Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Perché dici che le Banche Centrali sono alla canna del gas?

Beh...che altro possono fare, portare tassi a - 5%, Qe su tutto compresi i corporate, o all'infinito?
Il Qe di draghi ha solo evitato - rallentato per ora una deflazione feroce come quella in atto, ma non basta e l'ha detto.
Non mi pare ci siano peraltro grossi risultati in termini reali e non finanziari (fino a ora..)

il drogato vuole sempre più droga , è assuefatto, ma poi si rischia l'overdose...:D

La Yellen lo sa, ci ha provato a fare una minimissima inversione di tendenza ma...temo che il suo piano subirà qualche ritardo
 
Beh...che altro possono fare, portare tassi a - 5%, Qe su tutto compresi i corporate, o all'infinito?
Il Qe di draghi ha solo evitato - rallentato per ora una deflazione feroce come quella in atto, ma non basta e l'ha detto.
Non mi pare ci siano peraltro grossi risultati in termini reali e non finanziari (fino a ora..)

il drogato vuole sempre più droga , è assuefatto, ma poi si rischia l'overdose...:D

La Yellen lo sa, ci ha provato a fare una minimissima inversione di tendenza ma...temo che il suo piano subirà qualche ritardo

Non sono d'accordo.
La FED ha deciso per un aumento simbolico dei tassi (hanno speso milioni e milioni di parole per attaccare questa scelta, ma di effetti reali non ne ha comportati). L'ha fatto dopo anni di politica monetaria ultra-espansiva che ha portato alla piena occupazione tecnica e ad un significativo miglioramento dell'economia USA. Si è premurata di assicurare che eventuali nuovi provvedimenti sarebbero stati adottati gradualmente e solo dopo aver considerato i dati macro. Ora ci sono numeri contrastanti (rallentamento, ma non decrescita) e permane il problema della bassa inflazione (a mio modo di vedere irrisolvibile fino a che non si pone fine con un accordo globale alla "guerra delle materie prime" in atto).
La BCE ha cominciato solo da pochi mesi il suo programma di QE. Draghi ricorda sempre che non esitono limiti nè quantitativi nè qualitativi. Inoltre per lui (che ha vincoli statutari ben più stringenti rispetto alla FED) la bassa inflazione è una leva in più da usare contro le resistenze dei tedescoidi. Insomma penso che, in caso di necessità, ricorrerà a tutta una serie di "misure non convenzionali" ancora disponibili.
Detto questo, penso anch'io che i QE siano una cura, ma non la cura e che prima o poi tutta la liquidità in eccesso vada drenata.
 
A me sembra che stiano sventrando tutto...
Poi bail-in, petrolio, Cina... pretesti..

Per me le strategie le fanno a tavolino pochi grandi guardando la situazione contingente e le prospettive a breve. Sapendo che i loro grandi clienti, i fondi sovrani, vogliono vendere per compensare mancate entrate oil
Iniziano a pestare duro e poi gli hedge si accodano..effetto valanga
 
Per me le strategie le fanno a tavolino pochi grandi guardando la situazione contingente e le prospettive a breve. Sapendo che i loro grandi clienti, i fondi sovrani, vogliono vendere per compensare mancate entrate oil
Iniziano a pestare duro e poi gli hedge si accodano..effetto valanga

Ci sta...
Però... se ho meno entrate e comincio a vendere quello che ho, tappo un buco nel breve, ma poi dovrò vedere di affrontare la situazione in un altro modo... no?
 
Ci sta...
Però... se ho meno entrate e comincio a vendere quello che ho, tappo un buco nel breve, ma poi dovrò vedere di affrontare la situazione in un altro modo... no?

Assolutamente d'accordo. Unica speranza è che i paesi oil più forti cessino di giocare a chi è più tosto..la Russia comuncia a calar le braghe
 
Ultima modifica:
Non sono d'accordo.
La FED ha deciso per un aumento simbolico dei tassi (hanno speso milioni e milioni di parole per attaccare questa scelta, ma di effetti reali non ne ha comportati). L'ha fatto dopo anni di politica monetaria ultra-espansiva che ha portato alla piena occupazione tecnica e ad un significativo miglioramento dell'economia USA. Si è premurata di assicurare che eventuali nuovi provvedimenti sarebbero stati adottati gradualmente e solo dopo aver considerato i dati macro. Ora ci sono numeri contrastanti (rallentamento, ma non decrescita) e permane il problema della bassa inflazione (a mio modo di vedere irrisolvibile fino a che non si pone fine con un accordo globale alla "guerra delle materie prime" in atto).
La BCE ha cominciato solo da pochi mesi il suo programma di QE. Draghi ricorda sempre che non esitono limiti nè quantitativi nè qualitativi. Inoltre per lui (che ha vincoli statutari ben più stringenti rispetto alla FED) la bassa inflazione è una leva in più da usare contro le resistenze dei tedescoidi. Insomma penso che, in caso di necessità, ricorrerà a tutta una serie di "misure non convenzionali" ancora disponibili.
Detto questo, penso anch'io che i QE siano una cura, ma non la cura e che prima o poi tutta la liquidità in eccesso vada drenata.

Tutto molto "politically correct", senza ironie.
Resto della mia idea.
Per andare avanti così, tutto in mano alle banche centrali, altrimenti non so in che situazione saremo, USA compresi e forse per primi, ci sarà bisogno di inventare ogni volta qualcosa di meno convenzionale di prima , ogni volta un'arma atomica più potente, altrimenti non basta, come si vede chiaramente adesso dai segnali che arrivano piuttosto chiari.

Gli USA rischiano la recessione per come la vedo io, che ci sta e sarebbe anche fisiologica se non salutare in una economia "normale", dopo 7 anni di sviluppo sostenuto peraltro per la maggior parte dalla stampa di carta in quantità industriali .
Basta dire forse ne stamperò un po' meno...ma solo nominare recessione è intollerabile, perché non siamo più in un economia "normale", ma globale e con distorsioni enormi.

Tutto questo non sembra avere uscite, se non pensare che possa continuare all'infinito, perché se il sistema è globale e ci sono dentro tutti, ma proprio tutti, anche la deflazione è di fatto globale e pare refrattaria.
Vedremo.
 
estratto di un report moodys:

In it, we analyze the global issuance of contingent capital securities or CoCos by the banks that we rate. The accompanying “CoCo Monitor Database” contains detailed information on instrument features for more than 450 CoCos that Moody’s has tracked since Lloyds Banking Group plc recorded its milestone issuance in 2009.

Global CoCo issuance volume fell 42% to $101 billion from $175 billion in 2014, but it was still nearly double the 2013 level of $51 billion. Lower issuance by Chinese banks was the primary driver, owing to persistently weak market conditions, but also to slower balance sheet growth that may have reduced their short-term capital requirements. Chinese banks issued about $23 billion of CoCos in 2015, down from $59 billion in 2014.

Key developments since we last published our CoCo Monitor in September 2015 include the first issuance of a Basel III-compliant Tier 2 CoCo by an Israeli bank, Mizrahi Tefahot Bank; atypical notching for the AT1 CoCos issued by Municipality Finance, plc, a government related institution; and the first Gulf State Tier 2 CoCo issuance by National Bank of Kuwait.

We have highlighted the heightened risk of AT1 CoCo coupon suspension as the European Central Bank and European Banking Authority have aligned their thinking on regulatory capital requirements and with the disclosure of Common Equity Tier 1 (CET1) regulatory capital requirements by a number of large European banks. Finally, our insurance rating methodologies have been updated to include our approach to rating high-trigger CoCos.
 

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