Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

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comunque è qualche giorno che è in calo.vien voglia di entrare ma...

ti posto un grafico degli ultimi 8 giorni, prezzo in flessione come tutto il mercato (un po' tutti i bond a breve scadenza erano scesi) pochi scambi,
difficoltà ad essere serviti in bid fino al 31.05; poi ci sono stati ask bassi quando qualcuno aveva già saputo del cda e della conseguente sfiducia al CEO.
 

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immagino già cosa questi cervelloni faranno uscire dalle loro ingegnose menti...
- di sicuro vorranno affossare quanto (ancora) rimane dello stato sociale
- di certo non prevederanno politiche di riallineamento verso l'alto dei salari
- di sicuro cercheranno di dare un colpo alle botte per asservire ancor più la politica (non quest' ultima orribile profanazione dell'arte del governare, già sodomizzata a volontà, ma la speranza di un cambiamento che qua e là sembra avvertirsi trasversalmente in qualche settore della società europea) alla logica dei grandi gruppi finanziari

fa molto ridere che i programmi "di rinascita" vengano censiti e asseverati da chi ha prodotto la crisi, che le banche dettino i temi della politica....o invece dovrebbe far piangere


Condivido. Fa ridere e piangere anche chi, politicamente nel ns. paese
vorrebbe rinascere, dopo aver dato il colpo di grazia finale al debito e,
non solo, tanto per un ripasso della storia recente:
[Governo Berlusconi] Il triste elenco dei danni fatti « Pasquale Caterisano Blog
 
Su quanto ha scritto finora Claudio Borghi, concordo solo al 100% con la sua massima. Ho inoltre considerato
l'ipotesi da te prospettata e, non ne farei un dramma. Se prendiamo ad esempio le Credit Agricol che, furono
collocate al retail a 15€, mentre ora viaggiano a 2,88, nell'ipotesi che la mia 868 venisse trasformata in azione
con questa quotazione, sono convinto di poter perfino triplicare quando finirà "a nuttata ".
Nell'ipotesi contraria e, per noi auspicabile, che rimanga cioè una T1, se si riprenderà l'azione, salirà di
conseguenza la perpetua, questo accadrà quando e se, ci sarà una schiarita politica in Europa, perchè la crisi
per me, è innanzitutto politica.



Il problema di valutare il valore delle azioni oggi e' davvero problematico......prendiamo un esempio (seguito da altri)
Unicredit : quando l'azione girava a 1 euro....... E tu magari l'avevi in carico a 1.20......niente di grave conoscendo la storia passata dell'azione Uni.......ma ecco che tutto si stravolge ........Uni fa' un bel raggruppamento 1x10........e il valore 1 euro magicamente diventa 10....... E' in poco tempo scende a 2,5......valore che sta diventando stabile e di riferimento........ E tu ti prendi uno di quei cetrioloni che mai avresti pensato quando quotava 1euro e l'avevi in carico a 1.20.....
Ecco perche' io di previsioni future che guardano al passato faccio assai fatica a considerarle al più del 20% di possibilità che si realizzino.........le regole sono cambiate......altrimenti il gioco sarebbe troppo semplice.....i ins amici delle alte vette sanno sempre come ripulire le tasche dei piccoli (quali noi siamo) investitori...... preperati e no
 
A mio avviso la questione "uscita dall'euro" oppure no potrebbe costituire un falso problema. Nel senso che, nell'ipotesi di permanenza in area euro, comunque per ristabilire la competitivita' del paese occorrerebbe un abbassamento delle attivita' interne di qualche decina di punti percentuali (presumibilmente tra due e tre decine). Per attivita' intendo attivi finanziari (ed in questo senso i mercati hanno gia' "agito" preventivamente), ma anche attivi illiquidi come i beni immobiliari, ed infine le paghe e le pensioni.
Uscendo dall'area euro si otterrebbe il medesimo effetto, sia pure in maniera apparentemente piu' indolore. Uscendo dall'euro gli attivi finanziari risalirebbero dopo la nuova denominazione. Si tratta di scegliere tra due strade che portano pero' al medesimo risultato.

:bow:
 
Il problema di valutare il valore delle azioni oggi e' davvero problematico......prendiamo un esempio (seguito da altri)
Unicredit : quando l'azione girava a 1 euro....... E tu magari l'avevi in carico a 1.20......niente di grave conoscendo la storia passata dell'azione Uni.......ma ecco che tutto si stravolge ........Uni fa' un bel raggruppamento 1x10........e il valore 1 euro magicamente diventa 10....... E' in poco tempo scende a 2,5......valore che sta diventando stabile e di riferimento........ E tu ti prendi uno di quei cetrioloni che mai avresti pensato quando quotava 1euro e l'avevi in carico a 1.20.....
Ecco perche' io di previsioni future che guardano al passato faccio assai fatica a considerarle al più del 20% di possibilità che si realizzino.........le regole sono cambiate......altrimenti il gioco sarebbe troppo semplice.....i ins amici delle alte vette sanno sempre come ripulire le tasche dei piccoli (quali noi siamo) investitori...... preperati e no


Hai pienamente ragione, Vet. Faccio fatica però a immaginare un investimento poco rischioso, a meno che non ci si accontenti di rendimenti
esigui e in valute forti. Lo stesso Bund, alle quotazioni attuali lo considero assai rischioso e, qualcuno si scotterà, ne sono convinto, perchè non credo
alla disgregazione dell'€, credo nella volontà occulta di dividere l'Europa per
indebolirla ma, non ci riusciranno, perchè è troppo importante. Il Macchiavelli è sempre attuale ma, ai suoi tempi il mondo non era globalizzato. Credo che tutto sto casino, sia stato creato ad arte per ridurre lo stato sociale, i salari e poter riallocare a riforme ultimate, le aziende
in patria a discapito dei paesi emergenti divenuti troppo forti e competitivi.
Senza dimenticare che, in un'Italia più povera giungeranno meno barconi di immigrati.
 
Tornando alle ns amate Perpetue:
Ultimamente mi sono arrivate voci, abbastanza attendibili e auterovoli e comunque degne di essere prese in considerazione, che in caso di peggioramento della situazione , haime' ad oggi da non escludere, le ns amate Tier 1 potrebbero essere convertite in azioni a mo' di Co-Co bonds
Questo contrasta con quanto Claudio , altrettanto autorevolmente, afferma che in questo momento e' meglio una sub a 50-80 che una senior a 100.,per la storia che se va tutto a puttane tanto vale aver speso meno , massima di Catalana memoria

Voi che ne pensate di questa orribile e raccapricciante prospettiva.......e sopratutto c'è qualcuno di voi che ha cominciato a prenderla in considerazione o invece la ritiene impossibile visto i prospetti ......... Che proprio sacrali ultimamente non si sono dimostrati

Ciao Vet,

non capisco su quale base si possano mettere in giro affermazioni di questo tipo.
E perchè, invece di azioni, non ci darebbero partite di popcorn?
Oltretutto, molte perpetuals riportano la clausola di loss absorption: quella sì potrebbe essere attivata in condizioni estreme. Il resto mi sembra il prodotto di una fantasia un po' sadica...
 
A mio avviso la questione "uscita dall'euro" oppure no potrebbe costituire un falso problema. Nel senso che, nell'ipotesi di permanenza in area euro, comunque per ristabilire la competitivita' del paese occorrerebbe un abbassamento delle attivita' interne di qualche decina di punti percentuali (presumibilmente tra due e tre decine). Per attivita' intendo attivi finanziari (ed in questo senso i mercati hanno gia' "agito" preventivamente), ma anche attivi illiquidi come i beni immobiliari, ed infine le paghe e le pensioni.
Uscendo dall'area euro si otterrebbe il medesimo effetto, sia pure in maniera apparentemente piu' indolore. Uscendo dall'euro gli attivi finanziari risalirebbero dopo la nuova denominazione. Si tratta di scegliere tra due strade che portano pero' al medesimo risultato.

eh eh direi in un economia a cambi fissi hai pure la scelta tra una maggiore produttività e, per che no, maggiore disoccupazione: non ce l'hanno racconta giusta quella volta
 
Non entro nel merito di un discorso complesso come quello lira vs. euro: ho già detto altre volte che meriterebbe un Thread a parte per essere sviscerato, dato e non concesso che le convinzioni di tipo politico-ideologico, inevitabilmente presenti in un discorso di questo tipo, non finiscano per togliere qualsiasi obbiettività al confronto.

Mi permetto solo di esporre due brevi commenti:
1)le parole che Claudio usa per definire la posizione di Monti, pre e post svalutazione 1992, meriterebbero maggiore obbiettività o, quantomeno, maggiore aplomb. Avrebbe, ad esempio, potuto usare una porzione dell'inarrivabile distacco anglo-sassone con il quale ha definito l'orientamento del giornale su cui scrive... :lol::lol:
2)mi chiedo: cosa accadrebbe del debito pubblico italico, se mai fossimo costretti a compiere lo sciagurato passo fuori dall'euro? Qualcosa di simile a quanto accadde tra il 1991 e il 1994, quando il nostro debito passò dal 98% al 121.8% del PIL?
(NB: il grafico che riporto qui sotto può servire a ricostruire l'andamento del nostro debito pubblico, in collegamento con il Governo nazionale allora in carica)

La prossima tappa della via crucis dell`Euro sarà probabilmente una legge concordata fra le nazioni Eu sulla regolamentazione –nazionalizzazione ? – delle banche con un corollario sui controlli dei flussi finanziari. Soluzione che puo`essere presa in breve tempo tantopiu` che la maggior parte delle banche o sono gia`sotto tutela – Germania Irlanda fra poco Spagna - o sono sul punto di essere travolte dallo Tsunami finanziario come in Francia e Italia. Cosi si potrà anche tenere in piedi il sistema assicurativo. Per quanto riguarda l`uscita dell`Italia dall`Euro non vedo costellazione politica che possa realizzare il progetto.
 
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