Buon giorno,
vorrei le vs. osservazioni su questa mia tesi...
partendo dal comunicato BPM 8.5.2012
perchè BPM, che son convinto già "ragionevolmente" sapeva che non avrebbe pagato le cedole sui Tier 1,non lo ha "reso pubblico" nel comunicato del 8.5.2012?
la direttiva 2003/6
" impone agli emittenti di strumenti finanziari di rendere pubbliche, appena possibile, le informazioni privilegiate che li riguardano direttamente"
Perchè con tale dichiarazione ha generato aspettative esattamente opposte?
Poteva astenersi dal dichiarare quanto scritto nell'ultimo comma sottoriportato...
Chi doveva vendere nell'arco di 20 giorni ...mentre sul mercato si era creata un'aspettativa di regolare pagamento della cedola?
A parer mio non siamo lontani dall'abuso di mercato perchè già in data 8 maggio BPM riteneva che l'evento negativo si sarebbe "ragionevolmente" verificato dopo 20giorni..
"l'informazione deve fare riferimento ad un complesso di circostanze esistente o di cui si possa ragionevolmente ritenere che verrà ad esistere o ad un evento verificatosi o di cui si possa ragionevolmente ritenere che si verificherà"
Sentenza
Market abuse esteso non solo alle decisioni di una società quotata, ma anche a tutte le fasi che la precedono. Lo chiarisce la Corte di giustizia europea con la sentenza, depositata ieri, nella causa C-19/11. La Corte fornisce così un'interpretazione allargata della direttiva 2003/6 che vieta gli abusi di informazioni privilegiate e impone agli emittenti di strumenti finanziari di rendere pubbliche, appena possibile, le informazioni privilegiate che li riguardano direttamente. Un'«informazione privilegiata» è definita come un'informazione che ha un carattere preciso, che non è stata resa pubblica, che riguarda, direttamente o indirettamente, uno o più emittenti di strumenti finanziari o uno o più strumenti finanziari e che, se resa pubblica, potrebbe influire in modo sensibile sui prezzi di questi strumenti finanziari oppure sui prezzi di strumenti finanziari derivati connessi.
La direttiva 2003/124 contiene invece una definizione più sottile della nozione di «informazione avente un carattere preciso»: l'informazione deve fare riferimento ad un complesso di circostanze esistente o di cui si possa ragionevolmente ritenere che verrà ad esistere o ad un evento verificatosi o di cui si possa ragionevolmente ritenere che si verificherà.
comunicato 8 maggio
Infine, su richiesta della Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D. Lgs. 58/98, si fa riferimento (i) agli strumenti innovativi di capitale emessi il 2 luglio 2001, collocati presso investitori istituzionali e denominati "BPM CAPITAL TRUST I - 8,393% noncumulative perpetual trust preferred securities" - già oggetto di Tender Offer a fine 2009 e oggi in circolazione per nominali Euro 71.134.000 - (i "
Titoli") e (ii) al comunicato diffuso da Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. (la "
Banca" o "
BPM") in data 14 giugno 2011, con il quale la Banca aveva comunicato l'intenzione - a valle del completamento dell'aumento di capitale, allora previsto per complessivi Euro 1,2 miliardi - di dar corso (previo ottenimento delle prescritte autorizzazioni da parte della Banca d'Italia) al richiamo dei Titoli alla prima data utile successiva al regolamento del suddetto aumento di capitale; la Banca rappresenta che il radicale peggioramento del quadro macroeconomico e dei mercati intervenuto successivamente a detto comunicato e la conseguente necessità di preservare tutti gli indicatori patrimoniali della Banca, ivi incluso il c.d. Tier 1 ratio, ai cui fini i Titoli risultano ancora computabili, hanno indotto la Banca a non procedere al richiamo dei Titoli.
Anche con riferimento all'anno corrente, il perdurare della difficile situazione macroeconomica e dei mercati determinano la necessità che la Banca presti attenzione a tutti i propri indicatori patrimoniali; in questo contesto, non risultano al momento sussistere le condizioni affinché BPM possa procedere al richiamo dei Titoli.
BPM rinnova in ogni caso la propria intenzione di essere vicina alle aspettative degli investitori, compatibilmente con le necessità che possono in concreto derivare dalle contingenti situazioni di mercato, dalla concreta situazione patrimoniale ed economica della Banca e dagli sviluppi della regolamentazione.
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