Non rubi proprio nulla: confrontarsi su questi argomenti serve a chiarirsi le idee.
A me sembra che la BCE immagini una procedura molto razionale e saggia.
Innanzitutto le affermazioni fatte a proposito del ruolo degli AT1, nelle varie versioni (trigger tra il 5.5% e il 7%), non vanno riferite a ciò che avverrà quando AQR e stress test saranno terminati, ma solo all'esercizio in sè. In altre parole: se AQR e stress test evidenziassero dei buchi, questi non potrebbero essere riempiti con strumenti AT1, se non nei limiti indicati.
Se la banca continuasse a mostrare dei "buchi", ecco che si aprirebbe la prima fase della "riparazione", per la quale vengono dati tempi di intervento.
L'idea base è che la banca si rimetta in sesto con un aumento di capitale.
Se tuttavia questo risultasse impossibile, per una qualsiasi ragione, ecco che si aprirebbe una nuova fase: è molto probabile che alla banca venga richiesto di rendere disponibile capitale di elevata qualità convertendo parte del proprio debito obbligazionario sino al raggiungimento del livello di sicurezza.
E' importante combinare il press della BCE con quello, odierno, dell'EBA:
EBA publishes common methodology and scenario for 2014 EU-banks stress test - View press release - European Banking Authority
Ricordo che le banche non devono, nel corso dello stress test, avvicinarsi troppo al livello di capitale corrispondente al PONV. Altrimenti potrebbero essere dolori: prima per gli azionisti, ed eventualmente per altri stakeholders.
Chiedi se ci possano essere sorprese: tutti questi aumenti di capitale significano ben qualcosa....