Ciao Top,
la risposta ai tuoi quesiti non è univoca.
Tieni presente che:
*le banche dovranno rispettare, tra i vari indici di capitalizzazione, il total capital (in ottica Basilea 3) e il buffer che sarà fissato quando sarò approvato il nuovo Resolution Regime. Le emissioni T2 sono il modo più a buon mercato per migliorare questi indici contemporaneamente.
*le nuove norme sui T2 sono praticamente definite. Si prevede che saranno sostanzialmente le stesse dei vecchi T2, avendo cura di evitare ogni incentivo alla call. Le clausole di loss absorption non saranno specifiche delle nuove emissioni, ma dell'insieme delle obbligazioni. Per questo motivo vengono inserite nei nuovi prospetti, ma potrebbero benissimo non esserlo senza far perdere eligibility al bond, a condizione che la normativa nazionale abbia recepito la nuova normativa sul Resolution Regime.
*un'attenzione particolare andrebbe rivolta ai T2 che continuano a qualificarsi come T2 anche dopo la call. Credo che siano parecchi. In questi casi la banca dovrebbe, per ragioni reputazionali, callare per sostituire il bond con un altro del tutto simile in termini di prospetto, come si faceva prima della crisi finanziaria. Magari ad un costo più elevato.
Conclusione: la motivazione per la banca a richiamare un T2 è molto bassa, specie se il titolo si qualifica a Basilea 3. Solo gli istituti che vorranno eccellere in materia di reputazione continueranno a richiamare.
Per i motivi sopra esposti non è escluso che continuino ad emettere altri T2, ovviamente con spread sempre più elevati, anche le banche che smettono di richiamare alla call. Non mi sorprenderei se di questi tempi, per rassicurare gli investitori, emettessero bullets.......