JPM......era uscita con un nota molto bullish su Groupama la scorsa settimana.
Delta Lloyd dobbiamo aspettare l'AdC per vedere qualcosa. Cmq non mi preoccuperei piu' di tanto. Si spera che l'AdC si faccia con mercati tranquilli.
essendo sempre fuori uff non riesco a seguire come vorrei...che ha detto draghi sui sub italici ?avete sentito Draghi?
COMPRARE bond sub italici
Finalmente una presa di posizione sensata. Anche se son cose che tutti i lettori più accorti di questa discussione dovrebbero conoscere bene non fa male sentirlo ribadire al grande pubblico...
MILANO (MF-DJ)--"La posizione del sistema bancario italiano e' tra le piu' solide in Europa". Lo ha affermato Carlo Messina, ceo e consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, ai microfoni di Class-Cnbc (televisione del gruppo class E. che assieme a Dow Jones&Co. controlla questa agenzia), parlando delle banche italiane. Secondo il numero uno della Ca' de Sass "le banche italiane erano cresciute molto negli ultimi due anni ed erano in una posizione di poter essere oggetto di possibili vendite. Pero' a questo si e' aggiunto un elemento di grande confusione creata da una comunicazione non perfetta relativa ai crediti non performing loans. Non dobbiamo parlare di sofferenze lorde nel nostro Paese; questo e' un errore chesi sta commettendo da diverse settimane. Parlare di sofferenze lorde non ha alcun significato perche' l'impatto di cui dobbiamo tenere conto sono quelle nette. Altrimenti abbiamo fatto in 4 anni molti accantonamenti per continuare a ribadire che il numero di cui parliamo e' sempre quello prima degli accantonamenti". Messina ritiene anche che bisogna "parlare anche dei collaterali che sono a fronte delle sofferenze nette. Se le prassi di erogazione del credito in Italia sono ed erano molto buone, il valore dei collaterali e' superiore rispetto all'importo netto a rischio. Il nostro Paese in termini relativi e' posizionato molto meglio rispetto alla Francia e alla Germania. Noi come Intesa abbiamo 40 mld di sofferenze lorde ma 14,5 mld di sofferenze nette perche' abbbiamo fatto accantonamenti significativi nel corso degli ultimi 4 anni. Il rischio rimanente e' 14,5 mld ma questo e' fronteggiato da 30 mld di valore di collaterali". "Se si iniziasse a fare una comunicazione piu' corretta e a rimettere i tasselli al posto giusto tutto cio' non succederebbe. Parliamo tanto di sofferenze in Italia ma se guardiamo i derivati nei bilanci delle principali banche tedesche e francesi sono tra le 10 e le venti volte il pil del loro Paese. Il Common Equity medio del nostro Paese e' superiore a quello di Francia e Germania e nel caso di Intesa e' il piu' alto in Europa; il leverage e' il piu' alto tra tutti i Paesi europei. Infine", conclude il top manager, "non abbiamo in Italia esposizioni verso i Paesi emergenti, cosa che invece accade in Francia, Germania e Spagna". gemrnaia lab (fine) MF-DJ NEWS 21 gen 2016 14:58
non mi avete risposto ma cosa pensate invece delle perpetue antonveneta?
Complimenti a Messina... Qualcuno ancora capace e che ragiona è rimasto in Italia
Complimenti a Messina... Qualcuno ancora capace e che ragiona è rimasto in Italia
Finalmente una presa di posizione sensata. Anche se son cose che tutti i lettori più accorti di questa discussione dovrebbero conoscere bene non fa male sentirlo ribadire al grande pubblico...
MILANO (MF-DJ)--"La posizione del sistema bancario italiano e' tra le piu' solide in Europa". Lo ha affermato Carlo Messina, ceo e consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, ai microfoni di Class-Cnbc (televisione del gruppo class E. che assieme a Dow Jones&Co. controlla questa agenzia), parlando delle banche italiane. Secondo il numero uno della Ca' de Sass "le banche italiane erano cresciute molto negli ultimi due anni ed erano in una posizione di poter essere oggetto di possibili vendite. Pero' a questo si e' aggiunto un elemento di grande confusione creata da una comunicazione non perfetta relativa ai crediti non performing loans. Non dobbiamo parlare di sofferenze lorde nel nostro Paese; questo e' un errore chesi sta commettendo da diverse settimane. Parlare di sofferenze lorde non ha alcun significato perche' l'impatto di cui dobbiamo tenere conto sono quelle nette. Altrimenti abbiamo fatto in 4 anni molti accantonamenti per continuare a ribadire che il numero di cui parliamo e' sempre quello prima degli accantonamenti". Messina ritiene anche che bisogna "parlare anche dei collaterali che sono a fronte delle sofferenze nette. Se le prassi di erogazione del credito in Italia sono ed erano molto buone, il valore dei collaterali e' superiore rispetto all'importo netto a rischio. Il nostro Paese in termini relativi e' posizionato molto meglio rispetto alla Francia e alla Germania. Noi come Intesa abbiamo 40 mld di sofferenze lorde ma 14,5 mld di sofferenze nette perche' abbbiamo fatto accantonamenti significativi nel corso degli ultimi 4 anni. Il rischio rimanente e' 14,5 mld ma questo e' fronteggiato da 30 mld di valore di collaterali". "Se si iniziasse a fare una comunicazione piu' corretta e a rimettere i tasselli al posto giusto tutto cio' non succederebbe. Parliamo tanto di sofferenze in Italia ma se guardiamo i derivati nei bilanci delle principali banche tedesche e francesi sono tra le 10 e le venti volte il pil del loro Paese. Il Common Equity medio del nostro Paese e' superiore a quello di Francia e Germania e nel caso di Intesa e' il piu' alto in Europa; il leverage e' il piu' alto tra tutti i Paesi europei. Infine", conclude il top manager, "non abbiamo in Italia esposizioni verso i Paesi emergenti, cosa che invece accade in Francia, Germania e Spagna". gemrnaia lab (fine) MF-DJ NEWS 21 gen 2016 14:58