Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Secondo me Fitch ne dice una giusta e una sbagliata.

Quella giusta:
*se una banca non rispetta certi requisiti di capitale (che non sono quelli minimi, bensì quelli di sicurezza rispetto ai minimi), la Banca d'Italia blocca qualsiasi iniziativa che possa portare ad un ulteriore indebolimento del capitale, a qualsiasi livello.

Quella sbagliata:
*Fitch confronta il core tier 1 a 7.7% con l'8% che sarà ricercato a livello di AQR. Peccato che i due dati non siano congrui. Non solo perchè si tratta di un 7.7% pro-forma (=dà per scontati eventi che non si sono ancora verificati), ma, soprattutto, perchè non viene calcolato con il criterio Basilea 3 phase-in. Dove andrebbe quell'indice, se venisse adottato il criterio dell'AQR?

Conclusione: senza voler entrare nel merito delle probabilità che Carige ha di riscattarsi, la capitalizzazione attuale è fortemente carente rispetto a livelli considerati accettabili, e pertanto la Banca d'Italia fa il proprio dovere.


Attenzione, io so benissimo che per una LT2 il non pagamento cedole e/o capitale significa fallimento, ma allo STATO ATTUALE cioè ad OGGI questo può ritenersi ancora valido oppure per rispondere a dettami pià stringenti voluti aggiungo giustamene dalla BCE, può accadere ad una LT2 un qualche cosa di simile a CRG CV ?
D'altra parte SNS quando è stato "tagliata", non sono andati a vedere se erano tier 1 o LT2 e han ghiliottinato tutto il debito subordinato , perchè Olanda sì e Italia no ? Mi sembra di ricordare che in Olanda c'era già una legge che lo consentiva mentre in Italia non c'era e non c'è , ma chi mi assicura che la legge in Italia esca dal giorno alla notte ?
Bene inteso, io di debito junior ho solo un 28,199% del mio PTF diviso in subordinati LT2 (solo UC, MB e UBI) dove ho il 18,171% del mio ptf , che si aggiunge al 4,147% di tier 1 cumulative no loss adsorbtion e al 5,881% di no cumulative, e se vedo che butta male , esco anche da questi .
 
Attenzione, io so benissimo che per una LT2 il non pagamento cedole e/o capitale significa fallimento, ma allo STATO ATTUALE cioè ad OGGI questo può ritenersi ancora valido oppure per rispondere a dettami pià stringenti voluti aggiungo giustamene dalla BCE, può accadere ad una LT2 un qualche cosa di simile a CRG CV ?
D'altra parte SNS quando è stato "tagliata", non sono andati a vedere se erano tier 1 o LT2 e han ghiliottinato tutto il debito subordinato , perchè Olanda sì e Italia no ? Mi sembra di ricordare che in Olanda c'era già una legge che lo consentiva mentre in Italia non c'era e non c'è , ma chi mi assicura che la legge in Italia esca dal giorno alla notte ?
Bene inteso, io di debito junior ho solo un 28,199% del mio PTF diviso in subordinati LT2 (solo UC, MB e UBI) dove ho il 18,171% del mio ptf , che si aggiunge al 4,147% di tier 1 cumulative no loss adsorbtion e al 5,881% di no cumulative, e se vedo che butta male , esco anche da questi .

Come dici nessuno te l'assicura.di certo se una banca riceverà aiuti di stato,i sub (anche lt2) verranno colpiti.
 
concordo che Banca di Italia abbia fatto il proprio dovere e difatti avevo messo in guardia quello amico perchè temevo che qualcosa di simile potesse accadere e lui è stato assai sfigato che venisse tolta la quotazione a 40 giorni dalla maturity, altrimenti le avrebbe vendute tutte anche perchè mi ha detto che il denaro per uscire c'era.
Ma ti chiedo se questa CRG CV invece di una UT2 fossse stata una LOWER TIER 2 di tipo vecchio, secondo te sarebbe stato possibile una cosa del genere cioè un blocco del "ritorno" dei soldi agli obbligazionisti ?

Attenzione, io so benissimo che per una LT2 il non pagamento cedole e/o capitale significa fallimento, ma allo STATO ATTUALE cioè ad OGGI questo può ritenersi ancora valido oppure per rispondere a dettami pià stringenti voluti aggiungo giustamene dalla BCE, può accadere ad una LT2 un qualche cosa di simile a CRG CV ?
D'altra parte SNS quando è stato "tagliata", non sono andati a vedere se erano tier 1 o LT2 e han ghiliottinato tutto il debito subordinato , perchè Olanda sì e Italia no ? Mi sembra di ricordare che in Olanda c'era già una legge che lo consentiva mentre in Italia non c'era e non c'è , ma chi mi assicura che la legge in Italia esca dal giorno alla notte ?
Bene inteso, io di debito junior ho solo un 28,199% del mio PTF diviso in subordinati LT2 (solo UC, MB e UBI) dove ho il 18,171% del mio ptf , che si aggiunge al 4,147% di tier 1 cumulative no loss adsorbtion e al 5,881% di no cumulative, e se vedo che butta male , esco anche da questi .

Ciao Fabbro,

i tuoi posts toccano diversi aspetti, che non vanno sovrapposti, o si corre il rischio di fare confusione:

1)la definizione di LT2, come hai ricordato, prevede l'obbligo, da parte dell'emittente, di pagare cedole e principal a date prefissate, pena il default.
Al tuo primo post bisogna dunque rispondere che se fosse stato LT2, il prospetto non avrebbe potuto prevedere la clausola di non pagamento del principal, che invece, se ho capito bene, è ben presente.

2)una LT2 rimane tale finchè è in vita. I vari eventi normativi di questi anni non hanno modificato nulla di ciò che è scritto nel prospetto. In altre parole: non è avvenuto che, a seguito di nuove norme, un LT2 possa non pagare la cedola alla scadenza prevista, senza conseguenze.

3)la normativa sul burden sharing si è "sovrapposta" a quanto previsto dal prospetto. In primo luogo ne sono stati toccati alcuni Paesi (tra i quali l'Olanda), con leggi che differiscono da Paese a Paese. In secondo luogo (oggi sembra che la direttiva in questione sarà adottata dall'Europa a febbraio 2014) una legge europea (RRD) renderà omogeneo il quadro europeo.
Nel frattempo la Commissione Europea ha emanato delle regole sul bail-in che anticipano quanto previsto dalla legge in questione.

4)sembra che la RRD preveda l'applicazione del bail-in per i subordinati a partire dal gennaio 2015. Ma attenzione! La stessa normativa prevede che in un momento successivo (tra il 2015 e il 2018) neppure i senior siano esclusi da questo meccanismo.
Qui si apre un discorso "politico" in merito a chi prenderà queste decisioni (quali assets includere nel bail-in) a livello europeo. Non sarei sorpreso se, alla fine, un certo livello di discrezionalità verrà conservato
La conclusione per l'investitore alla ricerca di un massimo di tranquillità non sta nella scelta tra senior e subordinato, ma tra emittente ed emittente.
Il mio parere, per quello che vale, è questo: preferisco investire in un AT1 di una banca di altissimo livello piuttosto che in un senior di una banca maleodorante...

P.S. al punto in cui siamo, è difficile che un Paese europeo che non ha ancora una legge sul bail-in la approvi in anticipo sulla RRD. A meno che si profili all'improvviso una situazione catastrofica per una delle sue banche importanti...
 
...per questa il F.I.T.D è troppo grossa :D

...i nordici che fanno ?...marcia indietro non si attengono alle direttive UE :lol:

alla fine siamo sempre i migliori (fino ad ora)

dopo Irlanda - Austria - Spagna - noi abbiamo solo un tre banchette tra MPS Carige e BdM da sistemare degne di nota ...le prime due si arrangiano la terza gli metteranno un gettone da 500 milioni :D

Ciao Russia,

ovviamente ti è chiaro che il "gettone" in questione non potrà essere lo Stato italiano a metterlo, se non seguendo le regole europee...
 
Ciao Fabbro,

i tuoi posts toccano diversi aspetti, che non vanno sovrapposti, o si corre il rischio di fare confusione:

1)la definizione di LT2, come hai ricordato, prevede l'obbligo, da parte dell'emittente, di pagare cedole e principal a date prefissate, pena il default.
Al tuo primo post bisogna dunque rispondere che se fosse stato LT2, il prospetto non avrebbe potuto prevedere la clausola di non pagamento del principal, che invece, se ho capito bene, è ben presente.

2)una LT2 rimane tale finchè è in vita. I vari eventi normativi di questi anni non hanno modificato nulla di ciò che è scritto nel prospetto. In altre parole: non è avvenuto che, a seguito di nuove norme, un LT2 possa non pagare la cedola alla scadenza prevista, senza conseguenze.

3)la normativa sul burden sharing si è "sovrapposta" a quanto previsto dal prospetto. In primo luogo ne sono stati toccati alcuni Paesi (tra i quali l'Olanda), con leggi che differiscono da Paese a Paese. In secondo luogo (oggi sembra che la direttiva in questione sarà adottata dall'Europa a febbraio 2014) una legge europea (RRD) renderà omogeneo il quadro europeo.
Nel frattempo la Commissione Europea ha emanato delle regole sul bail-in che anticipano quanto previsto dalla legge in questione.

4)sembra che la RRD preveda l'applicazione del bail-in per i subordinati a partire dal gennaio 2015. Ma attenzione! La stessa normativa prevede che in un momento successivo (tra il 2015 e il 2018) neppure i senior siano esclusi da questo meccanismo.
Qui si apre un discorso "politico" in merito a chi prenderà queste decisioni (quali assets includere nel bail-in) a livello europeo. Non sarei sorpreso se, alla fine, un certo livello di discrezionalità verrà conservato
La conclusione per l'investitore alla ricerca di un massimo di tranquillità non sta nella scelta tra senior e subordinato, ma tra emittente ed emittente.
Il mio parere, per quello che vale, è questo: preferisco investire in un AT1 di una banca di altissimo livello piuttosto che in un senior di una banca maleodorante...

P.S. al punto in cui siamo, è difficile che un Paese europeo che non ha ancora una legge sul bail-in la approvi in anticipo sulla RRD. A meno che si profili all'improvviso una situazione catastrofica per una delle sue banche importanti...

ciao e grazie della risposta come ringrazio il mio omonimo.
Concordo appieno con te che tra una tier 1 di ad esempio di credite agricole o di axa e una senior di una emittente sull'orlo del precipizio, preferisco un milione di volte la prima, anzi la seconda non la guardo nenche . E difatti di tier 1 ho oggi come emittenti le stesse che avevo 1 anno fa o forse da più tempo cioè AXA(più di una), AEGON (più di una), BA-CA, BNP, BPCE , CREDITE AGRICOLE, BFCM, GENERALI(più di una), GROUPAMA(la unica dove ho rischiato) ISP e UNICREDITO(più di una).
Mentre di LT2 ho sempre ad oggi molte UC, qualche MB e poche UBI.
Ma la parte grossa direi preponderante del mio PTF pari al 71,428% è fatto di senior unsecured senza neanche un Titolo di stato.
Un saluto e ancoira il mio grazie
 
ciao e grazie della risposta come ringrazio il mio omonimo.
Concordo appieno con te che tra una tier 1 di ad esempio di credite agricole o di axa e una senior di una emittente sull'orlo del precipizio, preferisco un milione di volte la prima, anzi la seconda non la guardo nenche . E difatti di tier 1 ho oggi come emittenti le stesse che avevo 1 anno fa o forse da più tempo cioè AXA(più di una), AEGON (più di una), BA-CA, BNP, BPCE , CREDITE AGRICOLE, BFCM, GENERALI(più di una), GROUPAMA(la unica dove ho rischiato) ISP e UNICREDITO(più di una).
Mentre di LT2 ho sempre ad oggi molte UC, qualche MB e poche UBI.
Ma la parte grossa direi preponderante del mio PTF pari al 71,428% è fatto di senior unsecured senza neanche un Titolo di stato.
Un saluto e ancoira il mio grazie

che non sono sub bancari, altra differenza da sottolineare sempre
 
Ciao Russia,

ovviamente ti è chiaro che il "gettone" in questione non potrà essere lo Stato italiano a metterlo, se non seguendo le regole europee...


Come potete leggere dall articolo da me postato coincide perfettamente con quel che pensavo/penso sembra che mi abbiano letto nel pensiero...il FITD da Tercas in poi potrebbe trasformarsi nel veicolo di salvataggio svincolato dalla mano pubblica ma "guidato" da BDI ...

Ormai il ghiaccio e' rotto fossi Zonin e Sorato chiederei lo stesso trattamento banca popolare di bari copertura perdite pregresse e metto il mio gettone 300/200 cordata per rilevare BdM ...il gettone da 500 a carico fitd ...non la penso/ savo solo io quand' e' accaduta e questo mi conforta ...a volte ad essere da soli a pensare certe cose ti vengono dei dubbi genio o pazzo ...:D
 
sul cambio "insano" tra €/$

....La ripresa è forte ed il tapering, allora, fa meno paura, ma c'è una cosa che rimane enigmatica: perché con tutta questa strabiliante forza dell'economia Usa il dollaro si indebolisce?
La battaglia si svolge sul fronte valutario, ed il fatto che il cross Eur/Usd sia cresciuto fino all'ultimo secondo, arrivando a 1,3705 significa che questa guerra la stanno vincendo gli Stati Uniti. La Bce non cerca neppure di reagire (per il momento) e questo costerà lacrime e sangue ancora per i Paesi periferici dell'eurozona.
Forse Draghi fa anche una riflessione di questo tipo: “Perché reagire ora? Tanto perdo, quelli lanciano bordate da 85 miliardi al mese, cosa posso fare io?”
Ed allora attende tempi migliori, forse marzo, quando il tapering sarà già avviato, per ora incassa (pugni), ha il viso sfigurato, ma cerca di rimanere in piedi.




da Ivan Drago a Draghi Balboa :lol:
 

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