Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2 (11 lettori)

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Rottweiler

Forumer storico
Cipro e le "nuove" tendenze...

Leggo dell'accordo preliminare che riguarda Cipro. Non ho seguito la vicenda e non so se si tratti di un problema nato a livello di bilancio statale (come per la Grecia) oppure a livello di crisi bancaria (come per l'Irlanda).

Qualcuno è in grado di chiarire?

Capito bene dove sia il "peccato originale" si potrà porre nella giusta prospettiva la decisione (soggetta a successive approvazioni) presa dall'Europa:

Accordo sul salvataggio di Cipro, da Ue e Fmi aiuti fino a 10 miliardi di euro. Ma stavolta pagano i correntisti
16 marzo 2013


Dopo 10 ore di trattative, i ministri delle Finanze della zona euro hanno trovato nella notte un accordo di massima su un pacchetto di aiuti a Cipro, il cui settore bancario è sull'orlo del collasso. Pur di ridurre l'ammontare del prestito a 10 miliardi di euro, come richiesto dal Fondo monetario internazionale, il paese mediterraneo imporrà ai propri depositanti una tassa una tantun. Cipro diventa così il quinto paese dell'unione monetaria a ricevere il sostegno dei suoi partner da quando è scoppiata la crisi debitoria.

"L'Eurogruppo ha trovato un accordo politico con le autorità cipriote sulle pietre miliari di questo pacchetto di aiuti", ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem in una conferenza stampa qui a Bruxelles alle 4 del mattino. "L'assistenza è necessaria per salvaguardare la stabilità finanziaria di Cipro e della zona euro nel suo insieme". L'isola rappresenta appena lo 0,2% del PIL della zona euro, ma la paura di un effetto-contagio provocato da un suo eventuale fallimento, in un momento di fragilità politica dell'Italia, ha convinto dell'urgenza del salvataggio.

Ai negoziati di questa notte ha partecipato anche il direttore generale dell'Fmi. Christine Lagarde ha sostenuto con forza la necessità di evitare un aumento del debito cipriota a livelli insostenibili. Il Fondo ha quindi chiesto che anche il paese contribuisse al pacchetto di aiuti pur di limitarne l'ammontare. Il prestito sarà di 10 miliardi, non più di 17, come previsto in un primo tempo. Secondo le prime informazioni, i ciprioti imporranno una tassa una tantum del 9,90% sui depositi superiori a 100mila euro, e del 6,75% per i depositi inferiori a questo ammontare.

Questa mattina presto, esponenti comunitari assicuravano che le autorità ciprote stavano già prendendo misure per imporre la tassa ed evitare una fuga di capitali. Il pacchetto prevede anche un aumento dell'imposta sugli interessi da capitale, un incremento dell'aliquota sui profitti societari (dal 10 al 12,5%), e un contributo (bail-in in inglese) degli obbligazionisti non privilegiati (junior bondholders). "L'Eurogruppo – si legge in un comunicato – accoglierebbe con piacere un contributo del Fondo al finanziamento del piano di aiuti". L'esatto contributo dell'Fmi deve ancora essere deciso.

Al pacchetto dovrebbe contribuire anche il governo russo che in passato ha concesso una linea di credito a Cipro per 2,8 miliardi di euro. La scadenza del prestito dovrebbe essere spostata dal 2016 al 2021, secondo le prime informazioni. Mettere a punto l'operazione di salvataggio delle banche cipriote è stato particolarmente complicato perché il paese è considerato da alcuni un centro di riciclaggio del denaro sporco, in particolare russo. Alcuni stati membri della zona euro poi sono molto critici di un sistema fiscale ritenuto poco trasparente.

Per molti versi, il pacchetto cipriota è ancora tutto da toccare con mano. Mancano aspetti tecnici da risolvere e l'adozione delle misure imposte al governo cipriota dovranno essere verificate. Peraltro, l'intera operazione di salvataggio deve essere approvata dai singoli stati membri. Il cancelliere tedesco Angela Merkel dovrà chiedere l'approvazione del Bundestag, e appoggiarsi probabilmente ai voti dell'opposizione, perché deputati della maggioranza sono contrari a dare nuovi soldi tedeschi per salvare un paese. A sei mesi dalle elezioni legislative, sorprese non possono essere escluse.
 

fabriziof

Forumer storico
Leggo dell'accordo preliminare che riguarda Cipro. Non ho seguito la vicenda e non so se si tratti di un problema nato a livello di bilancio statale (come per la Grecia) oppure a livello di crisi bancaria (come per l'Irlanda).

Qualcuno è in grado di chiarire?

Capito bene dove sia il "peccato originale" si potrà porre nella giusta prospettiva la decisione (soggetta a successive approvazioni) presa dall'Europa:

Accordo sul salvataggio di Cipro, da Ue e Fmi aiuti fino a 10 miliardi di euro. Ma stavolta pagano i correntisti
16 marzo 2013


Dopo 10 ore di trattative, i ministri delle Finanze della zona euro hanno trovato nella notte un accordo di massima su un pacchetto di aiuti a Cipro, il cui settore bancario è sull'orlo del collasso. Pur di ridurre l'ammontare del prestito a 10 miliardi di euro, come richiesto dal Fondo monetario internazionale, il paese mediterraneo imporrà ai propri depositanti una tassa una tantun. Cipro diventa così il quinto paese dell'unione monetaria a ricevere il sostegno dei suoi partner da quando è scoppiata la crisi debitoria.

"L'Eurogruppo ha trovato un accordo politico con le autorità cipriote sulle pietre miliari di questo pacchetto di aiuti", ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem in una conferenza stampa qui a Bruxelles alle 4 del mattino. "L'assistenza è necessaria per salvaguardare la stabilità finanziaria di Cipro e della zona euro nel suo insieme". L'isola rappresenta appena lo 0,2% del PIL della zona euro, ma la paura di un effetto-contagio provocato da un suo eventuale fallimento, in un momento di fragilità politica dell'Italia, ha convinto dell'urgenza del salvataggio.

Ai negoziati di questa notte ha partecipato anche il direttore generale dell'Fmi. Christine Lagarde ha sostenuto con forza la necessità di evitare un aumento del debito cipriota a livelli insostenibili. Il Fondo ha quindi chiesto che anche il paese contribuisse al pacchetto di aiuti pur di limitarne l'ammontare. Il prestito sarà di 10 miliardi, non più di 17, come previsto in un primo tempo. Secondo le prime informazioni, i ciprioti imporranno una tassa una tantum del 9,90% sui depositi superiori a 100mila euro, e del 6,75% per i depositi inferiori a questo ammontare.

Questa mattina presto, esponenti comunitari assicuravano che le autorità ciprote stavano già prendendo misure per imporre la tassa ed evitare una fuga di capitali. Il pacchetto prevede anche un aumento dell'imposta sugli interessi da capitale, un incremento dell'aliquota sui profitti societari (dal 10 al 12,5%), e un contributo (bail-in in inglese) degli obbligazionisti non privilegiati (junior bondholders). "L'Eurogruppo – si legge in un comunicato – accoglierebbe con piacere un contributo del Fondo al finanziamento del piano di aiuti". L'esatto contributo dell'Fmi deve ancora essere deciso.

Al pacchetto dovrebbe contribuire anche il governo russo che in passato ha concesso una linea di credito a Cipro per 2,8 miliardi di euro. La scadenza del prestito dovrebbe essere spostata dal 2016 al 2021, secondo le prime informazioni. Mettere a punto l'operazione di salvataggio delle banche cipriote è stato particolarmente complicato perché il paese è considerato da alcuni un centro di riciclaggio del denaro sporco, in particolare russo. Alcuni stati membri della zona euro poi sono molto critici di un sistema fiscale ritenuto poco trasparente.

Per molti versi, il pacchetto cipriota è ancora tutto da toccare con mano. Mancano aspetti tecnici da risolvere e l'adozione delle misure imposte al governo cipriota dovranno essere verificate. Peraltro, l'intera operazione di salvataggio deve essere approvata dai singoli stati membri. Il cancelliere tedesco Angela Merkel dovrà chiedere l'approvazione del Bundestag, e appoggiarsi probabilmente ai voti dell'opposizione, perché deputati della maggioranza sono contrari a dare nuovi soldi tedeschi per salvare un paese. A sei mesi dalle elezioni legislative, sorprese non possono essere escluse.


crisi delle banche ,erano espostissime in bond greci e prestiti ad aziende e famiglie greche
 
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mist

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La mia domanda è: tutti temono la corsa agli sportelli per evitare di rimanere con euro sul c/c che ti vengono trasformati in altra moneta. Per evitare questa azione distruttiva costerebbe più o meno dei danni potenziali annunciare in modo ufficiale e paneuropeo che nessun deposito sarà mai convertito anche nell'eventualità di uscite? In pratica i soldi liquidi sul conto rimarrebbero euro come rimarrebbero i dollari in un conto in valuta. Certo, così "discrimini" titoli e depositi ma se uno vende un titolo già emesso chissene (sta già avvenendo). Le corse agli sportelli sono più pericolose. Sbaglio qualcosa?

Cipro - te li lasciano in euro (per il momento), ma te ne lasciano meno...
Cash is king - is dangerous!
 

frmaoro

il Fankazzista
L'Europa mostra la sua vera faccia a Cipro: banche chiuse, prelievo forzato sui conti

di: WSI Pubblicato il 16 marzo 2013| Ora 22:09


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Prove tecniche di default sull'isola mediterranea: lo Stato in bancarotta impone (succede sempre di venerdi' notte) un'imposta unica del 9,9% su tutti i depositi superiori a 100.000 euro e del 6,75% per quelli inferiori. Una misura annunciata alla fine dell'Eurogruppo, la Spectre che con Ue e Fmi ha raggiunto l'accordo per un piano di salvataggio che prevede un tetto massimo di aiuti di 10 miliardi.


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Fila agli sportelli dei bancomati a Cipro, prelievo massimo 250 euro.


NICOSIA (WSI) - Rabbia e incredulita' sono palpabili oggi sull'isola mediterranea dopo che ciprioti e stranieri qui residenti si sono svegliati stamani con la brutta notizia che lo Stato si prendera' una consistente fetta dei loro risparmi per salvare il Paese dalla bancarotta. Una misura annunciata nella notte, alla fine dell'Eurogruppo, che ha raggiunto l'accordo per un piano di salvataggio che prevede un tetto massimo di aiuti di 10 miliardi, di cui 1 dal Fondo Monetario Internazionale.

Dalle prime ore del giorno, lunghe file di cittadini, a piedi e in auto, si sono infatti create davanti alle succursali delle banche dotate di uno sportello automatico per effettuare prelievi di contante. E durante la lunga attesa la gente sfogava la propria rabbia contro il precedente presidente della Repubblica, il comunista Demetris Christofias, accusato di aver temporeggiato e non aver preso tempestive misure contro la crisi imminente. Ma anche la propria frustrazione per l'operato del nuovo capo dello Stato, Nikos Anastasiades (centro-destra), cui rimproverano di non aver mantenuto la promessa, piu' volte ripetuta in campagna elettorale, "che i risparmi in banca non sarebbero mai stati toccati".

Anche le banche cooperative, che in genere il sabato mattina sono aperte, oggi hanno dovuto sprangare gli sportelli in fretta e furia a causa della ressa di clienti arrabbiati e preoccupati che - imprecando contro quello che in molti hanno definito "una catastrofe" e "un furto bello e buono", volevano prelevare tutto il loro denaro e chiudere i conti. Il presidente cipriota ha spiegato che il prelievo sui depositi e' stata una decisione "dolorosa" da prendere ma si e' resa necessaria per ottenere gli aiuti finanziari internazionali ed "evitare la bancarotta".

"Avremmo potuto optare per uno scenario catastrofico con una bancarotta disordinata oppure per uno scenario doloroso con una gestione ordinata della crisi", ha sottolineato Anastasiades. Con un approccio nuovo e radicalmente diverso da quello adottato per i precedenti salvataggi di Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo, i ministri delle Finanze dell'eurozona e il Fondo monetario internazionale hanno dunque raggiunto la scorsa notte un accordo per un piano d'aiuti a Cipro.

Ma, in cambio (e per ridurre la loro partecipazione al prestito), i creditori hanno chiesto che i depositi nelle banche dell'isola siano sottoposti ad una pesante tassa straordinaria e ad una ritenuta alla fonte sugli interessi. Quindi e' questa la prima volta che i correntisti bancari di un Paese vengono colpiti direttamente dalle misure di un piano di aiuti europeo. Il prelievo consistera' in un'imposta unica del 9,9% su tutti i depositi superiori a 100.000 euro e del 6,75% per quelli inferiori, e dovra' essere approvato dal Parlamento che si riunira' in sessione straordinaria domani.

Le banche effettueranno i prelievi martedi' mattina, dopo la festivita' religiosa e bancaria del cosiddetto 'Lunedi' pulito', l'equivalente ortodosso del Mercoledi' delle Ceneri, ma hanno gia' ricevuto disposizioni di 'congelare' l'ammontare dell'imposta qualora l'intestatario del conto volesse trasferire il denaro all'estero. Agli istituti e' stato inoltre imposto di bloccare durante questo fine settimana la possibilita' di effettuare trasferimenti di denaro via internet. Dal prelievo sui depositi bancari sono attesi introiti per circa 5,8 miliardi di euro. Secondo quanto riferito nei giorni scorsi da molti media europei, circa la meta' dei depositi nelle banche dell'isola sarebbero intestati a cittadini russi non residenti.



Un'informazione non corrispondente a verita' che pero' ha senz'altro contribuito ad aumentare nei Paesi creditori il timore che un aiuto economico a Cipro sarebbe poi finito in un sistema bancario pieno di soldi russi dall'origine non proprio trasparente. Secondo fonti attendibili, dei circa 69 miliardi di euro presenti nel sistema bancario cipriota, solo un 37% (ovvero 25,5 miliardi) sarebbe detenuto da non residenti, russi ma anche di altre nazionalita'. La somma concordata la scorsa notte a Bruxelles per il piano di aiuti a Cipro e' nettamente inferiore ai 17,5 miliardi di euro chiesti inizialmente da Nicosia.



Il presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem, ha spiegato che "la situazione di Cipro e' unica" in ragione del suo "settore bancario ipertrofico" ed e' per questo che "dal momento che si tratta di un contributo alla stabilita' finanziaria di Cipro, abbiamo ritenuto giustificato chiedere un contributo a tutti i titolari di depositi bancari. Non stiamo penalizzando Cipro - ha concluso Dijsselbloem - ma stiamo affrontando i suoi problemi".



"La soluzione che abbiamo scelto e' dolorosa ma e' l'unica che ci consentira' di proseguire la nostra vita senza sconvolgimenti", ha detto da parte sua Anastasiades al suo rientro a Nicosia sottolineando il rischio di "crollo" dell'intero sistema bancario dell'isola.

avevo cercato di anicipare l'argomento:)
 
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Vet

Forumer storico
io non sono pessimista sull'euro, son pessimista sull'Italia.
Luogo dove siamo tutti bravi a fare il frocio col culo degli altri, sento che si vuole cambiare col M5S, ma per me non sono da cambiare i politici se prima non cambi gli italiani.
A proposito, ma il leader del M5S è quella persona condannata per omicidio, coi conti in Svizzera, che ha usufruito del condono e continua a tenere i suoi soldi in CHF?
Capisci perchè non mi fido?

Toglimi una curiosità Old.... Sei per caso di nazionalità Svizzera o ti sentì una rara eccezione che conferma la regola di una nazione e di un popolo come tu l'ha i definito.......perché questo popolo sono anche i tuoi genitori ....fratelli o sorelle...mogli e amanti....e naturalmente anche te....che poi il mondo sia composto in larghissima maggioranza di stronz......questa e' vero .....ma non certo da oggi.......ma dalla notte dei tempi.
 

colo

Forumer attivo
Trattasi di incidente stradale: uscito fuori strada, tre dei cinque occupanti l'auto muoiono.[/QUO


Si, trattasi di incidente stradale con un piccolo particolare LUI era alla guida e era UBRIACO :vomito: per questo fù condannato a 4 anni di galera (che naturalmente non fece, peccato) confermati sino alla cassazione.
 

apaci2

Ad bestias
Ma se uno a cipro è fully invested in titoli non gli possono toccare nulla no ?

Si parla solo di depositi, quindi sembrerebbe di si. La faccenda non è comunque chiara e in qualche articolo si parla anche di junior bond per il bail in.

Stiamo a vedere. Resta una decisione da canna del gas :titanic:

Ci stiamo muovendo velocemente verso nuovi picchi di decisioni demenziali
 
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drbs315

Forumer storico
Ma se uno a cipro è fully invested in titoli non gli possono toccare nulla no ?

Al momento non gli toccano nulla (c'è in realtà un riferimento ad un taglio possibile su junior bondholders, ma non mi pare ancora chiaro).
Se uno ha solo, supponiamo, dep titoli con tds e bond senior e 0 liquidità al momento non ha cmq nessun danno.
Ma è il senso dell'operazione a dover essere valutato: fatti preventivi calcoli è evidente che si è stimato in questo specifico caso che l'imposizione, per essere più efficace, doveva colpire la liquidità.
La deduzione, ne abbiamo già molte prove, è che l'Europa, per i prox bail-in, utilizzerà sempre, per ogni singolo caso, le iniziative ritenute necessarie, in barba a "convenzioni" acquisite o presunti "diritti naturali".
Tanto per chiarire e per giungere a noi il debito italico è, fondamentalmente, la palla al piede del sistema; ma gli italiani hanno assets netti privati superiori ai confratelli europei. Qcn pensa che i nordici o chi per loro verranno in aiuto senza considerare questo particolare?
Basta mettere in fila le iniziative europee, da tre anni ad oggi, gli intendimenti dell'Europa (che sono da tempo annunciati con assoluta chiarezza), gli ultimi passi sull'anagrafe di patrimoni/cc/dep tit presso l'anagrafe tributaria italiana e inserire tutto nel contesto (chiarendo anche, una volta per tutte, che il debito pubblico italiano, senza monetizzazione, non è più sostenibile).
La strada - l'unica rimasta alternativa al default/uscita dall'euro che cmq sarebbe disastrosa - è chiarissima.
Senza pensare, ovviamente, che il passato si ripeta e che, perciò, ciò che, per consuetudine, non si ritiene possibile sia pure nei fatti impossibile. L'Europa ha passato da anni certe "convenzioni" senza problemi.
 
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Stato
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