vorrei aggiungere ancora un pensiero, correggimi se dico castronerie...
credo che gli emittenti faranno valutazioni in toto rispetto a considerare la singola emissione, mi spiego meglio:
a inizio 2013 hanno un ammontare di capitale additional tier1, quando arriva una call, non esce il singolo titolo dal capitale, ma esce l'ammontare dell'emissione dal plafond tier1. Quindi se l'emissione paga pochissimo per certi versi l'emittente potrebbe avere la convenienza a ritirare un tier1 che va nel granfathering che paga cedola elevata e terene l'emissione con cedola irrisoria... oppure a fare delle opa per ritirare quelle con cedola più elevata di un ammontare pari all'importo che esce dal tier1
per questo credo che ragionare a livello di singola emissione diventi veramente arduo
Da come ho capito io, gli emittenti saranno chiamati a prendere una decisione sulla singola emissione,
partendo dal calcolo dell'insieme dei titoli.
Questo è quanto prevedeva la BCBS189, riportato senza modifiche nella CRD IV.
Pertanto occorre innanzitutto distinguere tra singole emissioni che escono e basta (le step oltre una certa data) dal T1 e quelle che continuano a rimanere nel basket soggetto al cap. Tra queste ultime, l'emittente ha interesse a richiamare quelle che costano di più o, come dici tu, in alternativa lavorare di opa/ops su più di una emissione.
Proprio questo sarebbe un gran bel lavoro: per ogni emittente interessante attribuire a ciascuna emissione le probabilità di call a determinate scadenze, invece di limitarsi ad assistere alle decisioni della banca.
Rimane chiaro che "uscita" dal capitale T1 non significa uscita da tutto il capitale, per via del possibile ingresso tra i T2.
Credo che questo rimarrà il maggior punto interrogativo per noi: quando capiremo come la singola banca ragionerà da questo punto di vista, credo che il nostro lavoro di interpretazione sarà enormemente facilitato.