Rottweiler
Forumer storico
A proposito del '92, io ero giovanetto ma già lavoravo in borsa e me la sono vista tutta "in prima fila". Il trombone che più di tutti gli altri allora predicava morte sventura e disperazione se avessimo mollato la sacra parità del cambio era un certo Mario Monti.
Leggete un po' (dopo che per andare dietro alle sue idee ci fumammo tutte le riserve valutarie) con quanta soavità aveva la faccia di tolla di parlare solo più un anno dopo...
' LA SVALUTAZIONE CI HA FATTO BENE' - Repubblica.it » Ricerca
.....l'ho scritto in tutte le salse pur su un quotidiano che dovrebbe in teoria essere supportivo del centrodestra.
Non entro nel merito di un discorso complesso come quello lira vs. euro: ho già detto altre volte che meriterebbe un Thread a parte per essere sviscerato, dato e non concesso che le convinzioni di tipo politico-ideologico, inevitabilmente presenti in un discorso di questo tipo, non finiscano per togliere qualsiasi obbiettività al confronto.
Mi permetto solo di esporre due brevi commenti:
1)le parole che Claudio usa per definire la posizione di Monti, pre e post svalutazione 1992, meriterebbero maggiore obbiettività o, quantomeno, maggiore aplomb. Avrebbe, ad esempio, potuto usare una porzione dell'inarrivabile distacco anglo-sassone con il quale ha definito l'orientamento del giornale su cui scrive...


2)mi chiedo: cosa accadrebbe del debito pubblico italico, se mai fossimo costretti a compiere lo sciagurato passo fuori dall'euro? Qualcosa di simile a quanto accadde tra il 1991 e il 1994, quando il nostro debito passò dal 98% al 121.8% del PIL?
(NB: il grafico che riporto qui sotto può servire a ricostruire l'andamento del nostro debito pubblico, in collegamento con il Governo nazionale allora in carica)