Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3 (5 lettori)

Joe Silver

Forumer storico
Achmea

Oggi è iniziato il periodo (15 giorni) entro il quale Achmea può richiamare il vecchio caro perpetuo 6% ... ed oggi il prezzo si è alzato subito di una figura.
Sembra che il mercato conti sulla non-call :up:
 

Cat XL

Shizuka Minamoto
Tornando a quanto riportato da Cat, mi sembra che il discorso per cui le compagnie vita sarebbero più penalizzate, regga fino a un certo punto.
Gli assicurativi sono calati tutti: per esempio ASR (che mi sembra non sia soltanto vita) è calata come Delta; WuerttembergLebens (che è solo vita) è calata meno...

Mi spiace contraddirti ma WuerttembergLebens e' parte di un gruppo che sottroscrive parecchio business non vita, quasi il 50%...che poi il bond venga emesso da una controllata vita e' un'altra storia. E comunque bisognerebbe analizzare societa' per societa'.
 

TheLondoner

Forumer storico
Avendo (avuto) la testa da altre parti in questo momento non mi sono effettivamente accorto del brutale sell-off sugli assicurativi. Ieri mi sono visto i grafici e mi sono spaventato. Anche la mia gatta e' rimasta scioccata e non miagola piu'...

Parlando con un importantissimo gestore di subordinati queste le sono le motivazioni a cui sono arrivato. Saro' breve per aprire un'eventuale discussione piu' apporfondita e non tediarvi.

1) Sell-off generale. Cina, VW Glencore etc...non mi dilungo. Certi gestori hanno dovuto prendere profitto. Questo e' stato il driver piu' importante. Ne abbiamo gia' discusso.

2) Delta Lloyd. Pare che la debacle DL, una piccola assicurazione in termini assoluti, abbia avuto effetti molto piu' vasti, sia per effetto simpatia che contagio (Aegon). Le assicurazioni del nord Europa hanno portafogli con garanzie relativamente alte e non modificabili (non come nel sud Europe). Con i tassi a questi livelli il gap e' evidente nel "reinvestment risk" per colmare la duration gap (mismatch) tra assets e liabilities. Ci sono ricerche di S&P e Moody’s che parlano solo per le assicurazioni tedesche nel ramo vita di decine di miliardi di euro. Chiaro che prima o poi queste perdite verranno cristallizzate. Certe compagnie come Ethias (altro nome traballante) stanno proponendo transazioni con i policyholders vita per liquidare cash polizze onerose. Potremmo avere delle sorprese sui S2 ratio di certi emittenti anche se i dati preliminari delle grandi sembrano andare nella giusta direzione. Vorrei ricordare che i modelli interni di S2 stanno per essere approvati dal regolatore in questi mesi percui i ratio che si leggono sui bilanci sono ancora stimati, pur in presenza di stime ormai finali. Bottom line e che e’ meglio stare sugli assicurativi danni anche se in questo momento c’e’ pressione sui premi danni. Termino qui altrimenti la discussion diventa interminabile.

Il gestore mi faceva notare che un T2 di Generali ha perso piu’ del T1 di Unipol. Ora Unipol e’ solo Italia e soprattutto danni ma qualcosa non torna…

Mi citava anche i sub CNP in forte perdita. CNP e' forte in Brasile..


3) Come spiegare la sottoperformazione della carta assicurativa vs bancaria? Perche' i sub bancari hanno tenuto molto meglio, con i legacy T1 quasi immobili e i cocos, una proposizione generalmete piu' rischiosa dei sub assicurativi, solo marginalmente giu'. Ora i cocos tradavano piu' larghi (ASW z-spread etc...) percui avevano meno da perdere. Questo puo' spiegare in parte la migliore tenuta dei sub bancari. Ricordo che Santander e' in pesantissima perdita da inizio anno e tuttavia il calo dei cocos e' stata tuttosommato contenuto a mio giudizio. Bisogna anche dire che Delta Lloyd e' scesa nettamente di piu'. Ma c'e' anche un fattore tecnico. I sub bancari hanno duration molto inferiori a certi sub assicurativi. I previsione di S2 parecchie assicurazioni (Groupama, Unipol. bancassurance francesi...per nominare alcune recenti emissioni) hanno emesso T1 vecchio stile per ammortizzarli (grandfathering) in 10 anni (fine 2015) percui hanno call lontane. I cocos sono generalmente 10NC5 con i legacy T1 rimasti a tasso fisso callabili ogni anno gli step-up rimasti in callabili a breve. Non sto a dirvi che vuol dire duration piu' lunga con i tassi US in potenziale salita anche se i tassi sull'euro dovrebbero rimanere bassi ancora per un bel po. Anche qui si potrebbe discutere a lungo.

4) Altre motivazioni, tipo minore minore visibilita’, liquidita’ e minore coverage sia di buy/sell side fanno il resto.

Ho scritto molto velocemente percui ci potrebbero essere errori.

Grazie Cat;) un bell'intervento, in generale convengo con te ed il tuo amico gestore che il Punto 1 sia stato la vera causa del movimento.
Sugli ibridi assicurativi con call più lontana o minore visibilità il ribasso è stato più accentuato : Groupama 6,735 è quello che seguo di più ma anche gli altri emittenti francesi non hanno scherzato.
Su Delta, ne parlammo qui ad agosto, il business "parebbe" andare abbastanza bene malgrado la mega svalutazione/loss da 1 billion fatta dal nuovo CEO, il problema è che hanno mancato in trasparenza e buone maniere nei confronti degli investitori ...da qui le pesanti vendite da 1 mese e mezzo a questa parte. In conseguenza del loss ... dovranno fare un aumento di capitale, tagliare i dividendi, vendere asset ... si spera che ci stiano lavorando.
Sulla questione del mismatch tra assets e liabilities è un problema "importante" e in gran parte irrisolto, come giustamente riporti, ed è penalizzante per tutti gli assicuratori olandesi, ASR, Vivat, Delta, NN, Aegon etc....è della settimana scorsa un articolo che leggevo sul FD.nl in cui si parlava di uno dei nomi di cui sopra che aveva provato a chiudere un accordo con un gruppo ristretto di clienti...
In conclusione secondo me c'è stato eccessivo selloff di questi bond, su singole storie (delta & olandesi) magari pure giustificato, ma su tanti altri emittenti s'è fatta di tutta l'erba un fascio.

PS dei buoni vecchi Tier1 bancari conservo il Popolare di Milano 9% XS0372300227
 
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Maxwhite

Bondonly
Oggi è iniziato il periodo (15 giorni) entro il quale Achmea può richiamare il vecchio caro perpetuo 6% ... ed oggi il prezzo si è alzato subito di una figura.
Sembra che il mercato conti sulla non-call :up:

Oggi è terminata la possibilità di esercitare la call (min.30-max.60gg) ed è
proprio per questo che il prezzo è risalito. Ancora un anno di buone cedole...

L'avevo già detto durante l'estate, a chi pronosticava una call imminente,
di non essere così sicuro che l'avrebbero richiamata.
 

Joe Silver

Forumer storico
Achmea

sicuro non sia finito (30g)? Bloomberg riporta già l'1 novembre 2016 come prossima call date

Sulla call date (optional) siamo tutti d'accordo. Mi ricordavo che la facoltà di chiederlo doveva essere esercitata non più di 30 e non meno di 15 giorni di calendario dalla call date, ma forse mi sbaglio. Andrò a leggere il prospetto (operazione oltremodo noiosa).
 

Cat XL

Shizuka Minamoto
Ringrazio per la view del mercato. Non ho capito però se non miagola più la gatta che hai sotto al nome adesso, in tal caso basterebbero le fusa, o se quella che avevi prima (nel caso bisogna andare dal veterinario) :D

La ragazza dell'avatar non miagola ma purtroppo non vive a casa mia.

PS

L'avatar e' stato approvato con silenzio assenso da Amorgos.
 

amorgos34

CHIAGNI & FOTTI SRL
La ragazza dell'avatar non miagola ma purtroppo non vive a casa mia.

Mi auguro che chi vive a casa tua abbia un avatar reciprocamente corrispondente al tuo. :)


JPM appena uscita (molto lungo ma non posso postare nemmeno via mail) sulle ragioni di cui si parla sopra.



European Insurance: Relative
Value vs. Banks
A View Through the Looking Glass as Spreads Widen
Materially
Global Insurance
Arun N. Kumar, CPA AC
(44-20) 7134 0924
[email protected]
William W Wade
(44-20) 7134 0684
[email protected]
J.P. Morgan Securities plc
See page 22 for analyst certification and important disclosures.
J.P. Morgan does and seeks to do business with companies covered in its research reports. As a result, investors should be aware that the
firm may have a conflict of interest that could affect the objectivity of this report. Investors should consider this report as only a single factor in
making their investment decision.
 Simply put, insurance subordinated debt trades very wide to bank
subordinated debt. While the operating dynamics, liquidity and duration/
structure of bonds are different between the two sectors, it is nonetheless hard to
justify why such a wide spread differential exists. This is even more obvious, in
our view, given the overall solid credit and operating profiles of insurance
issuers. Currently, insurance subordinate bonds (primarily tier 2) trade at a
discount of about 125bps or more when compared to bank subordinated debt,
with Insurance now the cheapest sector within the IG iBoxx index. We
frequently hear the comment that insurers are a ‘black box’ and ‘difficult to
understand’. The recent significant widening of spreads among even the large
cap insurers is not justified in our view, with several names now offering yields
north of 5% and in some cases around 6%. Another point to note is that
insurance/bank spread differential is a phenomenon of the cash market only, as
insurance senior/sub CDS mostly trades inside that of bank senior/sub CDS. In
this note, we highlight some of the themes and features of the European
insurance industry that we believe should alleviate lingering investor concerns
around the sector. For our top picks, the see Analyst Focus List.
 The reasons why insurance subordinated debt trades this cheap relative to
banks are unclear and not warranted, in our view. It is difficult to define a
compelling reason for the sector trading so wide given the strong ratings and
good operating history. Most insurance sub debt is rated investment grade
(BBB- to BBB+), with companies being relatively strong financially and
possessing strong capital ratios. Typical insurance operating companies have a
financial strength rating about 4-5 notches higher than holding company subdebt
ratings; for example, a company with a BBB sub debt rating could have an
underlying financial strength rating as high as A+. In many cases, insurers are
better rated, have a history of posting stronger results and have better credit
metrics than their banking brethren within the same region. We highlight
regional trading level disparities in the pages that follow.
 Structural and liquidity based differences between bank sub debt and
insurance sub debt may warrant some differential. While there are
differences between bank sub debt and insurance sub debt in terms of duration
and loss absorption, we do not believe that these differences merit such a large
discount between bond spreads.
 Solvency II is an issue to monitor but less of a concern than previously
anticipated. Over the past several years, there has been a fair amount of concern
created by the roll-out of this industry changing regulation. However, with
insurers having ample opportunity to prepare, the issue is less ominous and less
likely to be a source of concern going forward, in our view. Another somewhat
counterintuitive factor which reduces the potency of Solvency II is the overall
lack of comparability. While some insurers will use standard models, most
companies are expected to file internal models. As such, it will be difficult to
compare an insurer with a solvency II ratio of 150% using a standard model
with another with a ratio of 175% using an internal model. It will be just as
difficult to compare two insurers with a ratio of 175% with both using internal
models as we are unlikely to get the details of their respective internal models.
 
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