L'interessante stralcio di report pubblicato da SVA ci ricorda che Solvency II andrà seguita con attenzione per via delle possibili ricadute sul corso dei subordinati assicurativi.
Basti vedere l'effetto che il comunicato Achmea ha prodotto sul titolo che, come ha già chiarito il Negus, non è quello citato da alcuni forumers, bensì questo:
https://www.boerse-stuttgart.de/en/stock-exchange/factsheets/bonds/?ID_NOTATION=79138736
In estrema sintesi:
*la bozza più recente di Solvency II prevede un periodo di 10 anni di grandfathering a partire dal 2016
*durante il periodo di grandfathering non sono (attualmente) previsti piani di ammortamento della contribuzione al solvency margin (es.: 10% all'anno), come invece è stato il caso di Basilea 3. Pertanto la contribuzione varrebbe al 100% sino al 2026
*con l'entrata in vigore di Solvency II potrebbero scattare le clausole di early redemption. Urgerebbe pertanto analisi accurata del prospetto
*se la bozza non fosse modificata, nessun assicurativo subirebbe una penalizzazione nei propri subordinati, anche se è sempre consigliabile leggere attentamente il prospetto, visto che talvolta i meccanismi di contribuzione per gli assicurativi sono alquanto contorti (es.: normative nazionali, criteri assunti dalle società di rating, etc.).
Ecco perchè Achmea se ne è uscita con quel press release, che, lo ricordo, vale solo per quel bond: non è detto che valga anche per gli altri bonds della stessa Achmea.
Il mercato ha reagito bene, ma potrà reagire molto male se la bozza di Solvency II fosse modificata introducendo l'ammortamento annuale del titolo, a partire dal 2016. Occhio, quindi, all'evoluzione della bozza!
*chiunque abbia un titolo assicurativo in portafoglio farebbe bene a tener conto di queste considerazioni.