Buongiorno Rott e tutti quanti,
ancora sui cashes, tralasciando l'annuncio di febbraio,
vorrei dire che è una scelta ancor più inaspettata e unfriendly per i seguenti motivi:
storicamente UC ha sempre "sottolineato" la sua forte posizione market friendly, è comunque un cambio di passo significativo
solo l'anno scorso UC aveva modificato il regolamento dei cashes stessi per poter pagare le cedole anche in situazione particolare (pandemia/blocco dividendi) dimostrando un alto "commitment"
UC ha solitamente accomunato nei comunicati il pagamento dei cashes e degli AT1, in questo caso cancella le cedole dell'uno ma (probabilmente ) non degli altri creando una disparità difficilmente comprensibile
UC decide di sfruttare un particolarità per non pagare creditori subordinati (per quanto atipici)
pur pagando dividendi. Questo è il fatto che mi disturba.
E trovo davvero grave "filosoficamente" e "eticamente" un banca che non rispetti il debito, l'obbligazione come categoria concettuale.
Tornando all'investitore razionale posso fare qualche osservazione sulla mie ragioni passate sullo strumento, cioè le ragioni per mantenerli fino ad oggi (anche abbastanza convinto
; dopo averli comprati molto bassi e incrementati un pochino più avanti):
-vista la storia e tradizione UC li consideravo superficialmente alla stregua di un AT1 verso cui avevano un rendimento migliore, (con il possibile upside di operazioni straordinarie)
-la loro attrattività dipende anche molto dal trattamento fiscale, sono positivi per lordisti, non in amministrato dove pagheresti molte ritenute subito sulle cedole per avere una grossa minus nel 2050..., simulando con maino pochi giorni fa (prezzandoli 59) trovavo un rendimento lordo sopra al 5,4% ma netto al 3% per fiscalità di un conto amministrato (che non considera le minus se ho capito bene).
- tutto ciò considerando la cedola attuale euribor negativo fino al 2050 ! quindi è un rendimento > del tasso fisso con protezione di un tasso variabile al 2050
-la struttura di fatto a rimborso graduale mi piace
-comprati bassi
venendo all'investitore razionale per il futuro, che forse è il tuo interesse maggiore:
- per il momento non vendo
- cercherò di capire quanto la condizione di bilancio civilistico negativo e dividendi pagati sia atipica o probabile nei prossimi anni
- dipende da che prezzo raggiunge; a 50, se in futuro paga rende circa 7 lordo + aumento euribor, sotto è comunque interessante
- non credo più in operazioni straordinarie vantaggiose, se mai in operazioni negative, a basso costo per UC, à la Lonestar
- in generale non valuterò più altri subordinati UC come emessi da emittente market friendly come fatto fino ad oggi, ciò per quanto riguarda rischio AT1 e cedole facoltative, probabilità first call etc. Al contrario dei cashes qui ci sono tantissime alternative. Ad esempio in passato ho preferito UC a ISP in sub considerando di fatto simile il rischio a fronte di piccolo premio, ora valuterei diversamente. Considererò UC come un azienda un po' più rischiosa e volatile, con direzione molto aggressiva e maggiori rischi. In questa settimana Orcel è risucito a portare in tribunale la Botin, farci convocare la direzione UBS, perdere un buon appoggio governativo su MPS (forse ha tirato troppo la corda anche lì?), irritare le fondazioni socie storiche per queste cedole cashes, più la quota mediobanca rilevata da fininvest (nagel contento?)....probabilmente farà un gran numero alla fine ma troppi rischi, troppo bad karma...