Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

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Lungi da me il volere inserirmi in una discussione tra Claudio e il Negus, ma dal mio punto di vista di trader la situazione è molto semplice: se i prospetti hanno ancora un valore le perpetual hanno ancora un discreto rapporto rischio rendimento, se i prospetti NON hanno alcun valore secondo me i prezzi delle perpetual sono assolutamente da rivedere in quanto decisamente sopravvalutati.
Siccome, in questo momento (ma spero che Zorba e Claudio mi facciano cambiare idea), ritengo non abbiano valore io ho praticamente finito ieri di liquidare il mio portafoglio di perpetual di cui mantengo solo una percentuale dell'1% di Raiffesen 5,895%.


Un'analisi semplice ma concreta......:bow:
 
Questo ragionamento è lo stesso di chi ha deciso di far fallire Lehman...
Erano brutti, ricchi e cattivi... facciamoli fallire se no chi lo dice al taxpayer.

E infatti il risultato è che hanno dovuto poi sborsare cento volte tanto per placare il panico.

Quello che sfugge a chi pensa di imporre perdite a cuor leggero ai subordinati è che, piaccia o no, l'obbligazionista è un creditore, non un azionista. L'obbligazionista, se pur subordinato, presta dei soldini sulla base di un contratto che è il prospetto. In questo prospetto sono segnati i maggiori rischi che ti assumi rispetto ad un senior ma DEVONO ESSERE QUELLI. La semplice imposizione di perdite per "diminuzione dell'esborso dei taxpayer" non ha il minimo fondamento giuridico.


Ciao Claudio,

a me sembra che (così come in certe tue analisi politiche...:D:) ) tu abbia la tendenza ad estrarre un dettaglio per assegnargli un valore assoluto.
Questo approccio, riferito ai "nostri" prodotti, non funziona, e può solo portare fuori strada.

Occorre infatti considerare che:

1)decisioni come quella olandese (ma il discorso vale anche per le spagnole) non nascono di buon mattino, magari dopo che il competente ministro delle finanze ha passato una notte insonne. Sono invece il risultato di una chiara tendenza a livello planetario, volta a riquantificare e riposizionare il rischio dei vari strumenti finanziari. Punto di arrivo di questo processo è un sistema nel quale, ad esempio:
a)gli obbligazionisti senior sono subordinati ai correntisti (oggi non è quasi mai così)
b)gli obbligazionisti subordinati rappresentano "effettivamente" (e non solo teoricamente) la seconda linea del fronte dopo gli azionisti. "Effettivamente" significa anche che questa (scomoda?) posizione vale anche per un going business, e non solo per un gone business.

2)la sacralità del prospetto mi sembra una pretesa francamente debole da un punto di vista legale. Non voglio certo affermare che il suo contenuto possa essere bellamente ignorato. Voglio però dire che se in seguito ad avvenimenti di carattere epocale l'intero sistema finanziario mondiale subisce delle trasformazioni radicali e vengono fissate nuove regole, l'investitore farebbe meglio a tenerne conto, piuttosto che lamentare la violazione dei propri diritti.

Questa è, almeno, la mia opinione.
 
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