"Quasi una tempesta perfetta". E' ottimista sulla situazione attuale dei mercati globali Giorgio Mascherone, responsabile investimenti Italia di Deutsche Bank. "La situazione è severa ma non è quella del 2008", afferma, "il settore privato è in buona salute ed è reduce da tre anni di utili. Solo in Europa il Pil è negativo; negli Stati Uniti e negli emergenti, pur rallentando, la crescita si mantiene positiva". Il problema centrale resta quello del lavoro, con le conseguenze in termini di fiducia e di propensione al consumo che porta con sè. E' qui, secondo Mascherone, che dovrebbero concentrarsi gli sforzi dei governi. La settimana che si apre sarà ancora in altalena. "La volatilità è molto alta, la visibilità quasi nulla. E' un mercato per traders, non per risparmiatori", avverte il responsabile di DB. "E' bene affidarsi - più di sempre - agli addetti ai lavori e sovrapesare i Paesi emergenti, sia per la parte a reddito fisso che per l'azionario. Sovrapesare anche gli Stati Uniti, anche per ridurre la componente euro. Tra i settori è bene scegliere quelli più difensivi (healthcare e consumi non discrezionali) mentre, solo per la parte obbligazionaria, i titoli delle banche europee, le maggiori beneficiarie degli accordi di Bruxelles".