Fa sempre riferimento alla "comunità scientifica"... bisognerebbe capire se per lui ne esiste una in particolare perché quella che esiste per tutti gli altri comuni mortali dice che:
1. I sieri sperimentali non immunizzano
2. I sieri sperimentali non bloccano la trasmissione del virus
3. La spike danneggia il sistema immunitario
4. Potrebbero esserci alterazioni del dna
Onore al Giudice Susanna Zanda che finalmente e una volte per tutte ha chiarito come stanno le cose.
“Una persona non può essere costretta, per sostentarsi, a sottoporsi a trattamenti iniettivi sperimentali talmente invasivi da insinuarsi nel suo DNA alterandolo in un modo che potrebbe essere irreversibile, con effetti ad oggi imprevedibili sulla sua vita e salute”.
“La legge n. 71/2021, che obbliga al vaccino il personale sanitario, propone lo scopo di impedire la malattia e assicurare condizioni di sicurezza in ambito sanitario”, scopo irraggiungibile come evidente dai report dell’ente di farmacovigilanza italiano AIFA”.
Si legge nell’ordinanza che i dati ufficiali italiani ed europei (pubblicati da Eudravigilance ed Euromomo), riportano “un fenomeno opposto a quello che si voleva raggiungere con la vaccinazione ovvero un dilagare del contagio con la formazione di molteplici varianti virali e il prevalere numerico di infezioni e decessi proprio tra soggetti vaccinati con tre dosi”.
“La Costituzione, dopo l’esperienza del nazi-fascismo, non consente di sacrificare il singolo individuo per un interesse collettivo vero o supposto e tantomeno consente a sottoporlo a sperimentazioni mediche invasive senza consenso libero e informato. Un consenso libero e informato non è possibile allorquando i componenti dei sieri e i meccanismi sul loro funzionamento sono coperti non solo da segreto industriale ma anche, incomprensibilmente, da segreto militare”.
“l’ordinamento italiano e i trattati internazionali vietano qualsiasi sperimentazione sugli esseri umani” e il regolamento europeo che disciplina il Green pass vieta la discriminazione delle persone non vaccinate contro il Covid19.
L’ordinanza firmata da Susanna Zanda mette nero su bianco che sotto un profilo epidemiologico la condizione del soggetto vaccinato non è dissimile da quello del non vaccinato perché “entrambi possono infettarsi, sviluppare la malattia e trasmettere il contagio”
IMMENSA SUSANNA