Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

Dice Fugnoli:

Che cosa fa invece l’Europa, colpita anch’essa da Brexit? Si attiene alle regole invece di attenersi alla realtà, ma fa anche un di più non richiesto dalle regole quando richiede alle banche italiane un’accelerazione drastica delle misure di risanamento di bilancio rispetto a quanto già concordato, come fece la Federal Reserve nel 1930-32 con le banche malate e con i risultati ben noti. Si noti che la carie delle sofferenze bancarie è stabilizzata e che quello che rischia di essere destabilizzante adesso è l’atmosfera da bail-in incombente.
 
Mps, prima piano cessione sofferenze e aumento capitale, poi in campo Ubi
Si potrebbe arrivare a un'operazione carta contro carta
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ECONOMIA


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Pubblicato il: 08/07/2016 18:01

Si va definendo lo schema dell'operazione di salvataggio del Monte dei Paschi di Siena. La condizione essenziale è che venga risolta la partita Npl, con la cessione di un pacchetto di sofferenze pari almeno alla richiesta della Bce, ovvero 10 mld di euro, grazie all'intervento del fondo Atlante, adeguatamente potenziato nella sua nuova veste (Atlante 2 o Giasone). Il passo successivo sarebbe un aumento di capitale con garanzia pubblica, una volta ottenuto il via libera dalla Ue. Solo alla fine di questo percorso, riferiscono all'Adnkronos fonti qualificate, "si può pensare a un'operazione che coinvolga un altro soggetto finanziario": prima indiziata, nonostante le dovute smentite ufficiali, Ubi Banca. E l'approdo finale, con Mps di fatto in mano pubblica a valle della ricapitalizzazione, "potrebbe essere un'operazione carta contro carta".

Il percorso, in sostanza, sarebbe definito. Come dimostrano anche le parole del Governatore di Bankitalia Ignazio Visco e del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che, all'assemblea dell'Abi, hanno aperto a un intervento pubblico anche sul fronte della capitalizzazione delle banche: non solo "non è escluso" ma è reso necessario dalla situazione, "densa di rischi", che l'economia italiana e europea stanno attraversando dopo la Brexit. Questo, nel "pieno rispetto" delle norme Ue, la cui flessibilità va "sfruttata in pieno". Il primo passo, però, resta la cessione delle sofferenze. La banca di Rocca Salimbeni, ripulita del carico di crediti deteriorati, diventerebbe effettivamente appetibile e Ubi Banca a quel punto sarebbe un interlocutore privilegiato, l'unico forse in grado di portare a termine un'acquisizione del genere.

Il problema, al momento, è il prezzo da pagare. Viste le attuali condizioni di mercato, sarebbe rischioso pensare a un esborso cash, che metterebbe a rischio gli ottimi requisiti patrimoniali che oggi può vantare la banca guidata da Victor Massiah. E' per questo che si rende necessario il passaggio della ricapitalizzazione. La chiave è la garanzia pubblica sull'inoptato, su cui il governo è ancora in trattativa con la Ue. Con la luce verde di Bruxelles, che dovrebbe arrivare a giorni, si potrebbe riproporre lo schema dell'aumento di capitale di Veneto Banca, che ha visto Atlante arrivare a detenere una partecipazione nel capitale pari al 97,64%. Nel caso di Mps, se l'aumento di capitale andasse deserto e scattasse la garanzia pubblica, la quota dello Stato arriverebbe ad una quota simile e, a quel punto, un'operazione carta contro carta porterebbe Ubi ad acquisire Mps. Mentre il Tesoro potrebbe facilmente rientrare collocando sul mercato la sua quota Ubi. Al momento, puntualizzano le fonti interpellate, "non ci sono trattative concrete" ma il disegno "è sufficientemente delineato e ha buone probabilità di essere portato a termine".
 
Per chi volesse leggere l'odierno intervento di Visco:

Grazie del documento, Rott. Francamente la conclusione del Governatore, dopo alcune pagine di analisi, che "Queste considerazioni indicano che non è corretto parlare del problema dei crediti deteriorati come di un’emergenza per l’intero sistema bancario" lo fanno assomigliare ad un nuovo don Ferrante nella peste di Milano. Però forse sono io che non capisco, e se quaòcuno mi spiega glie ne sarò grato.
 
Grazie del documento, Rott. Francamente la conclusione del Governatore, dopo alcune pagine di analisi, che "Queste considerazioni indicano che non è corretto parlare del problema dei crediti deteriorati come di un’emergenza per l’intero sistema bancario" lo fanno assomigliare ad un nuovo don Ferrante nella peste di Milano. Però forse sono io che non capisco, e se quaòcuno mi spiega glie ne sarò grato.

Ho molto apprezzato il discorso di Visco, e per vari motivi.

Prima di tutto per la chiarezza dell'esposizione. Secondariamente per la lucidità con la quale ha affrontato tutta una serie di temi: l'illustrazione della natura dei crediti deteriorati e dei criteri di copertura, la giustificazione delle loro attuali valutazioni (uno dei dubbi del mercato riguarda proprio un'eventuale loro "leggerezza"), la confutazione di alcune teorie quantomeno superficiali (ha distrutto Dijsselbloem entrando nel merito delle sue affermazioni, diversamente da quanto si legge nei vari forum, dove ci si limita a inveire contro quel personaggio, quasi che le invettive servissero a recuperare le perdite). Ha confermato il sostegno a future operazioni di aggregazione tra banche; ha ricordato i vantaggi che deriveranno dalle innovazioni introdotte dal Governo; ha lasciato intuire come il "sistema Italia", in collaborazione con quello europeo, si appresti ad intervenire per aiutare le banche in difficoltà.

Quanto al problema dei crediti deteriorati delle banche italiane, non mi sembra che Visco lo sottovaluti, visto che esordisce definendolo "serio, ma gestibile". Se più avanti nel suo intervento si rifiuta di considerarlo "un'emergenza per l'intero sistema bancario", non arriverei a paragonarlo a Don Ferrante, il campione del teorico inconcludente, chiuso nel suo studio a osservare le stelle. Al riguardo ricordo che Visco è componente di diritto del Comitato di Risoluzione Unico, l'organo supremo al quale spetta l'onere di mettere in risoluzione le banche. Non credo che chi ricopre quel ruolo possa essere confuso con un astrologo...:)

Naturalmente qualcuno potrebbe manifestare il proprio pessimismo, facendo l'elenco di tutte le mancanze della vigilanza della BdI. Va bene così: ognuno è libero di giungere alle conclusioni che preferisce. Le mie sono quelle sopra esposte.
 

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