Imark
Forumer storico
A parte che non vedrei nulla di strano se uno cercasse di portarsi il sicario dalla sua, in realtà non penso a GS come società, penso alla conventicola di amichetti che si sono formati e conosciuti in un certo ambiente e che adesso stanno facendo le loro mosse.
Io spero di sbagliarmi, però intanto scrivo
Il grande attacco ai nostri risparmi - Interni - ilGiornale.it
chissà mai che in questi periodi che rimarranno nella storia magari riuscirò a ritagliarmi una particina come Cassandra... D'altra parte mi accontento: andare a provare a fare l'Ettore o l'Achille non vale la pena, non ho il fisico e poi alla fine si muore lo stesso.
Molte cose condivisibili nell'articolo, IMHO ...
Solo su di un punto la vedo diversamente, all'Irlanda in Europa hanno imposto di non ripudiare neanche parzialmente il debito senior unsecured delle banche, nemmeno di quelle che non torneranno mai più sul mercato; per la Spagna, finche regge il punto imposto all'Irlanda, si assume analoga responsabilità dello Stato per il debito (sempre privato...) delle banche.
E poiché la consistenza reale dell'attivo patrimoniale delle banche rimane incognita, ma si assume decisamente più modesta dei valori a bilancio Irlanda e Spagna possono fare tutte le riforme che vogliono, ma il debito di cui complessivamente sono chiamate a rispondere dal mercato è maggiore (di quanto ? Boh ! ) rispetto al loro debito pubblico, ricomprendendo anche quello (privato...) delle banche che dovessero trovarsi (si troveranno nel triennio a venire) di fatto a patrimonio negativo, nonostante il sostegno della BCE alla liquidità valga a guadagnare tempo e a coprire le magagne.
Secondo me, il problema è più lì che non nella sostenibilità del debito pubblico dei due paesi in sé e per sé.
Per la Francia, in prospettiva, problema analogo, sebbene legato non primariamente alle bolle immobiliari, quanto alla esposizione delle banche al debito pubblico dei PIIGS, e quindi risolvibile se si risolve la situazione italiana.
Circa la via di uscita per l'Italia, torno a concordare in pieno: qualcosa sul piano delle entrare faranno, ma la quasi totalità della ricetta dovrà venire sul versante della riduzione della spesa pubblica ed è necessario che, a fronte di un percorso di questo tipo, graduale, la BCE assicuri garanzia piena al nostro debito, e - aggiungo - al debito di alcuni paesi chiave per l'Europa ed in grado di sostenere l'euro sul piano della competitività.
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