Obbligazioni perpetue e subordinate Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 3

ma qualcuno ancora risponde al signor Ernesto?

per il singor Ernesto invece do un consiglio. Torna alle Seychelles con la patatona e inzaccherala sereno:)
con la bella vita che fai non capisco il senso di scrivere il nulla sui forum
 
Equita...

I quotidiani riportano alcune dichiarazioni del premier Renzi che parla di un accordo ‘vicino’ con la UE.
Lo schema riguarda in primis BMPS, la sensazione è che ci sia l’ok a ricapitalizzazioni che verrebbero annunciate prima degli stress
test (29 luglio). L’orientamento sul burden-sharing sembra quello di coinvolgere anche gli investitori istituzionali detentori di
obbligazioni subordinate. Secondo IlCorriere i bondholders in questione verrebbero convertiti in azionisti rispettando il valore
nominale (100 vs un prezzo correnti di c60-80cents).
BMPS ha emesso 4.9bn di subordinati di cui 2,5bn detenuti da retail: ipotizzando la cessione del 100% degli NPLs a 25 cents, BMPS
avrebbe bisogno di 2bn di capitale per ripristinare un CET1 a 11.5%.
Dato che si starebbe studiato un mix di interventi che comprendono sia l’aumento di capitale con garanzia pubblica e l’eventuale
conversione in equity dei subordinati istituzionali, evidentemente si punta a un intervento ancora più incisivo sullo stock di NPE e/o a
costruire un buffer di capitale ancora più solido.
Anche se l’intervento sembra avere carattere company specific una volta presentata l’operazione andranno valutati con attenzione
eventuali read-across su altre banche: l’eventuale conversione di una parte di subordinati in equity porterà ad aumenti nei rendimenti
di queste emissioni (attese aumentare nei prossimi anni alla luce dell’introduzione di nuovi standard, ie MREL ecc), oltre a diluire
ulteriormente gli azionisti.
 
Equita...

I quotidiani riportano alcune dichiarazioni del premier Renzi che parla di un accordo ‘vicino’ con la UE.
Lo schema riguarda in primis BMPS, la sensazione è che ci sia l’ok a ricapitalizzazioni che verrebbero annunciate prima degli stress
test (29 luglio). L’orientamento sul burden-sharing sembra quello di coinvolgere anche gli investitori istituzionali detentori di
obbligazioni subordinate. Secondo IlCorriere i bondholders in questione verrebbero convertiti in azionisti rispettando il valore
nominale (100 vs un prezzo correnti di c60-80cents).
BMPS ha emesso 4.9bn di subordinati di cui 2,5bn detenuti da retail: ipotizzando la cessione del 100% degli NPLs a 25 cents, BMPS
avrebbe bisogno di 2bn di capitale per ripristinare un CET1 a 11.5%.
Dato che si starebbe studiato un mix di interventi che comprendono sia l’aumento di capitale con garanzia pubblica e l’eventuale
conversione in equity dei subordinati istituzionali, evidentemente si punta a un intervento ancora più incisivo sullo stock di NPE e/o a
costruire un buffer di capitale ancora più solido.
Anche se l’intervento sembra avere carattere company specific una volta presentata l’operazione andranno valutati con attenzione
eventuali read-across su altre banche: l’eventuale conversione di una parte di subordinati in equity porterà ad aumenti nei rendimenti
di queste emissioni (attese aumentare nei prossimi anni alla luce dell’introduzione di nuovi standard, ie MREL ecc), oltre a diluire
ulteriormente gli azionisti.

Ma si intende bond in mano ad investitori istituzionali o collocati ad investitori istituzionali?Perchè c'è una grande differenza.Nel secondo caso un bond acquistato da un investitore istituzionale in collocamento e poi passato tramite mercato ad un retail sarebbe tagliato.....

Cordiali saluti
 
Mi auguro che coinvolgano anche il retail ,se c'è ancora qualche ingenuo che non si è reso conto dopo tutti questi anni di avere cartaccia in mano è giusto che paghi .il problema per renzi è che ci sarebbe subito qualche partitucolo demagogico che sposerebbe strumentalmente la causa dei bailinizzati .
 
Intervista di oggi a Taddei, su "Avvenire":

La soluzione che deve essere trovata d`accordo con l`Europa rispecchierà la realtà e i bisogni del sistema bancario italiano nel suo complesso. Non sarà, dunque,un abito cucito su misura per Mps, che del resto non necessita di un intervento ad hoc». Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, nella settimana in cui tra l`Eurogruppo di ieri e la riunione Ecofin di oggi- il negoziato tra Roma e Bruxelles sta entrando in una fase decisiva, precisa quali sono le intenzioni italiane nella trattativa in corso con l`Unione europea.



Professore, non è che dietro le rassicurazioni di Renzi e di Padoan ai risparmiatori si nasconda in realtà una situazione potenzialmente esplosiva per le banche italiane?



Anzitutto va detto che il tema delle banche italiane non è in agenda all`Ecofin. Premesso ciò, bisogna specificare che in Italia non ci sono assolutamente banche a rischio collasso. Semmai c`è un problema di sofferenze da smaltire che rischia di ritardare un ritorno al livello di credito all`economia reale al periodo pre-crisi.



Su Mps si interverrà prima dei risultati degli stress test del 29 luglio?



Non c`è una scadenza. Va messo in campo un sistema di regole generali che affronti la gestione dei crediti deteriorati e le ricapitalizzazioni. Dobbiamo pensare ad un sistema di gestione che sia valido per tutti gli istituti. Uno dei punti cruciali della trattativa con l`Europa riguarda la possibilità di sospendere la condivisione dei costi anche per gli investitori istituzionali in possesso di bond subordinati.



Perché anche loro non dovrebbero pagare?



Avere clausole non discriminatorie tra titolari della stessa obbligazione, oltre a essere un modo per rassicurare gli investitori (anche quelli futuri), è una questione di serietà. L`Italia è un Paese serio che evita discriminazioni e invita ad investire.



Se si interverrà con Mps, meglio i Padoan bond o Atlante 2?



Sono tante le combinazioni possibili. L`importante – non per Mps, ma per tutti, ribadisco – è creare un mercato di Npl, che ancora non c`è, attraverso una partecipazione più ampia possibile di tutti gli attori privati interessati.



La solidarietà francese segna un punto a favore dell`Italia?



Le parole del ministro Sapin sono un atto di ragionevolezza. La condizione delle banche italiane non è peggiorata nelle ultime tre settimane dopo la Brexit. Semmai, con lo choc aggregato successivo al referendum, ci si è resi conto che a livello europeo e di unione bancaria vanno fatti passi in avanti. Altrimenti l`incertezza dai valori azionari delle banche rischia di scaricarsi sull`offerta di credito all`economia reale.



Il caso derivati di Deutsche Bank può “addolcire” la posizione tedesca?



Non si può ragionare con la logica del do ut des. Serve visione europea da parte di tutti, senza trattative tra Stati. Anche perché l`Italia non vuole violare le norme europee, ma chiede un`applicazione intelligente di quello che le regole in vigore già prevedono.



Atlante 2 (o chi per esso) come aumenterà la dotazione visto che Intesa e Unicreda non sembrano disposte a versare nuove risorse?



Ci sono tanti soggetti interessati ai crediti in sofferenza, dai fondi pensione ai gruppi assicurativi. Se verrà creato un mercato liquido, con un pezzo congruo per gli Npl e un sistema di coordinamento efficace, sono convinto che in molti coglieranno quest`opportunità d`investimento.
 
Mi auguro che coinvolgano anche il retail ,se c'è ancora qualche ingenuo che non si è reso conto dopo tutti questi anni di avere cartaccia in mano è giusto che paghi .il problema per renzi è che ci sarebbe subito qualche partitucolo demagogico che sposerebbe strumentalmente la causa dei bailinizzati .
Vi segnalo questa discussione alla quale ho partecpato (e partecipo). In linea d principio basta esser consapevoli che il risparmio differisce dall'investimento e che l'investimento in "grandi complessi produttivi del paese", tutelato dalla costituzione, difficlmente a mio avviso può riferirsi alle banche..poiche' esse non producono nulla di buono ..e da anni..e anni.

Salvare le banche e/o il sistema bancario
 
Ma si intende bond in mano ad investitori istituzionali o collocati ad investitori istituzionali?Perchè c'è una grande differenza.Nel secondo caso un bond acquistato da un investitore istituzionale in collocamento e poi passato tramite mercato ad un retail sarebbe tagliato.....

Cordiali saluti

Bella domanda... :-? :mmmm: :mumble:

E se invece un investitore professionale compra un'emissione retail? Dove deve essere il discrimine: sulle emissioni o sugli investitori?

E' quel tipo di decisioni "politiche" a cui mi riferivo nel post precedente. :rasta:

Ho le mie idee al proposito, naturalmente, ma se guardo alla storia degli ultimi anni vedo innumerevoli occasioni in cui le decisioni dei politici tutto sono state meno che logiche o razionali, spesso piuttosto ispirate dal buon Tafazzi...
 
Bella domanda... :-? :mmmm: :mumble:

E se invece un investitore professionale compra un'emissione retail? Dove deve essere il discrimine: sulle emissioni o sugli investitori?

E' quel tipo di decisioni "politiche" a cui mi riferivo nel post precedente. :rasta:

Ho le mie idee al proposito, naturalmente, ma se guardo alla storia degli ultimi anni vedo innumerevoli occasioni in cui le decisioni dei politici tutto sono state meno che logiche o razionali, spesso piuttosto ispirate dal buon Tafazzi...

La ringrazio per la risposta,mi sembra comunque di capire che a suo avviso non si arriverà probabilmente a nessun taglio.....

Cordiali saluti
 

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