Un dilettante allo sbaraglio (6 lettori)

mototopo

Forumer storico
chiedo a lud se questi targhet per la prox possono sodd alcuni requisiti dax max5660 5725- minimo 5023-5074 ftse mib max possbili tra 14795 .15025- minimo possibile tra 13725 13800 su base settimanale.grazie in anticipo se potrai rispondere.cercherei nn di fare operaz intraday ma una operaz sett mettendoni short sui poss massimi.grazie andre
 

StockExchange

Forumer storico
esatto, hanno risolto solo che rimandano i problemi e non li risolvono alla radice, e in questo modo i problemi si ingrandiscono ..... e verrà un giorno in cui i problemi non saranno più risolvibili e rimandabili.
Grazie Bernanke, Dio delle Bolle.

:no:
Il Dio di tutte le bolle è Greenspan. :D
Zio Berny è solo il suo umile epigono, che però, chiamato a questo appuntamento con la storia, ha dovuto superare il maestro. :D
Ma la strada era segnata e a questo punto era difficile immaginare misure di pronto intervento troppo diverse per la politica monetaria della Fed.

1313940075greenspanbernanke1.gif


Colpevole invece è l'inerzia della Politica americana propriamente detta.
Ma la soluzione era semplice:
Forte politica di "deficit spending", che per altro si è fatta, ma non per sostenere indirettamente i mercati finanziari e i bonus milionari dei soliti noti. Ma per attuare politiche Keynesiane di creazione di posti di lavoro la dove questi venivano persi dai licenziamenti in massa, a costo di scavare buche e ricoprire buche (ovviamente è una forzatura provocatoria, immagino non sia impossibile investire in sviluppo e crescita), sostenere il reddito di Mean Street, non i dividendi e le Stock Option di Wall Street.
Sostenere questa politica, comunque proattiva e non di sperpero di risorse, mediante progressività fiscale, tassando in modo decente le imprese multinazionali americane, che fanno utili in tutto il mondo, ma sono tassate da far ridere. Progressività fiscale che non si fermi come aliquote più alte ai livelli di dirigenti e funzionari statali, ma che prosegua su su fino ai redditi stellari oggi ottenibili se l'imprenditore o top manager di turno avrà imboccato il "circolo virtuoso" con cui il capitalismo globalizzato oggi può garantire profitti stellari. Tassa patrimoniale annua sulle grandi fortune. In fondo altro non è che una modestissima decurtazione di ulteriore reddito passivo che gli immensi capitali possono generare, anche solo poltrendo su un treasury decennale al 2,5%. Certo il miliardario di turno (si signori miei, oggi esistono i miliardari :eek:) non dovrà comunque preoccuparsi di sbarcare il lunario. Che tanto con questa politica del Fiat Money, altro che patrimoniale. Se resti investito in dollari sai come ti impoverisci. Ma infatti la furbata è che l'inflazione è la più iniqua delle redistribuzioni di ricchezza. Il milionario o miliardario in genere diversifica e in genere è sufficientemente smaliziato e se vede le brutte, compra oro a volontà (come stiamo vedendo), per Mean Street che vive di salari (uso opportunamente questo termine dalla sfumatura vagamente grama ;)) invece non resta che la stagflazione e miseria, perchè mai, guarda caso, reggono il passo con l'inflazione.
Ovviamente le suddette misure vanno accompagnate da spietata lotta all'evasione (questa a dire il vero gli USA già la fanno, la sfida è mantenerla efficace anche a fronte di un aumentato prelievo fiscale).
In una parola la soluzione passa dalla redistribuzione equa e solidale dei redditi.
Qui in Europa forse ci stiamo per arrivare, perchè ormai si è toccato il fondo e a chi ha sempre pagato hanno capito che materialmente non si poteva chiedere di più. E infatti qualche privilegio comincerà a essere intaccato....
Tra l'altro pare persino che forse in Grecia cominceranno a pagare le tasse ;).
 
Ultima modifica:

marune

Nuovo forumer
:no:
Il Dio di tutte le bolle è Greenspan. :D
Zio Berny è solo il suo umile epigono, che però, chiamato a questo appuntamento con la storia, ha dovuto superare il maestro. :D
Ma la strada era segnata e a questo punto era difficile immaginare misure di pronto intervento troppo diverse per la politica monetaria della Fed.

1313940075greenspanbernanke1.gif


Colpevole invece è l'inerzia della Politica americana propriamente detta.
Ma la soluzione era semplice:
Forte politica di "deficit spending", che per altro si è fatta, ma non per sostenere indirettamente i mercati finanziari e i bonus milionari dei soliti noti. Ma per attuare politiche Keynesiane di creazione di posti di lavoro la dove questi venivano persi dai licenziamenti in massa, a costo di scavare buche e ricoprire buche (ovviamente è una forzatura provocatoria, immagino non sia impossibile investire in sviluppo e crescita), sostenere il reddito di Mean Street, non i dividendi e le Stock Option di Wall Street.
Sostenere questa politica, comunque proattiva e non di sperpero di risorse, mediante progressività fiscale, tassando in modo decente le imprese multinazionali americane, che fanno utili in tutto il mondo, ma sono tassate da far ridere. Progressività fiscale che non si fermi come aliquote più alte ai livelli di dirigenti e funzionari statali, ma che prosegua su su fino ai redditi stellari oggi ottenibili se l'imprenditore o top manager di turno avrà imboccato il "circolo virtuoso" con cui il capitalismo globalizzato oggi può garantire profitti stellari. Tassa patrimoniale annua sulle grandi fortune. In fondo altro non è che una modestissima decurtazione di ulteriore reddito passivo che gli immensi capitali possono generare, anche solo poltrendo su un treasury decennale al 2,5%. Certo il miliardario di turno (si signori miei, oggi esistono i miliardari :eek:) non dovrà comunque preoccuparsi di sbarcare il lunario. Che tanto con questa politica del Fiat Money, altro che patrimoniale. Se resti investito in dollari sai come ti impoverisci. Ma infatti la furbata è che l'inflazione è la più iniqua delle redistribuzioni di ricchezza. Il milionario o miliardario in genere diversifica e in genere è sufficientemente smaliziato e se vede le brutte, compra oro a volontà (come stiamo vedendo), per Mean Street che vive di salari (uso opportunamente questo termine dalla sfumatura vagamente grama ;)) invece non resta che la stagflazione e miseria, perchè mai, guarda caso, reggono il passo con l'inflazione.
Ovviamente le suddette misure vanno accompagnate da spietata lotta all'evasione (questa a dire il vero gli USA già la fanno, la sfida è mantenerla efficace anche a fronte di un aumentato prelievo fiscale).
In una parola la soluzione passa dalla redistribuzione equa e solidale dei redditi.
Qui in Europa forse ci stiamo per arrivare, perchè ormai si è toccato il fondo e a chi ha sempre pagato hanno capito che materialmente non si poteva chiedere di più. E infatti qualche privilegio comincerà a essere intaccato....
Tra l'altro pare persino che forse in Grecia cominceranno a pagare le tasse ;).

Complimenti: lucido e preciso.E' sempre un piacere leggerti!!!
 

giambel

Forumer storico
Come sono andate poi le cose, non serve precisarlo: tutti, chi più chi meno, le
hanno "vissute" sulla propria pelle. Oggi sappiamo che quel "qualcosa" (legato
con tutta evidenza alla decisione che avrebbe preso, di lì a poco, il Parlamento
americano sul deficit statale) s'è rivelato ancor più impalpabile di quel che si
sarebbe potuto temere e, venuto meno anche quello, non c'è stato più nulla
che potesse far da argine al destino. Da allora, oggi stiamo certamente peggio.
E non perchè nel frattempo s'è perso molto: più semplicemente perchè non
s'ha più neanche la speranza di un "qualcosa". Sarò molto esplicito: è del tutto
inutile illudersi! Forse ancor per qualche giorno il quadro potrà mantenersi in
un possibile alveo d'incertezza, com'accaduto, in fondo, la scorsa settimana
(almeno sino a mercoledì), ma al di là di questo "forse", è "certo" che col
trascorrere dei giorni la situazione potrà solo peggiorare. Sperare in un
recupero (degno di tal nome) è quel che fanno gli alcolisti quando, attaccati
alla bottiglia, s'immaginano un domani migliore: non ci sarà alcun "domani
migliore" e sarà già molto se ci sarà ancor un "domani". Almeno per il nostro
paese (così capite la gravità del quadro in corso!). Figuriamoci, poi, per il suo
mercato azionario. Aver posizioni al rialzo sullo stesso, quindi, non ha più
alcun senso, aprirne al ribasso, sugli attuali livelli, non ne ha molto oggi, è
vero, ma potrebbe trovarne (eccome!) se solo sapremo guardare un po' più in​
là della nostra punta del naso (gli obiettivi, infatti, sono profondissimi!).
 

StockExchange

Forumer storico
Come sono andate poi le cose, non serve precisarlo: tutti, chi più chi meno, le
hanno "vissute" sulla propria pelle. Oggi sappiamo che quel "qualcosa" (legato
con tutta evidenza alla decisione che avrebbe preso, di lì a poco, il Parlamento
americano sul deficit statale) s'è rivelato ancor più impalpabile di quel che si
sarebbe potuto temere e, venuto meno anche quello, non c'è stato più nulla
che potesse far da argine al destino. Da allora, oggi stiamo certamente peggio.
E non perchè nel frattempo s'è perso molto: più semplicemente perchè non
s'ha più neanche la speranza di un "qualcosa". Sarò molto esplicito: è del tutto
inutile illudersi! Forse ancor per qualche giorno il quadro potrà mantenersi in
un possibile alveo d'incertezza, com'accaduto, in fondo, la scorsa settimana
(almeno sino a mercoledì), ma al di là di questo "forse", è "certo" che col
trascorrere dei giorni la situazione potrà solo peggiorare. Sperare in un
recupero (degno di tal nome) è quel che fanno gli alcolisti quando, attaccati
alla bottiglia, s'immaginano un domani migliore: non ci sarà alcun "domani
migliore" e sarà già molto se ci sarà ancor un "domani". Almeno per il nostro
paese (così capite la gravità del quadro in corso!). Figuriamoci, poi, per il suo
mercato azionario. Aver posizioni al rialzo sullo stesso, quindi, non ha più
alcun senso, aprirne al ribasso, sugli attuali livelli, non ne ha molto oggi, è
vero, ma potrebbe trovarne (eccome!) se solo sapremo guardare un po' più in​
là della nostra punta del naso (gli obiettivi, infatti, sono profondissimi!).

:bow:
Ma non tanto nel merito e sostanza (che comunque condivido).
Piuttosto nella forma.
Gran bel pezzo.
Intendo esteticamente.
Ha valenze letterarie.
Sono rimasto incantato.
 

Gulliver13

Guest
notte a tutti.
5 indici, tutti pronti per la discesa "libera" ?

mi manca l'oro.. ora lo cerco e lo metto!!
 

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Gulliver13

Guest
oro

gg - mm
 

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Rommel

Forumer storico
Complimenti: lucido e preciso.E' sempre un piacere leggerti!!!

:no:
Il Dio di tutte le bolle è Greenspan. :D
Zio Berny è solo il suo umile epigono, che però, chiamato a questo appuntamento con la storia, ha dovuto superare il maestro. :D
Ma la strada era segnata e a questo punto era difficile immaginare misure di pronto intervento troppo diverse per la politica monetaria della Fed.

1313940075greenspanbernanke1.gif


Colpevole invece è l'inerzia della Politica americana propriamente detta.
Ma la soluzione era semplice:
Forte politica di "deficit spending", che per altro si è fatta, ma non per sostenere indirettamente i mercati finanziari e i bonus milionari dei soliti noti. Ma per attuare politiche Keynesiane di creazione di posti di lavoro la dove questi venivano persi dai licenziamenti in massa, a costo di scavare buche e ricoprire buche (ovviamente è una forzatura provocatoria, immagino non sia impossibile investire in sviluppo e crescita), sostenere il reddito di Mean Street, non i dividendi e le Stock Option di Wall Street.
Sostenere questa politica, comunque proattiva e non di sperpero di risorse, mediante progressività fiscale, tassando in modo decente le imprese multinazionali americane, che fanno utili in tutto il mondo, ma sono tassate da far ridere. Progressività fiscale che non si fermi come aliquote più alte ai livelli di dirigenti e funzionari statali, ma che prosegua su su fino ai redditi stellari oggi ottenibili se l'imprenditore o top manager di turno avrà imboccato il "circolo virtuoso" con cui il capitalismo globalizzato oggi può garantire profitti stellari. Tassa patrimoniale annua sulle grandi fortune. In fondo altro non è che una modestissima decurtazione di ulteriore reddito passivo che gli immensi capitali possono generare, anche solo poltrendo su un treasury decennale al 2,5%. Certo il miliardario di turno (si signori miei, oggi esistono i miliardari :eek:) non dovrà comunque preoccuparsi di sbarcare il lunario. Che tanto con questa politica del Fiat Money, altro che patrimoniale. Se resti investito in dollari sai come ti impoverisci. Ma infatti la furbata è che l'inflazione è la più iniqua delle redistribuzioni di ricchezza. Il milionario o miliardario in genere diversifica e in genere è sufficientemente smaliziato e se vede le brutte, compra oro a volontà (come stiamo vedendo), per Mean Street che vive di salari (uso opportunamente questo termine dalla sfumatura vagamente grama ;)) invece non resta che la stagflazione e miseria, perchè mai, guarda caso, reggono il passo con l'inflazione.
Ovviamente le suddette misure vanno accompagnate da spietata lotta all'evasione (questa a dire il vero gli USA già la fanno, la sfida è mantenerla efficace anche a fronte di un aumentato prelievo fiscale).
In una parola la soluzione passa dalla redistribuzione equa e solidale dei redditi.
Qui in Europa forse ci stiamo per arrivare, perchè ormai si è toccato il fondo e a chi ha sempre pagato hanno capito che materialmente non si poteva chiedere di più. E infatti qualche privilegio comincerà a essere intaccato....
Tra l'altro pare persino che forse in Grecia cominceranno a pagare le tasse ;).

Keynes era un incompetente, e la storia dei fallimenti MULTIPLI delle sue politiche laddove applicate dovrebbe bastare per le prossime 12 generazioni. Sono le sue politiche ad averci portato dove siamo, dalla "casa per tutti" di Clinton allo spendi e spandi di bush prima e di obama poi.
Guardacaso gli stati che NON hanno applicato le sue politiche oggi si ritrovano fuori (per quanto possibile in una economia ormai strettamente intercorrelata) dalla crisi.
Pensare che si possa uscire dalla crisi stampando moneta, nell'anno 2011, è sorprendente.

Agganciare nuovamente la moneta all'oro, stringere i denti e sopportare i 5-6 anni di inferno deflattivo che seguiranno. E allora si potrà ripartire. Ma ripartire davvero.
 

ludwigii

Forumer storico
Un saluto agli amici del forum !!
Sono in vacanza per qualche giorno (rigeneriamo qualche neurone affaticato), ma seguo ugualmente il mercato (come non potrei ? ! :D).
A più tardi.
 

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