Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3 (2 lettori)

bia06

Listen other's viewpoint avoid conflicts & wars.
XS1300456420 9,5% Banca Popolare Vicenza.

In merito al recente bond, Iorio ha spiegato che "l'emissione di 250 mln, 200 sul mercato e 50 mln in private placament con Intesa Sanpaolo, e servita a portare la banca sopra l'8% di total capital ratio ai 9 mesi. L'operazione è stata richiesta dalla Bce. La notizia dell'investigazione della guardia di finanza ha portato il rendimento all'11% mentre noi speravamo di spuntare un rendimento sotto il 9%".
 

bia06

Listen other's viewpoint avoid conflicts & wars.
Nuova emissione

*** FINNAIR € HYBRID - IPTs 8.250% area ***

Issuer: Finnair plc
Ranking /Accounting treatment: Deeply subordinated, pari passu only with outstanding hybrid, equity classification under IFRS
Rating: Unrated
Settlement date: 13 October 2015
Size: EUR 150m expected
Maturity: Perpetual
Optional Redemption: At par, 13 October 2020 and every interest payment date thereafter
IPTs: ** 8.25% area **
Interest rate: Annual fixed rate, 500 bps step-up 2020 onwards
Reset every 5 years at the relevant 5-yr swap rate + intial credit spread + step-up of 500bps
Interest Deferral: Optional, cash cumulative and compounding with 12-month look-back pusher event
In the event of a minority dividend is declared when deferred interest is outstanding, step-up of 500 bps
Special Events Opt. Redemption: Tax Deductibility (101%), Accounting Event (par), Replacing Capital Event (103%), Withholding Tax (par)
Change of Control Call Event (par; 500 bps step-up if not called, investment grade rating carve-out)
Listing/Law: OMX Helsinki / Finnish Law
Denominations: € 100k+100k
ISIN: FI4000176300
Structuring Advisors: Danske Bank, Morgan Stanley
Joint Lead Managers: Danske Bank (B&D), Morgan Stanley, Pohjola Markets
Timing/IOI: Today's Business / North of €150MM in IOI
 

Cat XL

Shizuka Minamoto
:up: prenoto un posto in prima fila.

L'idea che mi sono fatto di queste due settimane è che ci devono esser state vendite e riscatti di quote di fondi che avevano investito in modo massiccio sui sub assicurativi negli ultimi 2 anni, e poichè queste posizioni erano per lo più in gain anche due figure ... s'è scatenato un domino di vendite ... tanti grossi e poi anche piccoli ad uscire....per una porta stretta...
E solo una umile ipotesi,magari anche sbagliata, ma è la risposta che mi son dato per spiegare un ribasso simile e mantenere tutte le posizioni detenute in portafoglio.
Fed e tassi permettendo, ci vorranno un paio di mesi "forse" per rivedere le quotazioni dei primi di settembre. Godiamoci i ratei ed attendiamo.

Avendo (avuto) la testa da altre parti in questo momento non mi sono effettivamente accorto del brutale sell-off sugli assicurativi. Ieri mi sono visto i grafici e mi sono spaventato. Anche la mia gatta e' rimasta scioccata e non miagola piu'...

Parlando con un importantissimo gestore di subordinati queste le sono le motivazioni a cui sono arrivato. Saro' breve per aprire un'eventuale discussione piu' apporfondita e non tediarvi.

1) Sell-off generale. Cina, VW Glencore etc...non mi dilungo. Certi gestori hanno dovuto prendere profitto. Questo e' stato il driver piu' importante. Ne abbiamo gia' discusso.

2) Delta Lloyd. Pare che la debacle DL, una piccola assicurazione in termini assoluti, abbia avuto effetti molto piu' vasti, sia per effetto simpatia che contagio (Aegon). Le assicurazioni del nord Europa hanno portafogli con garanzie relativamente alte e non modificabili (non come nel sud Europe). Con i tassi a questi livelli il gap e' evidente nel "reinvestment risk" per colmare la duration gap (mismatch) tra assets e liabilities. Ci sono ricerche di S&P e Moody’s che parlano solo per le assicurazioni tedesche nel ramo vita di decine di miliardi di euro. Chiaro che prima o poi queste perdite verranno cristallizzate. Certe compagnie come Ethias (altro nome traballante) stanno proponendo transazioni con i policyholders vita per liquidare cash polizze onerose. Potremmo avere delle sorprese sui S2 ratio di certi emittenti anche se i dati preliminari delle grandi sembrano andare nella giusta direzione. Vorrei ricordare che i modelli interni di S2 stanno per essere approvati dal regolatore in questi mesi percui i ratio che si leggono sui bilanci sono ancora stimati, pur in presenza di stime ormai finali. Bottom line e che e’ meglio stare sugli assicurativi danni anche se in questo momento c’e’ pressione sui premi danni. Termino qui altrimenti la discussion diventa interminabile.

Il gestore mi faceva notare che un T2 di Generali ha perso piu’ del T1 di Unipol. Ora Unipol e’ solo Italia e soprattutto danni ma qualcosa non torna…

Mi citava anche i sub CNP in forte perdita. CNP e' forte in Brasile..


3) Come spiegare la sottoperformazione della carta assicurativa vs bancaria? Perche' i sub bancari hanno tenuto molto meglio, con i legacy T1 quasi immobili e i cocos, una proposizione generalmete piu' rischiosa dei sub assicurativi, solo marginalmente giu'. Ora i cocos tradavano piu' larghi (ASW z-spread etc...) percui avevano meno da perdere. Questo puo' spiegare in parte la migliore tenuta dei sub bancari. Ricordo che Santander e' in pesantissima perdita da inizio anno e tuttavia il calo dei cocos e' stata tuttosommato contenuto a mio giudizio. Bisogna anche dire che Delta Lloyd e' scesa nettamente di piu'. Ma c'e' anche un fattore tecnico. I sub bancari hanno duration molto inferiori a certi sub assicurativi. I previsione di S2 parecchie assicurazioni (Groupama, Unipol. bancassurance francesi...per nominare alcune recenti emissioni) hanno emesso T1 vecchio stile per ammortizzarli (grandfathering) in 10 anni (fine 2015) percui hanno call lontane. I cocos sono generalmente 10NC5 con i legacy T1 rimasti a tasso fisso callabili ogni anno gli step-up rimasti in callabili a breve. Non sto a dirvi che vuol dire duration piu' lunga con i tassi US in potenziale salita anche se i tassi sull'euro dovrebbero rimanere bassi ancora per un bel po. Anche qui si potrebbe discutere a lungo.

4) Altre motivazioni, tipo minore minore visibilita’, liquidita’ e minore coverage sia di buy/sell side fanno il resto.

Ho scritto molto velocemente percui ci potrebbero essere errori.
 

Joe Silver

Forumer storico
Avendo (avuto) la testa da altre parti in questo momento non mi sono effettivamente accorto del brutale sell-off sugli assicurativi. Ieri mi sono visto i grafici e mi sono spaventato. Anche la mia gatta e' rimasta scioccata e non miagola piu'...

Parlando con un importantissimo gestore di subordinati queste le sono le motivazioni a cui sono arrivato. Saro' breve per aprire un'eventuale discussione piu' apporfondita e non tediarvi.

1) Sell-off generale. Cina, VW Glencore etc...non mi dilungo. Certi gestori hanno dovuto prendere profitto. Questo e' stato il driver piu' importante. Ne abbiamo gia' discusso.

2) Delta Lloyd. Pare che la debacle DL, una piccola assicurazione in termini assoluti, abbia avuto effetti molto piu' vasti, sia per effetto simpatia che contagio (Aegon). Le assicurazioni del nord Europa hanno portafogli con garanzie relativamente alte e non modificabili (non come nel sud Europe). Con i tassi a questi livelli il gap e' evidente nel "reinvestment risk" per colmare la duration gap (mismatch) tra assets e liabilities. Ci sono ricerche di S&P e Moody’s che parlano solo per le assicurazioni tedesche nel ramo vita di decine di miliardi di euro. Chiaro che prima o poi queste perdite verranno cristallizzate. Certe compagnie come Ethias (altro nome traballante) stanno proponendo transazioni con i policyholders vita per liquidare cash polizze onerose. Potremmo avere delle sorprese sui S2 ratio di certi emittenti anche se i dati preliminari delle grandi sembrano andare nella giusta direzione. Vorrei ricordare che i modelli interni di S2 stanno per essere approvati dal regolatore in questi mesi percui i ratio che si leggono sui bilanci sono ancora stimati, pur in presenza di stime ormai finali. Bottom line e che e’ meglio stare sugli assicurativi danni anche se in questo momento c’e’ pressione sui premi danni. Termino qui altrimenti la discussion diventa interminabile.

Il gestore mi faceva notare che un T2 di Generali ha perso piu’ del T1 di Unipol. Ora Unipol e’ solo Italia e soprattutto danni ma qualcosa non torna…

Mi citava anche i sub CNP in forte perdita. CNP e' forte in Brasile..


3) Come spiegare la sottoperformazione della carta assicurativa vs bancaria? Perche' i sub bancari hanno tenuto molto meglio, con i legacy T1 quasi immobili e i cocos, una proposizione generalmete piu' rischiosa dei sub assicurativi, solo marginalmente giu'. Ora i cocos tradavano piu' larghi (ASW z-spread etc...) percui avevano meno da perdere. Questo puo' spiegare in parte la migliore tenuta dei sub bancari. Ricordo che Santander e' in pesantissima perdita da inizio anno e tuttavia il calo dei cocos e' stata tuttosommato contenuto a mio giudizio. Bisogna anche dire che Delta Lloyd e' scesa nettamente di piu'. Ma c'e' anche un fattore tecnico. I sub bancari hanno duration molto inferiori a certi sub assicurativi. I previsione di S2 parecchie assicurazioni (Groupama, Unipol. bancassurance francesi...per nominare alcune recenti emissioni) hanno emesso T1 vecchio stile per ammortizzarli (grandfathering) in 10 anni (fine 2015) percui hanno call lontane. I cocos sono generalmente 10NC5 con i legacy T1 rimasti a tasso fisso callabili ogni anno gli step-up rimasti in callabili a breve. Non sto a dirvi che vuol dire duration piu' lunga con i tassi US in potenziale salita anche se i tassi sull'euro dovrebbero rimanere bassi ancora per un bel po. Anche qui si potrebbe discutere a lungo.

4) Altre motivazioni, tipo minore minore visibilita’, liquidita’ e minore coverage sia di buy/sell side fanno il resto.

Ho scritto molto velocemente percui ci potrebbero essere errori.

Grazie Cat :up: Sembrerebbe il caso di alleggerire i sub assicurativi in favore dei T1 bancari: peccato che a questi prezzi ci si rimetterebbe non poco :(

Una carezza alla gatta :)
 

cris71

Forumer storico
Avendo (avuto) la testa da altre parti in questo momento non mi sono effettivamente accorto del brutale sell-off sugli assicurativi. Ieri mi sono visto i grafici e mi sono spaventato. Anche la mia gatta e' rimasta scioccata e non miagola piu'...

Parlando con un importantissimo gestore di subordinati queste le sono le motivazioni a cui sono arrivato. Saro' breve per aprire un'eventuale discussione piu' apporfondita e non tediarvi.

1) Sell-off generale. Cina, VW Glencore etc...non mi dilungo. Certi gestori hanno dovuto prendere profitto. Questo e' stato il driver piu' importante. Ne abbiamo gia' discusso.

2) Delta Lloyd. Pare che la debacle DL, una piccola assicurazione in termini assoluti, abbia avuto effetti molto piu' vasti, sia per effetto simpatia che contagio (Aegon). Le assicurazioni del nord Europa hanno portafogli con garanzie relativamente alte e non modificabili (non come nel sud Europe). Con i tassi a questi livelli il gap e' evidente nel "reinvestment risk" per colmare la duration gap (mismatch) tra assets e liabilities. Ci sono ricerche di S&P e Moody’s che parlano solo per le assicurazioni tedesche nel ramo vita di decine di miliardi di euro. Chiaro che prima o poi queste perdite verranno cristallizzate. Certe compagnie come Ethias (altro nome traballante) stanno proponendo transazioni con i policyholders vita per liquidare cash polizze onerose. Potremmo avere delle sorprese sui S2 ratio di certi emittenti anche se i dati preliminari delle grandi sembrano andare nella giusta direzione. Vorrei ricordare che i modelli interni di S2 stanno per essere approvati dal regolatore in questi mesi percui i ratio che si leggono sui bilanci sono ancora stimati, pur in presenza di stime ormai finali. Bottom line e che e’ meglio stare sugli assicurativi danni anche se in questo momento c’e’ pressione sui premi danni. Termino qui altrimenti la discussion diventa interminabile.

Il gestore mi faceva notare che un T2 di Generali ha perso piu’ del T1 di Unipol. Ora Unipol e’ solo Italia e soprattutto danni ma qualcosa non torna…

Mi citava anche i sub CNP in forte perdita. CNP e' forte in Brasile..


3) Come spiegare la sottoperformazione della carta assicurativa vs bancaria? Perche' i sub bancari hanno tenuto molto meglio, con i legacy T1 quasi immobili e i cocos, una proposizione generalmete piu' rischiosa dei sub assicurativi, solo marginalmente giu'. Ora i cocos tradavano piu' larghi (ASW z-spread etc...) percui avevano meno da perdere. Questo puo' spiegare in parte la migliore tenuta dei sub bancari. Ricordo che Santander e' in pesantissima perdita da inizio anno e tuttavia il calo dei cocos e' stata tuttosommato contenuto a mio giudizio. Bisogna anche dire che Delta Lloyd e' scesa nettamente di piu'. Ma c'e' anche un fattore tecnico. I sub bancari hanno duration molto inferiori a certi sub assicurativi. I previsione di S2 parecchie assicurazioni (Groupama, Unipol. bancassurance francesi...per nominare alcune recenti emissioni) hanno emesso T1 vecchio stile per ammortizzarli (grandfathering) in 10 anni (fine 2015) percui hanno call lontane. I cocos sono generalmente 10NC5 con i legacy T1 rimasti a tasso fisso callabili ogni anno gli step-up rimasti in callabili a breve. Non sto a dirvi che vuol dire duration piu' lunga con i tassi US in potenziale salita anche se i tassi sull'euro dovrebbero rimanere bassi ancora per un bel po. Anche qui si potrebbe discutere a lungo.

4) Altre motivazioni, tipo minore minore visibilita’, liquidita’ e minore coverage sia di buy/sell side fanno il resto.

Ho scritto molto velocemente percui ci potrebbero essere errori.

grazie mille :up:
 

londonwhale

Forumer storico
Aggiungerei che i movimenti sulle banche sono stati selettivi: sono stati penalizzati quelli più esposti alle aree più problematiche in questo momento (EM) e meno quelle più "locali". è per questo che l'azione DBK si muove il doppio di ISP, con una performance relativa negli ultimi due mesi di -15%, SAN è sui minimi, e il nervosismo arriva anche alle svizzere, di certo più esposte in asia di ISP e UCG.
 

innocentiproject

Forumer attivo
Avendo (avuto) la testa da altre parti in questo momento non mi sono effettivamente accorto del brutale sell-off sugli assicurativi. Ieri mi sono visto i grafici e mi sono spaventato. Anche la mia gatta e' rimasta scioccata e non miagola piu'...

Parlando con un importantissimo gestore di subordinati queste le sono le motivazioni a cui sono arrivato. Saro' breve per aprire un'eventuale discussione piu' apporfondita e non tediarvi.

1) Sell-off generale. Cina, VW Glencore etc...non mi dilungo. Certi gestori hanno dovuto prendere profitto. Questo e' stato il driver piu' importante. Ne abbiamo gia' discusso.

2) Delta Lloyd. Pare che la debacle DL, una piccola assicurazione in termini assoluti, abbia avuto effetti molto piu' vasti, sia per effetto simpatia che contagio (Aegon). Le assicurazioni del nord Europa hanno portafogli con garanzie relativamente alte e non modificabili (non come nel sud Europe). Con i tassi a questi livelli il gap e' evidente nel "reinvestment risk" per colmare la duration gap (mismatch) tra assets e liabilities. Ci sono ricerche di S&P e Moody’s che parlano solo per le assicurazioni tedesche nel ramo vita di decine di miliardi di euro. Chiaro che prima o poi queste perdite verranno cristallizzate. Certe compagnie come Ethias (altro nome traballante) stanno proponendo transazioni con i policyholders vita per liquidare cash polizze onerose. Potremmo avere delle sorprese sui S2 ratio di certi emittenti anche se i dati preliminari delle grandi sembrano andare nella giusta direzione. Vorrei ricordare che i modelli interni di S2 stanno per essere approvati dal regolatore in questi mesi percui i ratio che si leggono sui bilanci sono ancora stimati, pur in presenza di stime ormai finali. Bottom line e che e’ meglio stare sugli assicurativi danni anche se in questo momento c’e’ pressione sui premi danni. Termino qui altrimenti la discussion diventa interminabile.

Il gestore mi faceva notare che un T2 di Generali ha perso piu’ del T1 di Unipol. Ora Unipol e’ solo Italia e soprattutto danni ma qualcosa non torna…

Mi citava anche i sub CNP in forte perdita. CNP e' forte in Brasile..


3) Come spiegare la sottoperformazione della carta assicurativa vs bancaria? Perche' i sub bancari hanno tenuto molto meglio, con i legacy T1 quasi immobili e i cocos, una proposizione generalmete piu' rischiosa dei sub assicurativi, solo marginalmente giu'. Ora i cocos tradavano piu' larghi (ASW z-spread etc...) percui avevano meno da perdere. Questo puo' spiegare in parte la migliore tenuta dei sub bancari. Ricordo che Santander e' in pesantissima perdita da inizio anno e tuttavia il calo dei cocos e' stata tuttosommato contenuto a mio giudizio. Bisogna anche dire che Delta Lloyd e' scesa nettamente di piu'. Ma c'e' anche un fattore tecnico. I sub bancari hanno duration molto inferiori a certi sub assicurativi. I previsione di S2 parecchie assicurazioni (Groupama, Unipol. bancassurance francesi...per nominare alcune recenti emissioni) hanno emesso T1 vecchio stile per ammortizzarli (grandfathering) in 10 anni (fine 2015) percui hanno call lontane. I cocos sono generalmente 10NC5 con i legacy T1 rimasti a tasso fisso callabili ogni anno gli step-up rimasti in callabili a breve. Non sto a dirvi che vuol dire duration piu' lunga con i tassi US in potenziale salita anche se i tassi sull'euro dovrebbero rimanere bassi ancora per un bel po. Anche qui si potrebbe discutere a lungo.

4) Altre motivazioni, tipo minore minore visibilita’, liquidita’ e minore coverage sia di buy/sell side fanno il resto.

Ho scritto molto velocemente percui ci potrebbero essere errori.

bell'intervento!
Vedendoti esperto voglio farti una domanda che puo sembrarti banale ma per me è di vitale importanza.

se sottoscrivo una polizza vita generali OGGI con sottostante Ri.Alto posso subire modifiche in itinere su commissioni di gestione/fondo di riferimento/commissioni di uscita/parziale redempion forzata? :bow:
 

Joe Silver

Forumer storico
Sub assicurativi

Tornando a quanto riportato da Cat, mi sembra che il discorso per cui le compagnie vita sarebbero più penalizzate, regga fino a un certo punto.
Gli assicurativi sono calati tutti: per esempio ASR (che mi sembra non sia soltanto vita) è calata come Delta; WuerttembergLebens (che è solo vita) è calata meno...
 

bulogna

Forumer storico
Avendo (avuto) la testa da altre parti in questo momento non mi sono effettivamente accorto del brutale sell-off sugli assicurativi. Ieri mi sono visto i grafici e mi sono spaventato. Anche la mia gatta e' rimasta scioccata e non miagola piu'...

Parlando con un importantissimo gestore di subordinati queste le sono le motivazioni a cui sono arrivato. Saro' breve per aprire un'eventuale discussione piu' apporfondita e non tediarvi.

1) Sell-off generale. Cina, VW Glencore etc...non mi dilungo. Certi gestori hanno dovuto prendere profitto. Questo e' stato il driver piu' importante. Ne abbiamo gia' discusso.

2) Delta Lloyd. Pare che la debacle DL, una piccola assicurazione in termini assoluti, abbia avuto effetti molto piu' vasti, sia per effetto simpatia che contagio (Aegon). Le assicurazioni del nord Europa hanno portafogli con garanzie relativamente alte e non modificabili (non come nel sud Europe). Con i tassi a questi livelli il gap e' evidente nel "reinvestment risk" per colmare la duration gap (mismatch) tra assets e liabilities. Ci sono ricerche di S&P e Moody’s che parlano solo per le assicurazioni tedesche nel ramo vita di decine di miliardi di euro. Chiaro che prima o poi queste perdite verranno cristallizzate. Certe compagnie come Ethias (altro nome traballante) stanno proponendo transazioni con i policyholders vita per liquidare cash polizze onerose. Potremmo avere delle sorprese sui S2 ratio di certi emittenti anche se i dati preliminari delle grandi sembrano andare nella giusta direzione. Vorrei ricordare che i modelli interni di S2 stanno per essere approvati dal regolatore in questi mesi percui i ratio che si leggono sui bilanci sono ancora stimati, pur in presenza di stime ormai finali. Bottom line e che e’ meglio stare sugli assicurativi danni anche se in questo momento c’e’ pressione sui premi danni. Termino qui altrimenti la discussion diventa interminabile.

Il gestore mi faceva notare che un T2 di Generali ha perso piu’ del T1 di Unipol. Ora Unipol e’ solo Italia e soprattutto danni ma qualcosa non torna…

Mi citava anche i sub CNP in forte perdita. CNP e' forte in Brasile..


3) Come spiegare la sottoperformazione della carta assicurativa vs bancaria? Perche' i sub bancari hanno tenuto molto meglio, con i legacy T1 quasi immobili e i cocos, una proposizione generalmete piu' rischiosa dei sub assicurativi, solo marginalmente giu'. Ora i cocos tradavano piu' larghi (ASW z-spread etc...) percui avevano meno da perdere. Questo puo' spiegare in parte la migliore tenuta dei sub bancari. Ricordo che Santander e' in pesantissima perdita da inizio anno e tuttavia il calo dei cocos e' stata tuttosommato contenuto a mio giudizio. Bisogna anche dire che Delta Lloyd e' scesa nettamente di piu'. Ma c'e' anche un fattore tecnico. I sub bancari hanno duration molto inferiori a certi sub assicurativi. I previsione di S2 parecchie assicurazioni (Groupama, Unipol. bancassurance francesi...per nominare alcune recenti emissioni) hanno emesso T1 vecchio stile per ammortizzarli (grandfathering) in 10 anni (fine 2015) percui hanno call lontane. I cocos sono generalmente 10NC5 con i legacy T1 rimasti a tasso fisso callabili ogni anno gli step-up rimasti in callabili a breve. Non sto a dirvi che vuol dire duration piu' lunga con i tassi US in potenziale salita anche se i tassi sull'euro dovrebbero rimanere bassi ancora per un bel po. Anche qui si potrebbe discutere a lungo.

4) Altre motivazioni, tipo minore minore visibilita’, liquidita’ e minore coverage sia di buy/sell side fanno il resto.

Ho scritto molto velocemente percui ci potrebbero essere errori.

Ringrazio per la view del mercato. Non ho capito però se non miagola più la gatta che hai sotto al nome adesso, in tal caso basterebbero le fusa, o se quella che avevi prima (nel caso bisogna andare dal veterinario) :D
 

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