Ma l'intervento dello Stato non è condizione necessaria.
Mi spiego con un esempio (ovviamente semplificato):
Immaginiamo una banca con un attivo di bilancio di 100 ed un passivo costituito da:
Equity 8
Debito subordinato 7
Debito senior 50
Depositi e rapporti verso controparti (altre banche, fornitori) 35
A fronte di un attivo che si svaluta ad 80 (a causa di un default di uno stato o di una pulizia seria del bilancio senza i vari maquillage contabili degli ultimi anni), un piano di ristrutturazione che non comporti l'intervento statale può essere il seguente:
- l'equity ed il debito subordinato spariscono
- i debitori senior subiscono un haircut di 5 e vedono parte del loro debito residuo (diciamo 15) convertito in equity
- depositi e rapporti verso controparti non vengono minimamente intaccati.
Il risultato finale sarebbe quindi quello di una banca con un attivo di 80 e al passivo Equity per 15, Debito Senior per 30 e Depositi per 35.
Si tratterebbe quindi di una banca con un bilancio finalmente pulito ed un'adeguata capitalizzazione, in grado di svolgere realmente la sua funzione di sostegno all'economia reale, e non una banca zombie che si limita ad accumulare depositi sui conti presso la banca centrale, consapevole del fatto che la sua solvibilità è (almeno in parte) frutto di artifici contabili. Il tutto senza 1 euro di intervento statale.
Si tratterebbe sicuramente di una scelta dolorosa, perchè ovviamente il 20 che "sparisce" è detenuto da fondi pensione, fondi comuni, investitori privati. Ma si tratta di soggetti che si sono volutamente assunti un rischio in cambio di un extra-rendimento rispetto al risk free e quindi, in presenza di un'insolvenza della banca, la legge del mercato prevede che sia giusto che paghino.
E si tratterebbe anche dell'unica strada disponibile visto che, come giustamente dici tu, soldi pubblici per ulteriori interventi di ricapitalizzazione non ce ne sono e l'alternativa di una serie di default bancari disordinati (che colpiscano anche depositanti e controparti) sarebbe catastrofica per il sistema finanziario, per quello dei pagamenti e per l'economia reale.
Se non si fosse capito, sono d'accordo con tutto quello che Hussman va ripetendo da molti mesi