vecchio frank
could be worse...
Ho sognato il Tour. Ero io
lo stranito corridore in giallo
che sfilava à la danseuse sopra i gioghi
vasti aspri assolati
del Peyresourde, del Tourmalet?
In fuga, o, forse,
sempre più lento, imballato, alla deriva
tra gli ultimi, ultimo forse, solo, ormai
fuori tempo massimo? Ma com'è
che corridori non ce n'erano, e gente
per le strade neanche,
né macchine, né suiveurs,e che tutto
pareva così silente e sospeso
sull'orlo di un dirupo immane, scheggiato
di voli minacciosi, solitari? Eppure
quanta luce, ancora, e quanto ardore
se solo, nel sonno, la macchina
degli occhi si muoveva
verso i colli, le giogaie, i cieli
altissimi, imprendibili
des Pyrénées sauvages, e quanta
vita segreta pulsava nelle cose, brillava
nel sudore dei polpacci, nella bava
della bocca che si disfa, si traduce
in fiamme e splendori... Che fosse lui
il viandante solitario, beato, che nella fossa
del sonno si nasconde
al tempo, alla discesa
immedicabile degli anni
che se ne vanno, infimi e affannosi,
incontro al loro destino
e si sfanno
in polvere di secoli, in pulviscoli
di brezzee di
sabbie?
-
Giancarlo Pontiggia: Ho sognato il Tour. Ero io
lo stranito corridore in giallo
che sfilava à la danseuse sopra i gioghi
vasti aspri assolati
del Peyresourde, del Tourmalet?
In fuga, o, forse,
sempre più lento, imballato, alla deriva
tra gli ultimi, ultimo forse, solo, ormai
fuori tempo massimo? Ma com'è
che corridori non ce n'erano, e gente
per le strade neanche,
né macchine, né suiveurs,e che tutto
pareva così silente e sospeso
sull'orlo di un dirupo immane, scheggiato
di voli minacciosi, solitari? Eppure
quanta luce, ancora, e quanto ardore
se solo, nel sonno, la macchina
degli occhi si muoveva
verso i colli, le giogaie, i cieli
altissimi, imprendibili
des Pyrénées sauvages, e quanta
vita segreta pulsava nelle cose, brillava
nel sudore dei polpacci, nella bava
della bocca che si disfa, si traduce
in fiamme e splendori... Che fosse lui
il viandante solitario, beato, che nella fossa
del sonno si nasconde
al tempo, alla discesa
immedicabile degli anni
che se ne vanno, infimi e affannosi,
incontro al loro destino
e si sfanno
in polvere di secoli, in pulviscoli
di brezzee di
sabbie?
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Giancarlo Pontiggia: Ho sognato il Tour. Ero io