualità di vita degli Italiani. E se, “per evitare di finire in fondo al mare” si lavorasse su queste priorità per “riformare” il Paese? Perché allora dire che non abbiamo alternative?
2)la ricetta proposta si potrebbe definire “svalutazione continua”. Presuppone, tragicamente, che la competitività si recuperi attraverso la strada facile della svalutazione. E’ un errore tragico, perché non porta mai ad affrontare i veri problemi del Paese. Ed è una ricetta che prima o poi presenta sempre un conto, specialmente per i i più deboli. Se non fosse così lo Zimbabwe, come dice un noto economista americano sarebbe il Paese più competitivo (e sano) al mondo.

Concordo con Rott - il che non significa, ovviamente, avallare l'attuale andazzo europeo, di cui cmq siamo, in parte, responsabili. Ma il trio liretta+inflazione+svalutazione continua a sembrarmi la solita via di fuga dai problemi all'italiana. Nella peggiore delle ipotesi continuo a preferire l'euro ed un'eventuale ristrutturazione/rimodulazione del debito (che cmq mi pare, ancora, molto improbabile), essendo il paese in avanzo primario.
 

drbs315

Forumer storico
RAIFFEISEN INT.: UTILE NETTO 1* TRIM A 541 MLN EURO

FRANCOFORTE (MF-DJ)--L'utile netto del 1* trimestre di Raiffeisen Bank
International e' raddoppiato rispetto all'anno scorso, a 541 mln euro da
270 mln euro, aiutato da voci straordinarie, da un calo degli
accantonamenti per perdite da svalutazioni e da movimenti positivi del
mercato.

L'utile operativo della societa', tuttavia, e' diminuito del 3,4% a
1,295 mld euro. Il margine netto d'interesse e' sceso lievemente a 875 mln
euro da 884 mln euro, mentre gli accantonamenti per potenziali perdite da
svalutazioni sono calati di quasi il 27% a 153 mln euro.

Raiffeisen Bank International ha registrato un utile pretasse di 159 mln
euro da ulteriori vendite sul portafoglio di titoli del gruppo e uno di
113 mln euro dal buyback di 358 mln euro di obbligazioni ibride.
red/est/lad

(fine)

MF-DJ NEWS
2409:20 mag 2012
 

Vet

Forumer storico
Scusa Rott
Mi sembra che Claudio abbia risposto in maniera esauriente al tuo 2 quesito .... Chiaramente non... Parlando dello Zimbawe....ma della Grecia e delle diverse prospettive di impatto economico della uscita dei due paesi dall'area euro con conseguente svalutazione della moneta....per la Grecia un vero disastro.... Per l'Italia buone possibilità di una importante ripresa economica nel mondo reale del lavoro in cui l'Italia competeva tranquillamente fino a prima dell'Euro...pur con tutte le carenze che tu giustamente hai fatto presente .......d'altronde a questo punto penso che non abbiamo piu davvero scelta......o la Germania e soci finiranno di distruggerci
 
Ultima modifica:

stefmas

Forumer storico
Tutti i ragionamenti elaborati da Claudio a proposito dei vantaggi che l’Italia avrebbe da un’uscita dall’euro sono “addomesticati”: sono piegati alla necessità di sostenere la sua tesi.
Le cose non stanno così.

Inutile dilungarsi eccessivamente: occorrerebbe un intero 3D. Faccio solo 2 esempi:
1)immaginiamo un’Italia nella quale le “riforme” ci portino a ottenere (ci vuole tempo, mi rendo conto; ma non vedo perché debba essere considerata un’utopia) “solo” 4 risultati: una burocrazia efficiente, una corruzione meno diffusa, un’evasione fiscale meno clamorosa, una criminalità organizzata debellata. E pensiamo a tutte le ricadute sull’economia, oltre che sulla qualità di vita degli Italiani. E se, “per evitare di finire in fondo al mare” si lavorasse su queste priorità per “riformare” il Paese? Perché allora dire che non abbiamo alternative?
2)la ricetta proposta si potrebbe definire “svalutazione continua”. Presuppone, tragicamente, che la competitività si recuperi attraverso la strada facile della svalutazione. E’ un errore tragico, perché non porta mai ad affrontare i veri problemi del Paese. Ed è una ricetta che prima o poi presenta sempre un conto, specialmente per i i più deboli. Se non fosse così lo Zimbabwe, come dice un noto economista americano sarebbe il Paese più competitivo (e sano) al mondo.

D'accordo, ma la soluzione 1 non è certo facile da perseguire. Il sistema Italia, per arrivare a questo punto, è "marcio" in quasi ogni sua parte, e c'è un problema di mentalità della scappatoia propria di molti popoli del sud dell'Europa (in Grecia la situazione non è molto diversa..). Cambiarlo richiede dei cambiamenti culturali radicali, che prendono generazioni, o un'azione di forza (che ovviamente nessuno si augura, anche se certe volte l'istigazione alla violenza è notevole :p)
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto