Vaccino

Vanno in giro convinti di essere protetti, non si controllano e poi qualcuno ci lascia le penne.
Mi ricorda gli idioti che andavano in giro pensando di non essere attaccabili perché si erano fatti 4 dosi e poi se lo sono presi 2 volte, ma non controllandosi ed essendo convinti di essere sterili... Ungevano in beata tranquillità. Chissà quanti ne hanno contagiati. Tanto poi scaricavano la colpa ad un no vax...
Vediamo se daranno la colpa ad un no vax anche per la zecca
 
:consolare:Chiedo per un amico moderatore...." Ma i soliloqui, fanno punteggio...?
Alle tastiere l' innominabile... Front man, l' innominabile
:brr:

A me ricorda tanto quel tipo di bambino che quando eravamo piccoli andava a spifferare ai genitori degli altri bambini cosa questi facevano, sperando che questi venissero messi in castigo :nnoo: …perché lui è quello che voleva fare il simpatico a tutti i costi e pretendeva di giocare con tutti, ma che nessuno si cagava, perchè viscido e incagabile :-D

È troppo facile prenderlo per il :dietro:…è come picchiare uno che c..a…non c’è neanche gusto :consolare:
 
TUTTI I CORVI SONO NERI
E i vaccini per il covid non hanno effetti seri.

Il paradosso dei corvi fu sviluppato negli anni '40 a dimostrazione dei limiti del procedimento logico induttivo (Il paradosso dei corvi - Scuolafilosofica). Qui ci interessa sottolineare come, per falsificare la proposizione, a fronte di milioni di corvi neri basti un corvo bianco.
La questione ci è tornata in mente leggendo l'ennesimo studio epidemiologico osservazionale sulla sicurezza dei vaccini covid. Pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications e condotto in Corea su oltre nove milioni di individui, lo studio esamina il rischio di malattie autoimmuni del tessuto connettivo dopo vaccini covid (Long-term risk of autoimmune diseases after mRNA-based SARS-CoV2 vaccination in a Korean, nationwide, population-based cohort study - Nature Communications). I risultati mostrano dopo il primo ciclo un aumento del 16% di sviluppare lupus eritematoso sistemica, e dopo la terza dose un aumento del 12% di alopecia areata, del 16% di psoriasi e del 14% di artrite reumatoide. Lo studio ha alcuni pregi. Il maggiore è che non mette un limite all'osservazione post-vaccino, arrivando oltre i 600 giorni. Ha poi il pregio di esaminare, quale conferma della validità dei risultati, alcuni effetti avversi noti per essere associati ai vaccini covid, e precisamente le miocarditi (7,2 volte in più), le pericarditi (2,75 volte in più) e la sindrome di Guillain Barré (1,62 volte in più). Esamina poi alcune patologie che non dovrebbero essere associate ai vaccini covid, e qui va tutto bene per le perforazioni timpaniche (0,84) che paiono addirittura ridursi con i vaccini covid. Meno bene invece con i tumori benigni della pelle (il 2% in più, ai limiti della significatività statistica) e con il melanoma in situ (21% in più, non statisticamente significativo ma con un intervallo di confidenza al 95% il cui limite superiore giunge al 229%). E infine mostra tutti i suoi limiti ove ritrova addirittura delle riduzioni di rischio nei vaccinati, che oltre alle perforazioni timpaniche riguardano, dopo il primo ciclo, l'alopecia cicatriziale, la psoriasi (che invece aumenta dopo la terza dose), la malattia di Behcet e l'artrite reumatoide (anche quest'ultima aumenta dopo la terza dose).
Due considerazioni conclusive. La prima: gli autori finiscono per affermare che non pare ci sia un rischio per la maggior parte delle malattie autoimmuni del connettivo, ma - appunto - non tutti i corvi sono neri. La seconda: se ancora oggi non concludiamo nulla sulla massima parte dei rischi di questi prodotti malprogettati e peggio sviluppati, è colpa della mancanza di studi sperimentali di base e clinici. Questo ennesimo studio epidemiologico osservazionale associativo mostra come anche su grandi insieme di dati e malgrado il disegno dello studio apparentemente ben congegnato sia possibile trovare tutto e il suo contrario. Il che va benissimo a chi i vaccini covid li produce e a chi li ha scelti politicamente e pregiudizialmente dando loro la patente aprioristica di "efficaci e sicuri". Andrebbe bene anche a noi, peraltro, se non avessimo vissuto i tempi degli obblighi e dei ricatti o anche se fossimo certi che questi non torneranno più. Ma di questo c'è da dubitare.
 
MOLECOLA PER LE INFEZIONI PARASSITARIE
Potrebbe migliorare l'efficacia delle terapie citotossiche convenzionali contro i tumori del pancreas. Ma il punto è che devi arrivare alla riga 41 di 54 totali, tanto è lungo l'articolo, per scoprire che si tratta dell'innominabile invermectina. Finanche a questo si sono ridotti?


Ora L'IDIOTA SUPREMO CHE STA LEGGENDO il Thread, se avesse un minimo di dignità, dovrebbe scusarsi per aver scritto che l'ivermectina è un farmaco solo per cavalli, di nessuna utilità nell'uomo (come gli scriveva l'intelligenza artificiale), oppure dovrebbe scrivere agli autori di questo studio, contestandolo.
Invece non lo fa, non lo ha mai fatto, si limita a perculare, ad estrapolare ed assemblare numeri che non capisce secondo una logica assurda ecc.
Idem i suoi adulatori che compaiono sempre in coppia...
 
Screenshot_20240724_143700.jpg
 
Strano però. Strano. Molto strano.........

Il presidente degli Stati Uniti aveva già contratto il virus a luglio 2022 e un’altra volta, di poco posteriore.

È certo che si fosse sottoposto a quattro dosi di vaccino Covid
e pare che ne abbia ricevuta una quinta nel settembre 2023.

Dopo il test positivo di quest’anno, in un momento così delicato come la campagna elettorale,
il presidente si era recato nella sua residenza a Rehoboth Beachn, in Delaware,
per autoisolarsi, seguendo le linee guida dei CDC.
 
Negli ultimi anni i malori e le morti improvvise da vaccino Covid tra gli atleti
sono aumentati a dismisura e questo è certificato dai fatti.

Da quello più famoso del danese Christian Eriksen ad Euro 2020
a quello di Sergio Aguero, appena passato al Barcellona e costretto a ritirarsi per problemi cardiaci.

Si passa poi a calciatori non meno importanti come il difensore del Manchester United Victor Lindelof
ed il centrocampista ex Napoli Piotr Zielinski, ma si possono trovare atleti di ogni sport,
costretti a fare i conti con un malore improvviso.

Il web si è scatenato con questo collage che racchiude i casi dei principali atleti, e c'è chi scrive:

"Chi si è sporcato le mani per questo genocidio la pagherà".
 
Strano però. Strano. Molto strano.........

Il presidente degli Stati Uniti aveva già contratto il virus a luglio 2022 e un’altra volta, di poco posteriore.

È certo che si fosse sottoposto a quattro dosi di vaccino Covid
e pare che ne abbia ricevuta una quinta nel settembre 2023.

Dopo il test positivo di quest’anno, in un momento così delicato come la campagna elettorale,
il presidente si era recato nella sua residenza a Rehoboth Beachn, in Delaware,
per autoisolarsi, seguendo le linee guida dei CDC.
Anche lui 4 dosi 2 Covid. Anche lui rincretinito.
 
Un paio di anni fa avevo parlato con un collega che raccontava come la sorella avesse avuto miocardite o pericardite post inoculo e faticasse a riprendersi.
La sua conclusione fu che lui, comunque, su sé stesso, lo avrebbe rifatto.
Ieri mi dicono che ha Alzheimer...
 

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