Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 2

Stato
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[Reuters] Italia, pressione aumenta su rischi sistemici e ciclo-Julius Baer
MILANO, 23 novembre (Reuters) - L'Italia è sull'orlo di una recessione e le prospettive cicliche insieme alla questione del debito sovrano allontanano gli investitori dai collocamenti a rischio continuando a preferire investimento in asset di emittenti di buona qualità. In questo contesto il sistema bancario italiano è fortemente penalizzato a causa degli elevati elementi di rischiosità dei propri attivi e delle possibili perdite su crediti che si potranno verificare se il rallentamento attuale si trasformasse in una recessione a tutti gli effetti. E' questa la visione di Julius Baer sulle prospettive dei mercati per il 2012 e in particolare sull'Italia, illustrate nel corso di una presentazione a Milano. "La pressione sull'Italia sta aumentando", ha detto nel corso dell'incontro, Christiam Gattiker, capo strategia e ricerca del gruppo svizzero di private banking spiegando che, anche a causa dell'opacità della situazione europea, è necessario che l'Italia metta a punto un programma di austerità credibile e continui ad avere il sostegno monetario della Bce. Secondo Julius Baer il mercato obbligazionario è troppo pessimista nei confronti dei titoli di Stato italiani ma pur essendoci segnali di ottimismo e di miglioramento la pressione rimane elevata. Tra i fattori di ottimismo l'istituto cita un bilancio in equilibrio (escluso il pagamento degli interessi), la struttura delle scadenze, il basso livello del debito privato e il nuovo governo tecnico guidato da Mario Monti. "Stando alle previsioni, tuttavia, l'Italia dovrebbe ricadere in recessione, proprio come la Spagna e altri paesi più piccoli che si trovano a fare i conti con una nuova politica di rigoroso consolidamento del bilancio", dice Gattiker. I rischi sistemici e il rallentamento del ciclo rappresentano un forte peso per gli attivi italiani come è evidenziato anche dall'andamento nella stessa direzione registrato sia dal mercato obbligazionario (governativo e bancario) che da quello azionario contrariamente ad una situazione normale in cui le obbligazioni mitigano gli andamenti negativi delle azioni. Secondo Julius Baer a meno che la Bce non decida di comprare incondizionatamente titoli di Stato italiani e non venga messo a punto un programma di austerità credibile per l'Italia, è improbabile che nel prossimo futuro la situazione si stabilizzi. Sul fronte delle strategie di investimento, in un contesto di mercati finanziari che dovrebbero proseguire in maniera altalenante e visto che non si potranno del tutto evitare i collocamenti a rischio, diventa più che mai necessaria una cauta selezione. In particolare, gli specialisti di Julius Baer consigliano di investire in corporate bond in quanto il rischio è calcolabile e si potrà in questo modo beneficiare della solidità di bilancio delle società non appartenenti al settore finanziario. La stessa attenzione a bilanci solidi, insieme alle prospettivie di dividendi sostenibili, dovrà essere prestata nell'investimento azionario mentre i più propensi al rischio dovrebbero investire in azioni 'A' del mercato cinese in quanto questi titoli beneficiano dell'allentamento della politica monetaria nel paese. "Riteniamo che una delle principali virtù della gestione patrimoniale nei prossimi 12 mesi sarà quella di saper resistere alla tentazione di giocare agli eroi", conclude Gattiker




divertente la frase che ho messo in grassetto. hanno proprio ragione, non bisogna farsi prendere dalle tentazioni.
 
[Reuters] Italia, pressione aumenta su rischi sistemici e ciclo-Julius Baer
MILANO, 23 novembre (Reuters) - L'Italia è sull'orlo di una recessione e le prospettive cicliche insieme alla questione del debito sovrano allontanano gli investitori dai collocamenti a rischio continuando a preferire investimento in asset di emittenti di buona qualità. In questo contesto il sistema bancario italiano è fortemente penalizzato a causa degli elevati elementi di rischiosità dei propri attivi e delle possibili perdite su crediti che si potranno verificare se il rallentamento attuale si trasformasse in una recessione a tutti gli effetti. E' questa la visione di Julius Baer sulle prospettive dei mercati per il 2012 e in particolare sull'Italia, illustrate nel corso di una presentazione a Milano. "La pressione sull'Italia sta aumentando", ha detto nel corso dell'incontro, Christiam Gattiker, capo strategia e ricerca del gruppo svizzero di private banking spiegando che, anche a causa dell'opacità della situazione europea, è necessario che l'Italia metta a punto un programma di austerità credibile e continui ad avere il sostegno monetario della Bce. Secondo Julius Baer il mercato obbligazionario è troppo pessimista nei confronti dei titoli di Stato italiani ma pur essendoci segnali di ottimismo e di miglioramento la pressione rimane elevata. Tra i fattori di ottimismo l'istituto cita un bilancio in equilibrio (escluso il pagamento degli interessi), la struttura delle scadenze, il basso livello del debito privato e il nuovo governo tecnico guidato da Mario Monti. "Stando alle previsioni, tuttavia, l'Italia dovrebbe ricadere in recessione, proprio come la Spagna e altri paesi più piccoli che si trovano a fare i conti con una nuova politica di rigoroso consolidamento del bilancio", dice Gattiker. I rischi sistemici e il rallentamento del ciclo rappresentano un forte peso per gli attivi italiani come è evidenziato anche dall'andamento nella stessa direzione registrato sia dal mercato obbligazionario (governativo e bancario) che da quello azionario contrariamente ad una situazione normale in cui le obbligazioni mitigano gli andamenti negativi delle azioni. Secondo Julius Baer a meno che la Bce non decida di comprare incondizionatamente titoli di Stato italiani e non venga messo a punto un programma di austerità credibile per l'Italia, è improbabile che nel prossimo futuro la situazione si stabilizzi. Sul fronte delle strategie di investimento, in un contesto di mercati finanziari che dovrebbero proseguire in maniera altalenante e visto che non si potranno del tutto evitare i collocamenti a rischio, diventa più che mai necessaria una cauta selezione. In particolare, gli specialisti di Julius Baer consigliano di investire in corporate bond in quanto il rischio è calcolabile e si potrà in questo modo beneficiare della solidità di bilancio delle società non appartenenti al settore finanziario. La stessa attenzione a bilanci solidi, insieme alle prospettivie di dividendi sostenibili, dovrà essere prestata nell'investimento azionario mentre i più propensi al rischio dovrebbero investire in azioni 'A' del mercato cinese in quanto questi titoli beneficiano dell'allentamento della politica monetaria nel paese. "Riteniamo che una delle principali virtù della gestione patrimoniale nei prossimi 12 mesi sarà quella di saper resistere alla tentazione di giocare agli eroi", conclude Gattiker




divertente la frase che ho messo in grassetto. hanno proprio ragione, non bisogna farsi prendere dalle tentazioni.

Questo si e' fatto un giro in un coffee shop ad Amsterdam e si e' preso un po di "magic mushrooms"

Eurobond: Per Ministro Finanze Olanda Possono Aggravare Crisi





mercoledì, 23 novembre 2011 - 17:26
(ASCA-Afp) - L'Aja, 23 nov - Non sono ''una soluzione magica per risolvere alla crisi al contrario potrebbero persino aggravarla'', cosi Jan Kees de Jager, ministro olandese delle finanze, boccia la proposta della Commissione Ue sulla praticabilita' degli Eurobond in una prospettiva a breve termine. ''Non li escludo in una prospettiva di lungo termine, ogni cosa a suo tempo e questo vuol dire stabilire innanzitutto una stretta supervisione sull'applicazione della disciplina nei bilanci pubblici'' ha spiegato il ministro olandese.
 
groupama

Groupama hopes to sell gan assurances unit for 700 million to one billion euros-sources

groupama expects indicative offers for gan assurances unit from axa, covea and allianz this week-sources

insurer groupama under pressure from french regulator to speed up asset disposals-sources
 
operativitá.

francamente per me questo si puó definire l'anno horribilis.

era partito molto bene, ero arrivato a oltre +15% e mi sono mangiato tutti con tanti interessi. (non faccio piú nemmeno il Mark to market)


penso che molti di noi siano in situazioni simili, ma non dobbiamo abbattarci.

come dice il nostro inno, stringiamoci a corte....


occhi aperti e chiappe serrate che gaudente é sempre dietro l'angolo :D:D (permettetemi la battuta)



cmq francamente la situazione qui sembra proprio non migliorare.


personalmente a meno di annunci eclatanti, penso si continuerá a scendere. quindi mi metto a lato a osservare.

penso che per entrare non ci sia alcuna fretta.

sulle p. l'unica cosa che puó fare la differenza saranno le ope, che sicuramente da qui a fine anno, qualche altro emittente potrebbe fare.



il poco cash rimasto lo voglio provare a utilizzare al meglio, visto che potrebbe diventare molto prezioso.
 
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francamente per me questo si puó definire l'anno horribilis.

era partito molto bene, ero arrivato a oltre +15% e mi sono mangiato tutti con tanti interessi. (non faccio piú nemmeno il Mark to market)


penso che molti di noi siano in situazioni simili, ma non dobbiamo abbattarci.
Io ho chiuso l'anno a fine ottobre con un Medesto +11%netto:)in arretramento del 50% rispetto al +22% dell'anno prima,ma daltronde tra grecia-irlanda-boi e qlc switch non posso lamentarmi.Se i mercati risaliranno prevedo di raddoppiare e tornare al +20% netto,altrimenti vedremo:rolleyes:
Cè da dire che gli interessi sono molto interessanti e si può tranquillamente aspettare tempi migliori

Riguardo alle Opa,io non lo vedo per niente un bel segno tutte queste tender offer,sopratutto i prezzi sono molto bassi,ho paura che le banche con queste opa si parino di fronte alle call che non faranno più,vedremo
 
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