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INFLUENZA INFLUENCER
Quotidiano Sanità, bollettino digitale che arriva giornalmente nelle caselle di posta elettronica di medici e sanitari di tutto il paese, dà oggi spazio alla notizia secondo cui gli USA starebbero optando per vaccini covid aggiornati alla variante Kp.2, mentre EMA intenderebbe restare su JN.1. L'articolo si dilunga sui "motivi delle scelte", affermando tra l'altro che "non sono state identificate differenze significative nel livello di protezione".
Quel che l'articolo non dice, ma che dovrebbe essere ovvio quanto meno a tutti gli addetti ai lavori se non anche al grande pubblico, è che i "livelli di protezione" riguardano al massimo i livelli anticorpali nel sangue dei vaccinati, poiché - sul modello collaudato del vaccino antiinfluenzale - nessuno studio clinico tanto meno controllato e randomizzato e sicuramente non su esiti maggiori quali mortalità, covid grave, trasmissione del contagio, viene condotto per queste nuove versioni dei vaccini (e d'altra parte, su esiti così importanti per la salute pubblica nessuno studio controllato e randomizzato è stato mai condotto).
Che sarebbe finita così lo dicemmo ormai quasi due anni fa, dunque con larghissimo anticipo, insieme all'avvocato Olga Milanese:
Il "modello antiinfluenzale" è convenientissimo sia per i produttori che per i regolatori: nessuna esigenza di documentare efficacia e sicurezza a priori (sull'assunto che si tratta di piattaforme "efficaci e sicure" a prescindere), al massimo verifica a posteriori su dati meramente epidemiologici e osservazionali, che da sempre ci diciamo che lasciano un po' il tempo che trovano, gravato come sono da fattori di distorsione innumerevoli e incontrollabili. E ogni anno o anche più di frequente una nuova versione senza alcuna prova di efficacia e/o sicurezza clinica.
In sintesi, già i prodotti covid originali vennero approvati con studi di poche settimane su esiti minori quali il covid di qualsiasi gravità, i richiami vennero autorizzati "per analogia" e ora dei prodotti totalmente differenti da quelli originali vengono commercializzati ogni anno senza alcuna evidenza di diretto rilievo clinico.
Bella la vita, per certa gente!
PS: ricordiamoci tra l'altro che i prodotti a suo tempo sperimentati sono radicalmente diversi da quelli poi commercializzati, poiché il processo di produzione è cambiato per ottenere grandi volumi di farmaco, a spese della qualità e della purezza del prodotto:
La polvere sotto il tappeto è talmente tanta che per salire sul tappeto serve la scala!
Quotidiano Sanità, bollettino digitale che arriva giornalmente nelle caselle di posta elettronica di medici e sanitari di tutto il paese, dà oggi spazio alla notizia secondo cui gli USA starebbero optando per vaccini covid aggiornati alla variante Kp.2, mentre EMA intenderebbe restare su JN.1. L'articolo si dilunga sui "motivi delle scelte", affermando tra l'altro che "non sono state identificate differenze significative nel livello di protezione".
Che sarebbe finita così lo dicemmo ormai quasi due anni fa, dunque con larghissimo anticipo, insieme all'avvocato Olga Milanese:
Autorizzazioni vaccini Covid: su quali basi?
EMA sta autorizzando i vaccini COVID-19 sulla base di evidenze sempre più esili ad ogni aggiornamento: Quali criteri sta seguendo? Quali studi esige e quali dovrebbe invece richiedere? Su quali basi?
www.studiocataldi.it
In sintesi, già i prodotti covid originali vennero approvati con studi di poche settimane su esiti minori quali il covid di qualsiasi gravità, i richiami vennero autorizzati "per analogia" e ora dei prodotti totalmente differenti da quelli originali vengono commercializzati ogni anno senza alcuna evidenza di diretto rilievo clinico.
Bella la vita, per certa gente!
PS: ricordiamoci tra l'altro che i prodotti a suo tempo sperimentati sono radicalmente diversi da quelli poi commercializzati, poiché il processo di produzione è cambiato per ottenere grandi volumi di farmaco, a spese della qualità e della purezza del prodotto:
Marco Cosentino
THE PROCESS IS THE PRODUCT 🌺🌺🌺 El Gato Malo torna sulla questione della contaminazione dei vaccini covid a RNA probabilmente dovuta alla maniera frettolosa e grossolana con cui si è sviluppato il processo di produzione su vasta scala, e argomenta acutamente che il prodotto impiegato nelle...
t.me