Domani pomeriggio dovrebbero essere resi noti i risultati 2012 di Groupama.
Si tratta di un emittente sul quale, come tutti sanno, si sono confrontate sul forum opinioni molto diverse tra di loro.
Nei miei interventi precedenti su Groupama mi sono limitato a portare elementi di conoscenza, in particolare quando avevo l’impressione che fossero avanzati giudizi sbilanciati, e non sempre supportati da analisi (a mio avviso) puntuali.
Farò la stessa cosa anche ora: partendo dai dati di bilancio già acquisiti, mi cimenterò nella (facile?) previsione di immaginare l’andamento dei corsi in funzione dei possibili risultati pubblicati domani.
Innanzitutto, cosa dovrebbe essere annunciato, domani? Se si ripetesse il copione degli anni passati dovremmo avere un elenco di dati economici e patrimoniali significativi, in attesa di leggere il bilancio completo entro i successivi due mesi.
Vediamo quali dati:
*il fatturato, espresso come “premium income”: il dato assoluto non sarà significativo, per via delle numerose cessioni effettuate. Occorrerà guardare al dato “like-for-like” per valutare l’andamento del giro d’affari. Segnalo comunque che tale dato, al 30 giugno 2012, era il flessione del 2.8% rispetto al primo semestre 2011. Tale flessione era prevalentemente da addebitarsi alla parte Life&Health. Se si accentuerà, il mercato riceverà un segnale preoccupante; se si stabilizzerà il mercato ne sarà confortato.
*la profittabilità, giudicata a due livelli: “Economic operating income “ e “Net income”: il primo dato è importante per giudicare il recupero di efficienza della struttura assicurativa e delle linee di business di Groupama. Se questo recupero è in corso, tale parametro dovrà essere positivo (50-100 mln?).
Sul secondo parametro, invece, pesano molto di più le attività finanziarie e le operazioni di carattere straordinario. Qui si giocano i risultati dell’anno, in funzione della risposta a questi due quesiti:
a)la società è riuscita a vendere a buone condizioni parte del suo portafoglio titoli, in particolare (ma non solo) azionari? Se ha ben operato, troveremo qui un impatto positivo.
b)quali svalutazioni sono state operate e su quali voci? Qui influiranno non solo fattori oggettivi, ma anche le scelte del management. Esempio: Groupama riportava la voce “goodwill” a circa 3 mld al 31-12-2011. Quanto Martel vorrà ammortizzare, fermo restando che già circa 600 mln sono stati caricati alla semestrale 2012?
In definitiva il dato di “Net income” andrà giudicato in modo critico: conterà, soprattutto psicologicamente, il dato in sè, ma conterà, per gli analisti, soprattutto, come sarà stato costruito.
*il solvency margin: Groupama viene da un livello del 107% al 31-12-2011 e del 113% a metà 2012. L’obiettivo annunciato da Martel è di arrivare almeno al 120% al 31-12-2102. Non dovrebbe essere un obiettivo irraggiungibile, tenuto conto soprattutto di due eventi favorevoli: le cessioni effettuate e la rivalutazione dei beni mobiliari. Ma il mercato, giustamente, vuole toccare con mano.
*la struttura degli assets: il mercato giudicherà positivamente una diminuzione della quota di equity a portafoglio. Questa, pari al 12.8% dell’investimento totale al 31-12-2011, è già scesa al 9.9% a metà 2012. Se scenderà ulteriormente, il mercato considererà acquisita una maggiore stabilità della balance sheet, anche se rimarrà in attesa di esaminarne il dettaglio tra un paio di mesi.
Normalmente il press release non si dilunga su altri importanti aspetti, da analizzare in un secondo tempo.
Non occorre comunque essere dei profeti per prevedere che, in estrema sintesi:
*a fronte di fatturato sostanzialmente stabile; “operating income” positivo; “net income” prossimo alla parità, a meno di ammortamenti esagerati del goodwill; solvency margin superiore al 120%; struttura degli assets in de-risking, allora le quotazioni riceveranno un buon impulso all’aumento. C’è da prevedere che, in tale situazione, si possano aggiungere a breve eventi positivi quali la revisione del rating Fitch (che ha già rivisto l’outlook a “Evolving”, e ha dichiarato di essere pronta all’upgrade se il solvency supererà il 130%) e la raccomandazione “buy” di altre banche d’affari.
*a fronte di risultati lontani da quelli sopra elencati, e quindi deludenti, le quotazioni affonderanno, perché si dimostrerà l’inutilità di più di un anno di sforzi da parte del nuovo management.
Ma… sfortunatamente c’è sempre (almeno) un “ma” di troppo nelle previsioni finanziarie…
“Ma” ci sono le elezioni italiane alle porte, che hanno la possibilità di gelare qualsiasi trend positivo.
Chi non intende investire in Groupama non ha, ovviamente, motivo di preoccuparsi delle ricadute delle vicende di casa nostra su Groupama: semmai si dovrebbe preoccupare per altri motivi…
Chi fosse già dentro e scoprisse dei risultati negativi domani non dovrebbe, neppure lui, attendere il 26 per smobilizzare.
Chi invece volesse entrare oppure aumentare, farebbe bene sì ad agire con una certa prontezza, ma senza mai perdere di vista le ormai prossime sentenze delle nostre urne elettorali.
Sono graditi eventuali commenti a completamento e/o in contraddittorio.