Ho letto con attenzione.
L'unico accenno ad una reale incostituzionalità mi pare il passaggio che allego:
Questa asistematicità del “bail in” appare suscettibile di valutazione in termini di legittimità costituzionale, soprattutto con riferimento agli obbligazionisti ed ai titolari di depositi in conto corrente, in rapporto al disposto dell’art.47, comma 1 della Costituzione, in base al quale “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”.
Non ci vuole, infatti, molto acume giuridico per comprendere la manifesta incostituzionalità di una norma che impone, ai possessori di azioni o di obbligazioni non rischiose, la conversione forzosa in azioni di minor valore e, ai titolari di conti correnti che superano i 100.000 euro (per ora, ma il legislatore comunitario potrebbe abbassare la soglia di prelievo), un prelievo forzoso addirittura senza contropartite. E’evidente che una norma del genere né incoraggia né tutela il risparmio.
Sotto quest’ultimo aspetto, è palese anche l’illegittimità ex art.3 Cost. della norma a carico dei depositanti per disparità di trattamento rispetto agli azionisti e agli obbligazionisti, che almeno una contropartita, sia pure in perdita, ce l’hanno.
e concordo con la parte che sottolineo.
Il resto è, semplcemente, errato; se non applicato è un danno per il vero risparmiatore pubblico, che partecipa comunque, indiscriminatamente, al salvataggio di un ente privato. Si socializzano le perdite.
La parte in neretto e sottolineata, se mai accadesse, è vergognosa.
Saluti. si cerchi, per capirmi(se vuole) , la definizione di "risparmio"