Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2 (1 Viewer)

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Andre_Sant

Forumer storico
Non sono d'accordo con questo ragionamento.
E' vero che il CDS incorpora anche un rischio di controparte, ma questo semmai dovrebbe andare a ridurre il CDS spread e non ad aumentarlo: visto che il CDS spread è il "prezzo" che io pago per entrare nello swap, maggiore è il rischio di controparte, minore sarà il prezzo che io chiederò di pagare.


ciao, è il contrario.

se io Andrea, compro un cds da bnp paribas per assicurarmi contro l'insolvenza dello stato tedesco, io in pratica voglio sia assicurarmi per l'insolvenza dello stato tedesco, sia dall'insolvenza di bnp paribas (che potrebbe scomparire subito se lo stato tedesco saltasse)

quindi non mi basterà ricevere ad es. 10, ma vorro' di piu', ad es. 100..

In condizioni di mercato normali questo problema nn si pone, perchè i cds essendo derivati i cui margini si regolano giornalmente, il problema controparte è minimo.

Ma in un momento in cui tutti gli emittenti del globo sono sotto stress (tranne pochissimi) allora questo va ad influenzare moltissimo..

ed è ovvio che se i cds germania sono a 100 (pur pagando il bund euribor - 0,4) quelli dell'italia saranno sopra 500 (pur pagando bund + 400pb)

Altrimenti perchè credi che le istituzioni finanziarie comprerebbero miliardi di tds italiani e/o tedeschi, invece dei semplici cds che sarebbero piu' profittevoli?

Mettiamo che tu younggotti puoi decidere di comprare a 30 il cds germania da rabobank, (tra le banche piu sicure del globo), oppure a 100 il cds germania emesso dal pur sicura bnp paribas, tu chi sceglieresti?

Io senza dubbio il 30 di rabobank

ciao
Andrea
 

Andre_Sant

Forumer storico
Ok, chiarissimo :up:

A questo punto però mi sorge una domanda: ma questo non aprirebbe la strada ad arbitraggi? Cioè, alla fine, il "prezzo" dei cds non dovrebbe convergere, per un medesimo sottostante, tra tutti gli intermediari su un unico valore e, a quel punto, questo valore riflettere il rischio delle controparti mediamente più affidabili, cioè che richiedono costi maggiori?


un emittente tipo banco popolare o intesa non puo' vendere cds sull'italia

come goldman sachs non puo' venderli su jpmorgan..

quindi le istituzioni bancarie che lo fanno sono simili.

Ad es. un cds sull'italia te lo puo' emettere barclays, bnp paribas , detusche bank.

Banche non italiane, che poi piu' o meno se la passano tutte nello stesso modo, quindi il rischio controparte è stimato molto simile su tutte (anche perchè continua a essere regolato giornalmente il derivato..)

Pero' è ovvio che si chieda comunque di piu' del rendimento di un tds benchmark (per altro è così anche in situazioni normali, ora semplicemente questo è accentuato..)

ciao
Andrea
 

younggotti

Nuovo forumer
ciao, è il contrario.

se io Andrea, compro un cds da bnp paribas per assicurarmi contro l'insolvenza dello stato tedesco, io in pratica voglio sia assicurarmi per l'insolvenza dello stato tedesco, sia dall'insolvenza di bnp paribas (che potrebbe scomparire subito se lo stato tedesco saltasse)

quindi non mi basterà ricevere ad es. 10, ma vorro' di piu', ad es. 100..

Ciao.
Qui sta l'errore del tuo ragionamento: se io compro il CDS, quello spread non lo ricevo: lo pago.
Ed è logico che sia così, visto che sto comprando un'assicurazione.
Pago oggi un premio (lo spread sul CDS) per vedermi liquidata una somma nel caso avvenga un sinistro (default dell'emittente sottostante il contratto).
 

younggotti

Nuovo forumer
un emittente tipo banco popolare o intesa non puo' vendere cds sull'italia

come goldman sachs non puo' venderli su jpmorgan..

quindi le istituzioni bancarie che lo fanno sono simili.

Ad es. un cds sull'italia te lo puo' emettere barclays, bnp paribas , detusche bank.

Banche non italiane, che poi piu' o meno se la passano tutte nello stesso modo, quindi il rischio controparte è stimato molto simile su tutte (anche perchè continua a essere regolato giornalmente il derivato..)

Pero' è ovvio che si chieda comunque di piu' del rendimento di un tds benchmark (per altro è così anche in situazioni normali, ora semplicemente questo è accentuato..)

ciao
Andrea
Banco Popolare era per fare un esempio di una controparte non di prima fascia. A Banco Popolare sostituisci RBS ed il discorso è quello.
 

Andre_Sant

Forumer storico
mmm si credo di capire cosa intendi.. e in effetti torna quello che dici.. dato che il funzionamento è al contrario rispetto a quello di una obbligazione.. (ossia chi compra cds è come se stesse shortando il bond e non longandolo..)
 

Andre_Sant

Forumer storico
riflettendoci dovrebbe essere effettivamente al contrario quindi funziona al contrario questo rischio controparte ossia:

da una parte c'è bnp paribas

dall'altra rbs

rbs compra il cds da bnp paribas su rischio germania.

Quindi rbs sta versando tot interessi ogni anno in cambio dell'assicurazione di bnp paribas

Ma se rbs improvvisamente scompare smetterebbe di pagare le cedole a bnp paribas, che cmq si era invece preso l'onere/rischio di rimborsare in caso di default..

Tuttavia regolandosi i contratti giorno per giorno questo rischio dovrebbe cmq essere molto ridotto
 

drbs315

Forumer storico
A questo punto però mi sorge una domanda: ma questo non aprirebbe la strada ad arbitraggi? Cioè, alla fine, il "prezzo" dei cds non dovrebbe convergere, per un medesimo sottostante, tra tutti gli intermediari su un unico valore e, a quel punto, questo valore riflettere il rischio delle controparti mediamente più affidabili, cioè che richiedono costi maggiori?

Scusate l'autoquote, poi smetto con l'ot :D

Younggotti, a questo punto mi viene da fare una considerazione: in situazione di alto stress generalizzato non sono, a maggior ragione, ricercate maggiormente le assicurazioni di controparti più affidabili o percepite come tali, dunque più care? Dunque il rischio controparte, se diffuso e "sistemico", non porta, alla fine, ad un aumento del cds stesso, cioè della spesa per l'assicurazione? Alla fine si potrebbe pensare ad un eccesso di domanda rispetto all'offerta...
 
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younggotti

Nuovo forumer
riflettendoci dovrebbe essere effettivamente al contrario quindi funziona al contrario questo rischio controparte ossia:

da una parte c'è bnp paribas

dall'altra rbs

rbs compra il cds da bnp paribas su rischio germania.

Quindi rbs sta versando tot interessi ogni anno in cambio dell'assicurazione di bnp paribas

Ma se rbs improvvisamente scompare smetterebbe di pagare le cedole a bnp paribas, che cmq si era invece preso l'onere/rischio di rimborsare in caso di default..

Tuttavia regolandosi i contratti giorno per giorno questo rischio dovrebbe cmq essere molto ridotto

Il rischio di controparte è in effetti reciproco:
- chi vende il CDS ha il rischio che la controparte non gli paghi più il flusso periodico che si è impegnata a versare per x anni (è paragonabile al rischio che ha una compagnia assicurativa in relazione al fatto che l'assicurato possa non pagare la quota di premio che si è impegnato a pagare).
- chi compra il CDS ha il rischio che la controparte non onori l'impegno al momento del dafault (è paragonabile al rischio che ha l'assicurato che la compagnia di assicurazione non gli paghi il sinistro se mai dovesse capitare).

Da quello che so (non ne sono certo comunque), ci dovrebbe essere un mark to market giornaliero della posizione.
Immaginiamo che A compri protezione da B per 5 anni sul rischio Italia con uno spread di 500.
Vuol dire che A si impegna a pagare l'1.25% trimestrale a B per 5 anni.

Al giorno in cui il contratto è stipulato, dovrebbe teoricamente avere (come tutti gli swap) un fair value di 0, ignorando spread denaro-lettera e upfront del venditore.
Col passare del tempo il fair value potrà assumere un valore:
- positivo per il venditore e negativo per il compratore se il CDS dell'Italia è diminuito (es. a 400): il compratore si è impegnato a pagare uno spread più elevato di quanto in quel momento richiede il mercato, e la posizione per lui ha fair value negativo. Se volesse chiuderla dovrebbe cioè versare alla controparte una somma di denaro (pari in sostanza al valore attuale dei 100bps annui extra che si è impegnato a pagare, che immaginiamo essere pari a 1500bps della somma assicurata).
- negativo per il venditore e positivo per il compratore se il CDS dell'Italia è salito (es. a 600)

Per ridurre il rischio di controparte, il netting prevede che nel primo caso il compratore versi al venditore 1500bps. Viceversa nel secondo caso.

Tralasciando il discorso del netting, il rischio di controparte a mio parere è comunque tipicamente maggiore per chi compra assicurazione per 3 motivi:
- gli acquirenti di CDS sono tipicamente asset managers e fondi pensione, che hanno un rischio di default tendente a zero
- il venditore della protezione rischia "solo" che non gli vengano versati i premi promessi, mentre l'acquirente rischia il mancato pagamento della somma assicurata (al netto del recovery rate stimato)
- il default dell'emittente sottostante (specie se di grandi dimensioni come uno stato sovrano) pone ovviamente rischi relativi alla solvibilità del venditore di protezione stesso
 

younggotti

Nuovo forumer
Scusate l'autoquote, poi smetto con l'ot :D

Younggotti, a questo punto mi viene da fare una considerazione: in situazione di alto stress generalizzato non sono, a maggior ragione, ricercate maggiormente le assicurazioni di controparti più affidabili o percepite come tali, dunque più care? Dunque il rischio controparte, se diffuso e "sistemico", non porta, alla fine, ad un aumento del cds stesso, cioè della spesa per l'assicurazione? Alla fine si potrebbe pensare ad un eccesso di domanda rispetto all'offerta...

Per il meccanismo del netting il rischio di controparte, come dicevamo, è limitato.
In ogni caso gli spread dei CDS non si muovono per conto loro ma, in un mondo ideale (che sicuramente non è quello attuale, con forte illiquidità ed interventi della BCE che spostano l'equilibrio), dovremmo avere che (semplificando molto) lo spread che il bond paga rispetto al tasso risk free (euribor o swap) dovrebbe essere tendenzialmente identico allo spread CDS.

Per capirci, immaginiamo che oggi un titolo a 5 anni abbia uno spread di 200bps sul risk free (cioè che il suo rendimento sia pari a swap 5y + 200, oppure che i suoi flussi di cassa possano essere swappati per un flusso variabile pari a Euribor + 200).
Se io avessi 100€ e volessi assumere il rischio relativo a questa controparte, potrei fare 2 cose:
- uso i 100€ per acquistare il bond, ricevendo in cambio risk free + 200
- vendo il cds a 5 anni sull'emittente, incassando ogni anno uno spread pari ad X. Separatamente investo i 100€ in un titolo privo di rischio a 5 anni che mi rende il tasso risk free (ignorando margini o collateral, lo swap è uno strumento unfunded e quindi non richiede l'investimento iniziale dei 100€, che quindi restano disponibili)
A quanto dovrebbe essere teoricamente pari questo spread X del CDS? Ovviamente 200bps, perchè in questo modo le 2 operazioni, che hanno lo stesso livello di rischio, vengono ad avere lo stesso rendimento atteso.

Infatti:
- se l'emittente del bond non fallisce, io incasserò risk free + 200bps nel caso abbia comprato il bond. Nel caso abbia venduto il cds otterrò lo stesso rendimento: incasserò infatti 200bps dal CDS stesso ed il tasso risk free dai 100€ investiti separatamente
- se l'emittente del bond fa default, nel caso del bond io porterò a casa 100€ * (1-Recovery Rate). Nel caso abbia venduto il CDS, io porterò cmq a casa i 100€, che ho investito separatamente in un titolo privo di rischio, ma dovrò pagare alla controparte una cifra pari a 100€ * (1 - RR). Anche in questo caso porto quindi a casa 100€*(1-RR).

Visto che le due operazioni (acquisto bond e vendita CDS) hanno lo stesso rischio, in situazioni di mercato ideali i 2 spread (spread vs. risk free del bond e spread del CDS) dovrebbero essere uguali.
 
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