Ogni estate. Tutte le estati.
Quest'anno ancora di più per colpa del caldo afoso
i cittadini - invece che recarsi dal fantomatico "medico di famiglia" -
che non risponde neppure al telefono - intasano i Pronto Soccorso.
La carenza di personale medico e infermieristico è grave:
600 i medici dell’emergenza e urgenza che nel 2022 si sono dimessi dai Ps, al ritmo di circa 100 unità al mese.
Come si legge su
Quotidiano Sanità,
“gli addetti ai lavori la definiscono la peggiore estate da quando esiste l’Emergenza Urgenza.
Il Pronto Soccorso italiano è allo stremo e la ragione è chiara: le richieste superano di gran lunga le possibilità di risposta.
Il dato concreto è questo: un numero sempre maggiore di persone si rivolge ai DEA ed ai PS,
strutture che non possono delegare ad altri e che non hanno orari di chiusura.
Solo orari di ricevimento.
Le ultime rilevazioni a campione della Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza (Simeu)
registrano un dato semplice: incremento dei pazienti + diminuzione degli operatori
= aumento esponenziale delle attese di ricovero, risorse umane in esaurimento, diminuzione della qualità di servizio”.